CAPITOLO 11- LA NUOVA SISTEMAZIONE

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- Ecco, questa sarà la tua nuova stanza! - disse Mina dispiaciuta guardando Izuku.

Erano in un alloggio molto diverso da quello precedentemente occupato dal ragazzo e lei lo sapeva bene.

Si trattava di una ambiente abbastanza spazioso, composto da quattro letti singoli con una struttura in legno, due da un lato e due dall'altro, un armadio con quattro ante uno per ciascun servitore e un comodino accanto a ogni letto; un piccolo camino per scaldarsi nel periodo invernale completava il tutto.

L'illuminazione era data da una finestra che dava sul dormitorio dei soldati.

Sopra il letto destinato a Izuku erano state appoggiate delle lenzuola pulite, una coperta in caso di freddo e il cuscino.

A Izuku andava più che bene, non aveva grandi pretese infondo.

Gli si Avvicinò Mina e ancora rammaricata lo informò che per quanto riguarda il bagno era da condividere con tutti i ragazzi e ragazze che lavoravano per la famiglia reale e che si trovava all'esterno del palazzo.

Al verdino non importava, non avrebbe avuto alcun problema a recarsi fuori per farsi un bagno o dover aspettare il proprio turno per poterlo usare.

- avrò dei compagni vedo. - disse rivolgendo lo sguardo sugli altri letti ben rifatti.

- già, di solito dividiamo le stanze con altre tre o quattro persone. - gli disse la ragazza dai capelli rosa.

- tranquilla mi va benissimo almeno potrò parlare con qualcuno -.

- sii e poi sono dei bravissimi ragazzi davvero. Finisci di sistemarti e poi ti accompagno a conoscerli. -

- mmm...veramente credo di non aver nulla come effetti personali con me, quindi possiamo andare -.

- ne sei sicuro Asahi? Chiese Mina alquanto dubbiosa. Possibile che addosso non aveva nulla quando lo hanno soccorso?. Lo avrebbe chiesto più tardi a Eijiro.

- reputo di si Mina, se avessi avuto altro me le avrebbero consegnate -.

- allora andiamo a conoscere gli altri! -. Disse lei.

Con un grandissimo sorriso Izuku fece cenno di si.

I suoi nuovi compagni di stanza svolgevano tutti mansioni differenti, quindi si avviarono per conoscerli ognuno nel proprio posto di lavoro.

Sapendo che il ragazzo dagli occhi verdi aveva un pò l'umore sotto le scarpe, Mina decise di iniziare da chi curava il giardino reale, ovvero il giardiniere. Sapeva quanto a Izuku quel posto comunicasse pace e tranquillità.

Condusse il suo amico tra i vari roseti, sapendo che la persona che cercava stesse quasi certamente potando o annaffiando le splendide piante presenti in quel vasto giardino.

Izuku era incantato da tanta bellezza e si fermó ad annusare una bellissima pianta con fiori azzurri, piccoli e delicati.

All'improvviso sentì una voce maschile dietro di lui.

- non ti scordar di me! -. Disse lo sconosciuto.

Izuku non capiva se stesse parlando con lui oppure, cosa molto più plausibile con la sua amica.

- perdonami? - chiese rosso in viso.

- i fiori della pianta che stai osservando con tanto interesse, si chiamano non ti scordar di me -. Spiegò con gentilezza la persona davanti a lui.

Era un giovane alto con la pelle chiara, occhi azzurri e capelli scuri.

Mina si trovava un pò più avanti di loro; si giró e vedendo i due parlare tornó indietro per fare le dovute presentazioni.

RICORDATI DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora