Anticiparmi le cose è sempre stato un mio grande pregio, tuttavia non posso dire che lo sia anche la mia scarsa capacità di controllare le emozioni troppo forti.
Il tempo non aspetta e in men che non si dica siamo arrivati al primo agosto, il giorno della partenza verso il mio sogno.
È da quando abbiamo comunicato la destinazione al professore che mia mamma ha iniziato a farmi preparare le valigie. Esagerato? In realtà nemmeno così tanto se considerate che in un mese abbiamo dovuto organizzare tutto ciò che mi potrebbe servire in dieci mesi in uno Stato che non conosco, senonché grazie a internet.
Oltre a questo però, io ed i miei amici abbiamo trascorso anche dei bellissimi momenti in spiaggia e in montagna, facendo falò, campeggiando e stando svegli tutta la notte a parlare e a guardare le stelle.
E adesso siamo tutti e quattro in aeroporto, pronti a partire.
Liam viaggerà con noi fino a Londra dove lo verrà a prendere la sua famiglia ospitante per portarlo a Bristol. Lui ed io siamo stati gli unici del gruppo a trovare all'ultimo qualcuno disposto ad ospitarci, essendo abbastanza tardi il periodo in cui ci siamo organizzati, mentre Nikolaj e Grace staranno nel campus.
Nik non l'ha presa male, anche perché la sua stanza è davvero bella e tra l'altro non la deve condividere con nessuno in quanto ognuno ha il proprio spazio, più ovviamente le zone comuni come i bagni, le docce, ecc.
Grace anche sembrava piuttosto contenta perché così, a detta sua, si sentirà più libera e meno in soggezione, seppur spero che non trasgriderà le regole a meno che non vuole essere rispedita indietro.
Un'altra notizia positiva è che Ross potrà venire con noi, ma anche lì a Londra starà con Nik visto che non ho ancora confidenza con la famiglia che mi ospiterà e non so se vogliono che tenga animali in casa.
«Non hai dimenticato nulla Ligea?», domanda mamma per quella che forse è la decima volta.
«No»
«Vabbè dai, se poi le manca qualcosa le mandiamo un pacco al massimo», continua papà che è qui in aeroporto con noi dopo aver preso permesso per un giorno.Non mi aspettavo che mi accompagnassero entrambi, ma in effetti starò via tanto tempo quindi ci sta che abbiano fatto i salti mortali per essere qui.
Finanche Liam è accompagnato da sua madre, suo padre invece proprio non è riuscito ad esserci, ma da come ho capito lo andrà a trovare lì a Bristol una volta che si sarà sistemato.
La famiglia Sokolov è presa totalmente dal panico con Nadia che non vuole scendere dalle braccia di Nik, mamma Irina, papà Edward e nonna Yarmilla che gli stanno facendo raccomandazioni e domande probabilmente da quando sono partiti di casa e Nikolaj che mi lancia sguardi che implorano aiuto, come se potessi farci qualcosa.
Diversa è la situazione di Grace, dove sono tutti e tre calmi, seppur si riesca a notare un po' di preoccupazione negli occhi del padre.
Ma anche il tempo degli abbracci e dei saluti passa ed eccoci tutti e quattro sull'aereo diretti lontani dalle nostre case, ma non da ciò che consideriamo importante. Ognuno di noi può contare sull'altro a differenza di molta gente che sta viaggiando da sola.
Poggio la testa sulla spalla di Nik e guardo fuori dal finestrino che sta vicino a lui ed il panorama è più che splendido.
«Guardiamo un film Stellina? O preferisci riposare?»
Sono a malapena le sei e trenta del mattino ed in teoria dovremmo arrivare lì per le otto circa, visto che c'è un'ora di fuso orario. Potrei riposare, mi farebbe comodo infondo, ma suppongo che la mia agitazione mi terrà sveglia per il resto della giornata senza non troppi problemi.

STAI LEGGENDO
Rising Stars
RomanceQuante volte si può sprofondare nel buio prima di crollare definitivamente? Ligea non ha mai avuto una vita semplice a discapito di ciò che gli altri possano pensare, ma nonostante tutti i problemi che si porta dietro è un piccolo genio a scuola, un...