CAPITOLO 21- SI RITORNA A CASA

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I due ragazzi quando giunsero alla grotta, trovarono il lupo ed il cavallo addormentati uno accanto all'altro, con il muso dell'animale selvatico appoggiato sul collo del destriero. Ad Izuku comparve un bellissimo sorriso, erano dolcissimi assieme.

- non trovate che siano stupendi assieme? - chiese girandosi a guardare il biondo. A quest'ultimo mancò il respiro, il cuore iniziò a martellare forte e sentiva una mandria di cavalli impazziti nello stomaco, altro che farfalle, a causa di quel bellissimo sorriso e quegli occhi che alla luce del sole risaltavano ancora di più. Mai il broccolo lo aveva guardato così, anzi le sue pupille erano sempre spente e tristi quando le riusciva ad incrociare, invece adesso l'immagine davanti a sé era semplicemente stupenda. Il principe chiuse gli occhi per imprimersi in modo indelebile quel momento.
Izuku pensó stesse male o sentisse dolore e senza ragionare più di tanto sulle sue azioni, gli prese il volto tra le mani per far si che lo guardasse.

- sentite dolore altezza? -

Il biondo sussulto a quel contatto, non era abituato a certe attenzioni, nemmeno da piccolo aveva mai ricevuto carezze da che se ne ricordasse lui. Al che il verdino si staccò subito pensando di aver fatto un passo sbagliato.

- m..mi...mi dispiace tanto, non volevo infastidirvi - Disse rammaricato.

Il biondo non voleva che pensasse fosse a causa sua il movimento brusco appena fatto; vedendo che il verdino si stava allontanando di qualche passo, si affrettò a prenderlo per un polso per farlo rimanere vicino. Non sapeva nemmeno lui cosa fare, ma era certo che se non avesse detto qualcosa il broccolo si sarebbe nuovamente chiuso in sé stesso e questo non lo voleva. Aveva bisogno di continuare a vedere quelle splendide stelle verdi e quel sorriso smagliante, voleva continuare a sentire la sua voce e anche i borbottii insopportabili, tutto di quel ragazzo era indispensabile, ma non riusciva a dirlo a voce alta. Rimasero fermi lì senza proferire parola, si sentivano solo i loro respiri; il principe più cercava di trovare qualcosa da dire e più i suoi pensieri si incasinavano, quindi decise di rispondere semplicemente alla domanda che il verdino gli aveva posto.

- no, non sto male, in realtà mi sto riprendendo velocemente devo dire, e questo per merito delle tue medicazioni - ma avrebbe voluto comunicargli altro, voleva che le mani del ragazzo si appoggiassero nuovamente sul suo viso per riprovare quelle splendidi emozioni, ma non aggiunse altro.

Izuku sorrise sollevato che non avesse dolori, ma lo scatto improvviso dell'erede al trono lo aveva lasciato un pò spiazzato e non sapeva più come comportarsi, se si avvicinava troppo il principe aveva delle reazioni strane, se si allontanava vedeva negli occhi del biondo rabbia e tristezza. Voleva comprendere un pò di più quel porcospino e l'unica idea che gli venne fu portarlo al suo posto preferito, per vedere se riusciva grazie a quell'angolo di paradiso a farlo aprire.

- vi andrebbe di vedere una cosa principe Bakugo? -

Il biondo che era ancora intento a mettere ordine nei suoi pensieri lo guardò dritto negli occhi.

- certo, andiamo -.

Izuku per non farlo stancare troppo andò a prendete Alastor, in modo tale da non gravare il peso sulla caviglia malandata.

- salite a cavallo vostra altezza, non è molto lontano, ma così facendo riposarete la gamba -.

Il biondo non era tipo che accettava ordini dagli altri, era lui ad impartirli semmai, ma sentiva una leggera stanchezza e decise così di seguire il consiglio del verdino.
Izuku prese le redini del cavallo e lo condusse verso il laghetto. Una volta giunti sul posto, Katsuki sgranó gli occhi, era incantevole.
Il verdino gli diede una mano a scendere dal destriero e aiutandolo andarono a sedersi sulla sponda dello specchio d'acqua dove erano intenti a bere diversi uccelli.

RICORDATI DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora