𝘊𝘈𝘗𝘐𝘛𝘖𝘓𝘖 𝘝𝘌𝘕𝘛𝘐𝘋𝘜𝘌

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È notte, sono sotto al piumone, e fino a qualche secondo fa dormivo. Improvvisamente sento freddo, un'aria gelida mi avvolge. È come se fossi senza...
«le mie coperte!» borbotto sedendomi. Qualcuno me le ha tirate in fondo al letto, ma ho troppo sonno per aprire gli occhi. Li stropiccio, e mi faccio forza.

«sono le cinque» mi informa una voce. Ah, è Drew.

«non puoi trovare un modo più gentile di svegliarmi?» chiedo alzandomi. Mi accuccio a terra, per prendere dal cassetto dei vestiti puliti.

«cosa ti aspettavi che facessi?» Drew incrocia le braccia.
«che venivo ad accarezzarti il viso e a sussurrarti "buongiorno principessa"

Prendo i vestiti, e mi rialzo.
«in effetti sarebbe troppo strano. Non sarebbe da te.» ridacchio pensandoci.

«prendi i vestiti per l'acqua.» mi informa.

«già presi» dico.
«cosa facciamo questa mattina?»

«devo farti superare la paura» afferma con convinzione.

«e come?» ci incamminiamo per il corridoio, fino a raggiungere i bagni.

«quando tocchi l'acqua ti viene in mente l'onda, quindi faremo in modo che quando toccherai l'acqua ricorderai qualcosa di più bello.» sorride.
«ora va a vestirti, muoviti.» dice. Poi sparisce nel bagno dei ragazzi.

Dovrei sbrigarmi, ma sono ancora ferma nel corridoio. Ripenso a quello che ha detto... cosa intendeva? Cos'è la cosa "più bella" che mi farà ricordare?
Scuoto la testa, devo sbrigarmi veramente.

✿  • ✿ • ✿

Drew mi tende una mano, ed io l'afferro. Salgo sulla barchetta, e mi siedo.
Mi passa un remo, ed entrambi iniziamo a remare verso la base del palazzo dello scorso allenamento.
È strano, questa volta è così silenzioso questo posto. Non si sentono le grida di nessuno, e tantomeno gli schizzi in acqua.
Il sole sta sorgendo, e i colori rossastri dell'alba riflettono nell'acqua, rendendola più carina, e meno inquietante.
Sembra cha l'acqua sia rosa.

Arrivati alla base scendiamo, e Drew lega con una   corda la barca ad una roccia.
Poi mi prende la mano, -quella con il graffio- e la osserva.

«mi sono scordato di chiedertelo» mormora.
«va meglio?»

«si, è già guarito»

«bene.» mi lascia andare la mano, e improvvisamente mi solleva, facendo passare una mano sotto le mie ginocchia, e una sotto il mio braccio destro.
Mi solleva con facilità, quasi come se non pesassi neanche un grammo.
Si, è ben allenato.
«sei leggera, Scarlett» dice. Io divento rossa in viso, non per quello che ha detto, ma perché sono tra le sue braccia.

«ho le gambe, posso camminare!» borbotto.

«si, me ne sono accorto.» cammina all'indietro, fino a che tocca con la schiena il muro.

«si può sapere che hai in mente?» chiedo. Poi mi viene in mente che nello scorso allenamento, per tuffarci camminavamo all'indietro fino a toccare il muro, poi prendevamo la ricorsa, e ci tuffavamo.
«aspetta, non dirmi...»

«esattamente.» Inizia a correre, io stringo le braccia intorno alla sua spalla, e sprofondo la faccia nel suo collo. Ispiro ed espiro il suo profumo, è l'unica cosa a calmarmi.
Grido, non so esattamente perché. Se sia più di paura o emozione.
Drew salta, e in pochi secondi siamo immersi sott'acqua. Sento il fruscio dall'acqua, e le bolle che salgono verso la superficie. Mi tengo stretta a lui, non voglio lasciarlo andare.
Poco dopo, torniamo a galla.
Drew mi tiene sempre in braccio, inclina la testa all'indietro, scuotendo la testa, in modo da far andar via l'acqua in eccesso dai capelli. Dei ciuffetti li cadono davanti agli occhi, ed il viso è bagnato dall'acqua.
Lo osservo, quasi incantata.
I miei capelli sono tutti all'indietro, e con una mano mi asciugo gli occhi.

Drew mi guarda negli occhi, ed io faccio lo stesso.
L'acqua è fresca, sono tutta bagnata, ma per qualche motivo sto morendo di caldo.
Con la lingua mi bagno le labbra, ma poi strizzo gli occhi. Dimenticavo che è salata.
Drew sorride, e piega la testa avvicinandosi a me.
Preme le sue labbra contro le mie, ed io mi lascio sciogliere come l'acqua che ci circonda.
Porta una mano sul mio viso, accarezzandomi e tenendomi vicina a lui. Sposta l'altra mano da sotto le mie ginocchia, e la porta sulla mia coscia.
Sussulto al suo tocco, lui mi morde il labbro facendomi scappare un gemito, e io ricambio facendo lo stesso giochetto.
Faccio scivolare una mia mano lungo il suo petto, facendo scorrere le dita lungo i suoi addominali.
Lui stringe la presa sulla mia gamba, a approfondisce il bacio con la lingua. Facendole scontrare, e attorcigliare l'un l'altra.
Quando entrambi siamo senza fiato, si allontana di poco per potermi guardare dritto negli occhi.
I nostri respiri affannati si mischiano, fino a che recuperiamo il fiato.

«sono salate, le tue labbra, Drew» lo guardo negli occhi, e lui fa lo stesso.
Semplici sguardi, ma che valgono più di mille parole. I suoi sono blu, -mi ricordano il cielo limpido- i miei sono più nocciola. La luce dell'alba riflette sul suo viso, facendo scintillare le gocce d'acqua che li bagnano il volto. Sembra quasi ricoperto da centinaia di brillantini.

Drew fa schioccare un ultima volta le nostre labbra per un bacio. «anche le tue, Scarlett.» sussurra.
Mi lascia andare improvvisamente, mi dimentico di nuotare, finendo così sott'acqua.
Sbraccio un po', fino a che torno a galla.
Tossisco, l'acqua salata mi è finita in bocca. Mi stropiccio gli occhi, e muovo i piedi per non finire di nuovo immersa.

«potevi avvisarmi!» lo accuso tossendo.
«avrei potuto morire affogata!» gli schizzo l'acqua in faccia per vendicarmi.

«ah, si?» si asciuga gli occhi.
«d'accordo, l'hai voluta tu, Scarlett.» con entrambe le mani spinge l'acqua davanti a se, in modo da innondarmi di schizzi.
Io mi volto di scatto, ma sento una pioggia di schizzi venirmi addosso.
Potrei girarmi e inondarlo a mia volta, ma non farei in tempo. Così, inizio a calciare dietro di me, in modo da schizzarlo.
Sento lui fare dei versi, e tossire, mi sa che sono riuscita a bagnarlo in faccia.
Smetto di calciare, ma prima che mi volto dalla sua parte, Drew mi avvolge con le braccia da dietro. Cerco di liberarmi per poterlo vedere in faccia, ma lui mi stringe senza lasciarmi muovere.
«ora sei in trappola» sussurra con la sua voce bassa al mio orecchio. Un brivido percorre tutta la mia schiena, facendomi venire la pelle d'oca.
Non riesco quasi più a dire una parola.
Sento il suo fiato affannato sul mio collo, mi mordo il labbro, non mi piace stare intrappolata. Vorrei muovere le mie mani per stringerlo a me e baciarlo.
Drew con una mano mi sposta delicatamente capelli dal collo, portandomeli davanti.
Non ho neanche il tempo di realizzare che succede, che sento le sue labbra sulla mia pelle.
Mi lascia piccoli baci sul collo, facendomi rabbrividire ogni volta. Mi scappano dei gemiti, e piego la testa d'un lato per il piacere.
Lo sento sorridere contro la mia pelle. Dio, penso che da un momento l'altro prenderò fuoco.
Per fortuna non può vedere il mio viso, perché in questo mento ha gli stessi identici colori rossastri dell'alba.
Nonostante l'acqua sia fredda, sento un calore avvolgermi tutto il corpo.

Chiudo gli occhi, lasciandomi trasportare dal suo piacevole tocco.
Se in questo esatto momento qualcuno mi chiedesse dove sono, non so neanche risponderli.
In questi secondi, sto dimenticando qualsiasi cosa che ci circondi. Dimentico di essere in acqua, dimentico di essere in un mondo chi sa dove, dimentico l'onda, dimentico le urla di mia mamma, e dimentico come mi chiamo.

So solo, di essere avvolta dalle braccia della persona che amo.

𝘖𝘝𝘌𝘙𝘊𝘈𝘚𝘛  -ɢʟɪ ɪᴍᴘᴇʀꜰᴇᴛᴛɪ-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora