1. You must be the sergeant

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Manchester, ottobre 2022.

La nebbia era scesa fitta quella mattina, mentre Yael attraversava da sola il Trinity Bridge. Le sembrava quasi di trovarsi in un oceano sconosciuto, estraniante, con quel cotto rosso a fendere il grigiore come una lingua di sabbia su un fondale lontanissimo.

Gettò un'occhiata fugace alle acque nere dell'Irwell che scorreva al di sotto, tumultuoso, indisturbato, indistinto in quel mare di grigio. Lo scroscio non lontano unico segno della sua forza vorticosa e inclemente. Rabbrividì.

Si strinse forte nel parka verde spento, la spessa lana della sciarpa azzurra che s'impregnava della condensa del suo respiro. Il freddo le pizzicava il naso dritto e fino, mordeva le orecchie appena scoperte, insinuandosi tagliente fino ai polmoni.

Affrettò il passo con l'inconscia speranza d'incontrare qualcuno. Non aveva motivo di temere alcunché, non faceva che percorrere quella strada da tre anni ormai, mattina, pomeriggio e notte. Ma non era paura quella che le si era annodata strisciante in un angolo del petto, era solitudine.

Quell'ottobre era stato inclemente, senza alcuna traccia della dolcezza di un autunno che, dacché aveva memoria, aveva arrossato le punte delle querce secolari in città, scaldando timidamente i vecchi palazzi con l'ultimo sole prima dell'inverno.

Da un appartamento vuoto prendeva la metro poco affollata del primissimo mattino, percorreva strade vuote e anche adesso, come ogni giorno, la sagoma austera e ibrida del Royal Infirmary si stagliava solitaria all'orizzonte.

Una struttura schizofrenica, modernissima e antichissima al contempo. Dietro le linee geometriche e riflettenti dell'ingresso, s'indovinavano, anche in quella nebbia, le vecchie guglie annerite dalla fuliggine del padiglione universitario.

Ricordava ancora perfettamente il fascino caldo e lugubre degli ambienti ampi e poco illuminati, le sale raffreddate dal marmo ingrigito, l'odore d'intonaco vecchio e carta stampata. Lo rimpiangeva solo a volte, nei lunghi turni notturni, quando il conforto di un tutore aveva alleviato molte delle sue responsabilità.

Erano stati anni difficili. La chirurgia era da sempre un ambiente maschile, ma non era stato solo quello. Figlia di militare, aveva frequentato l'università da militare. Come se non bastasse, negli ultimi vent'anni chiamarsi Yael di certo non l'aveva aiutata a farsi degli amici.

Uscire da quell'ambiente era stato una boccata d'aria. Lavorare nell'emergenza non era mai stata la sua prima scelta, ma era l'unica strada che le si era aperta al momento giusto. Doveva allontanarsi e in fretta. Così era finita in quel pronto soccorso ostentatamente nuovo e moderno, libera, con un solo vincolo: il suo status.

Come ufficiale medico a tutti gli effetti avrebbe dovuto occuparsi personalmente di tutte le richieste provenienti da Esercito Britannico e Royal Navy.

Per questo quella rigida mattina di ottobre, in un giorno di riposo, attraversò assonnata e infreddolita le doppie porte in vetro satinato per l'ennesima volta.

Si cambiò in fretta nello spogliatoio desolato, distratta, dimenticando di raccogliere i lunghi capelli scuri. Si impigliarono goffamente fra il camice immacolato e la divisa azzurra del pronto soccorso, strappando alle labbra piene una sospirata imprecazione.

Ann l'aspettava sulla soglia del minuscolo ambulatorio dalle pareti grigie lontano dal caos dell'accesso ambulanze. Poteva vedere i begli occhi verdi ridotti a fessure, ancora più accesi da quegli scarmigliati ricci rossi a contorno del viso pallido e tondo. Sapeva quanto le volesse bene, ma puntualmente riusciva a pentirsi di aver cambiato turno per aiutarla con i militari.

- Lo so, non ci vorrà molto. Sono solo in quattro questa volta. – sorrise debolmente alle sopracciglia chiare e corrucciate, le parole che s'infrangevano contro il suo sospiro testardo. Nonostante la stazza impressionante degli uomini che attraversavano quella soglia, più di un paio erano svenuti alla vista dell'ago, lasciando ad Ann il compito di sorreggerli.

Wait for me || John "Soap" MacTavish (Call Of Duty) x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora