CAPITOLO 18 - ALASTOR È FUGGITO

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Era tempo per il principe Katsuki di riprendere in mano le sue abitudini, purtroppo erano passati parecchi giorni da quando il verdino aveva lasciato la dimora Bakugo e del ragazzo non c'erano ne tracce ne era ritornato indietro, semplicemente era scomparso. Il biondo assieme alle sue fidate guardie era andato a cercarlo con la scusa di visitare i propri sudditi, spingendosi anche nei villaggi più lontani non appartenenti al regno, ma di lui nemmeno l'ombra. Insomma, non doveva essere così difficile intravedere una folta capigliatura verde che avrebbe riconosciuto tra altre mille, per non parlare di quei bellissimi smeraldi e quelle lentiggini che sotto il sole risaltavano ancora di più. Il problema più grosso era che anche avesse chiesto agli abitanti, in realtà non sapeva nemmeno il suo vero nome e cosa ancora più importante non voleva far capire ai suoi subordinati le sue intenzioni, soprattutto al rosso che da quando era successo quel fatto, non lo lasciava mai in pace anzi, insieme alla rompi palle rosa continuavano a stressarlo perché sentivano la mancanza del verdino e lo punzecchiavano sul fatto che avesse trovato chi era in grado di fronteggiarlo senza tanta paura. Lui dal canto suo manteneva sempre lo stesso atteggiamento distaccato e scontroso, negando fino allo stremo quello che quei due sostenevano. Ma la realtà era che anche lui, il grande Katsuki Bakugo, sentiva nostalgia di quel broccolo. Era riuscito in tempo zero a conquistare chiunque nel regno, compreso il suo cavallo che al pari del padrone era diffidente; era riuscito a farsi voler bene in modo semplice e senza pretese, lasciando un segno indelebile nel cuore di molti, ebbene si...anche nel suo che credeva incapace di provare sentimenti così sdolcinati. Doveva ritornare quello che era prima del verdino altrimenti non ne sarebbe uscito.
" ti odio, e se mai ti dovessi rivedere ti prenderò a pugni per aver scalfito la mia corazza ed essertene andato - si disse tra se e se mentre si dirigeva alla scuderia. A sua insaputa, il padre aveva scelto un altro ragazzo come stalliere per accudire il cavallo, in quanto nonostante le attenzioni del biondo, mangiava ancora poco e sembrava non volerne sapere di farsi strigliare da qualcuno che non fosse il verdino o il suo cavaliere. Stava camminando quando ad un tratto gli si palesò davanti un ragazzo snello, dai lunghi capelli biondi e occhi color indaco.

- Buongiorno principe Bakugo - disse il ragazzo.

A Katsuki già a primo acchito non piaceva affatto quel ragazzo, e così volle liberarsene subito.

- e tu chi diavolo saresti ah? - rispose in modo scortese in modo tale che si levasse dai piedi subito.

- mi presento, sono Aoyama Yūga, il vostro nuovo stalliere vostra altezza -.

- Eh? Io non ho bisogno di un nuovo stalliere, mi occuperò io di Alastor -.

Peccato però che il ragazzo non aveva intenzione di cedere.

- permettetemi di dimostrarvi che mi so occupare del vostro purosangue meglio del ragazzo di prima -.

A Katsuki cominciò a ribollire il sangue a quella frase. Cosa gli faceva credere di essere meglio del broccolo? Era solamente un insolente vanitoso. Non ci sarebbe mai andato d'accordo, questo era certo.

- Ho detto che me ne occupo io e questo è quanto!- sbottó il biondo.

Ma o il ragazzo non ci sentiva oppure amava provocare il principe. In silenzio seguì l'erede al trono all'interno della scuderia e si avvicinó al box di Alastor.

- sei sordo per caso? Ti ho detto che non ho bisogno di te! - gli inveì contro l'erede al trono.

- no, ho capito, ma vi dimostrerò che Alastor dimenticherà in fretta quel buono a nulla di prima -.

Stava mettendo a dura prova i nervi del principe, questo era poco ma sicuro.
Senza che gli fu dato il permesso, il nuovo scudiero cercò di accarezzare il muso del cavallo, che iniziò a scalciare ed indietreggiare nervoso.

RICORDATI DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora