14. You know it's not the same as it was

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Avete presente quella nostalgia enorme dei momenti felici che non se ne va se prima non si ripensa e non si rivive ogni ricordo che l'ha portata?Ecco, è così che mi sento dal giorno in cui Nikolaj mi ha portata in quel posto che mi ha segnato, sia...

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Avete presente quella nostalgia enorme dei momenti felici che non se ne va se prima non si ripensa e non si rivive ogni ricordo che l'ha portata?
Ecco, è così che mi sento dal giorno in cui Nikolaj mi ha portata in quel posto che mi ha segnato, sia in negativo sia in positivo.

A volte vorrei davvero fare di più per le persone, ma questo è impossibile da sola per le possibilità che ho adesso.
Ma un giorno ci riuscirò, ne sono convinta.

Con questo non voglio dire che risolverò i problemi che affliggono il mondo, ma quantomeno darò sollievo a quante più persone possibili.

Quel senso di nostalgia che mi porto dietro è ogni giorno più insistente, oggi nello specifico, quasi impossibile da sopportare.
Mi ricorda che ho delle cose insospeso da tanto, troppo tempo ormai.
È per questo che ho deciso di affrontarle perché non possono farmi altro che bene.

Anche all'inizio avevo paura di tornare al kartodromo, invece ora lo uso come momento di svago da autodedicarmi.
Perché non può essere così anche per le altre cose?

Perché sono un po' più pesanti, e lo sai. Inoltre oggi è un giorno particolare.

Lo è eccome, ecco perché ho deciso di affrontare determinate cose proprio oggi. Sento che se non dovessi riuscirci ora, probabilmente non ci riuscirei più.

Tuttavia, prima di fare qualunque cosa, mamma deve prenotarmi una visita ed è meglio che glielo ricordi.

Ho un problema con il mio ciclo e ogni mese mi sta venendo sempre più forte con perdite sempre maggiori.
Qualche mese fa mi sono spaventata per i forti dolori, ma non ci ho dato peso più di tanto. Ora però sta diventando troppo e ne ho parlato con mamma, che per una volta, anche se a modo suo, mi ha ascoltata.

All'inizio ha cercato di sminuire il problema, ma quando le ho fatto vedere gli enormi coauguli che perdevo si è iniziata ad agitare un po' anche lei.

Per prima cosa ha cercato online perché, come prevede la sua mentalità chiusa, dal ginecologo non si ci va a meno che non si è incinta.
Tuttavia, sui vari siti che ha controllato, parlavano tutti di endometriosi e che in caso era necessario contattare uno specialista.
Si è quindi messa l'anima in pace decidendo per una volta la cosa giusta per me.

Mentre sto andando in cucina per ricordarglielo, la sento parlare al telefono.

«Va bene, capito. Ma qualora fosse quello? Quale sarebbe il modo per curarlo?», dice prima di stare in silenzio per un po'.

«Capisco. Quindi veniamo il 10 gennaio alle dodici. Grazie della disponibilità, arrivederci»

Il fatto che si sia ricordata da sola qualcosa che mi riguarda significa che è davvero preoccupata.

Su Internet ho letto, che se si tratta davvero di endometriosi, se non viene curata oltre a causare i forti dolori può portare anche all'infertilità.
Devo essere sincera, a me poco me ne frega se posso o non posso avere figli; non l'ho mai considerata una mia priorità.

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