Capitolo 35

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Decido di andare nello studio di Leo dopo il lavoro. Ha le mie informazioni e devo anche dirgli che rinuncerò a lavorare qui. Ho troppi impegni e quello che ho guadagnato nel mio primo incontro equivale praticamente al mio stipendio di più di due settimane, dunque penso sia necessario.
«Ariana se smetti di lavorare qui non posso più proteggerti da Marcus, posso darti tutto quello che serve per sconfiggere l'eclipse ma se dovesse andare male l'ira di Marcus non la posso placare» spiega, annuisco, ha perfettamente ragione.
Ma non mi serve il suo aiuto. Se dovesse andare male, solo se comunque sono dentro al giro fino al collo, quindi in ogni caso sarei fottuta se non faccio nulla.
Apro la busta che mi ha dato Leo, ci sono riportate informazioni, indirizzi e i metodi per distruggere il club.
«Tu vuoi che io faccia queste cose per recuperarti una collana?» chiedo allibita dalle cose che sto leggendo. Pensavo ci volesse molto meno impegno per distruggere un club, non è così a quanto pare.
«Sei ancora in tempo per tirarti indietro prima di fare stupidaggini» ormai le stupidaggini sono il mio pane quotidiano «Ma perché rivuoi quella collana?» chiedo cauta aspettandomi un congedo e nulla di più
«Era della mia ex moglie. Ci sono legato. Quando il club eclipse l'ha uccisa per farmi un torto non l'ho trovata sul suo cadavere. Il capo del club ha espressamente detto dove la teneva e se c'è una cosa che non sopporto è che le altre persone abbiano qualcosa di mio»
Cazzo. Tutto questo per sua moglie. Che è morta per fare un torto a Leo. Che è morta nel giro.
«Quindi il club eclipse non è minaccioso solo per Marcus, ma hai questioni personali in sospeso» dico, Leo annuisce.
«Scrivimi quando ti servono i miei uomini» fa presente «E fammi un favore Ariana» mi richiama prima che io esca dallo studio «Non farti uccidere» annuisco. Rassicurante.

Ho rivalutato il lunedì. Forse per il fatto del casino che succederà oggi a scuola. Ma sono totalmente confidente e tranquilla. Sono seduta al mio banco in classe pochi minuti prima che suoni la campanella, non mi importa se andrò nei casini per quello che ho fatto, Robert merita una lezione.
La classe inizia a riempirsi, Bry mi si siede di fianco e si sporge verso di me prima che la prof inizi a spiegare
«Dimmi che non sei stata tu» mi dice
«Ti mentirei se lo dicessi» sorrido, Bry scuote la testa indignata «Sei terribile ma iconica» ridacchia la mia amica, il mio sorriso si allarga. Tutti lo sanno già. Sono contenta.
«Ah, poi io e Evans ci siamo fidanzati» dico sottovoce sorridendo alla mia amica «COME?!» grida Britney, tutta al classe si gira verso di noi compresa la professoressa «Scusate» dice ancora con la voce un po' stridula «Che cazzo è successo questo week-end?» chiede sottovoce, perché risparmiarle le cose che sono successe?
«Ho vinto anche il mio primo incontro. Inoltre Murtagh e Isaiah si sono presentati alla porta di casa, ho minacciato Murtagh che se cerca di tirarmi fuori dal giro lo ammazzo, lui ha accettato a patto di allenarmi. Quindi così sarà. Oggi poi devo parlare con Marcus per l'eclipse» diverse emozioni passano sulla faccia di Britney, infine c'è la rabbia
«Ti farai uccidere» borbotta
«E privare il mondo della mia presenza?» ridacchio finalmente prestando attenzione alla spiegazione.
Non mi tolgo il sorriso dalla bocca nemmeno quando arriva pranzo, anzi diventa sempre più ampio. Che giornata che sarà.
Mentre entro nella mensa noto per la 100esima volta come minimo l'ennesimo volantino, con su la faccia di Robert e la scritta "Robert ha perso la scommessa come una pussy perché non sa stare senza di essa e perciò dovrà andare in giro in biancheria l'ultimo giorno di scuola". Mentre entro nella mensa un braccio mi si posa sulle spalle e non ho bisogno di sapere che è il mio fidanzato.
Sorrido ancora di più quando mi arriva un bacio sulla guancia. Non avevamo chiarito quanto effettivamente rendere la nostra relazione pubblica, ma penso ora sia chiaro a tutti.
«I volantini sono stupendi» mi sussurra all'orecchio «Lo so» ridacchio mentre ci sediamo vicini al tavolo della mensa con gli altri nostri compagni, delle Cheerleader e della squadra di Football. Tutti guardano me e Jason come se fossimo un miracolo, osservano il braccio di Jason sullo schienale della mia sedia e la mia mano sulla sua gamba.
È Oliver a rompere il silenzio «Quindi finalmente vi siete messi insieme?» chiede, dando voce ai dubbi di tutti. Tutto il tavolo cade nel silenzio alle parole di Oliver, ci risiamo «Esatto» dico semplicemente «Anche se mi ha fatto sudare per ottenere il titolo di "fidanzato"» chiarisce il capitano, gli lancio una sguardo che Jason intende. Beh è strano come ormai ci comprendiamo con uno sguardo e con un tocco. Passiamo decisamente troppo tempo assieme.
Io e Jason ci siamo messi appositamente dal lato del tavolo che si rivolge di faccia alla porta della mensa; infatti vediamo entrambi entrare Robert nella mensa incazzato come non mai. Ci mette pochi secondi per notarmi e tira dietro verso di me. Tutta la mensa cala nel silenzio. Che lo show abbia inizio.
Noto con la coda dell'occhio Jason che ha un ghigno sulle labbra, invece io rimango impassibile, non do modo a Robert di scorgere nessuna mia emozione.
Il mio ex sbatte pesantemente il volantino sul tavolo, alcuni sobbalzano, io rimango impassibile guardandolo negli occhi, occhi di cui un tempo ero rapita e innamorata. Ora non mi fanno nessun effetto.
«Nessuno ti ha dato il permesso di sputtanarmi per tutta al scuola. Hai appeso pure questi dannati volantini nei bagni!» inizia la sfuriata Robert, resto zitta «Volevi prendermi in giro per la scommessa? Beh potevi farlo in privato»
«Come tu non avevi nessun diritto di scrivere quel articolo su di me con correlato il video della rissa» dico più calma che mai «Ma l'hai fatto lo stesso» aggiungo. Faccio ancora di più incazzare Robert che sbatte un pugno sul tavolo. Sia io che Jason che Oliver e le persone vicine ci alziamo, guardo con rabbia Robert, sta esagerando, ma anch'io esagererò se è questo che vuole fare. Vuole sfidarmi?
«Sei arrabbiato per il volantino o perché quello che c'è scritto è vero? Che non sai tenertelo nei pantaloni?» chiedo facendo una mezza risata
«Sei una puttana» scatta Robert, prima di potere notarlo, ha già le mani strette al colletto della mia giaccia, per tirarmi verso di lui «Dopo quello che abbiamo passato...» sibila, ma non ha tempo di continuare che gli arriva un pugno dritto sulla guancia da parte di Jason che poi scavalca il tavolo con agilità e guarda Robert rimettersi in piedi «Parla così ancora della mia fidanzata e la prossima volta non mi limiterò ad un pugno» dice gelido Jason
«Ah, ora te la fotti pure Evans?» ridacchia Robert con un rivolo di sangue che gli scende dal naso. Quando Jason colpisce non sbaglia mai «Devi ammettere quindi che "puttana" le calza a pennello» sorride arrogante il mio ex. Non vede il pugno che segue, nemmeno quello successivo e quello dopo. Jason è preciso e forte, è su Robert a terra in pochi secondi. Non gli da la possibilità nemmeno di rispondere. Cazzo.
«Jason» lo richiamo, ma la sua rabbia è ceca.
Corrono dentro la mensa tre insegnati, avvisati da qualcuno e il preside «Basta così!» alza la voce l'uomo. Jason si stacca da Robert ed entrambi si alzano. Robert non è riuscito nemmeno a piazzare un pugno, la sua faccia però non è messa bene «Tutti e tre nel mio ufficio. Ora!» dice arrabbiato il preside indicando i due ragazzi e me.
Cazzo. Era inevitabile. Lasciamo la mensa nel silenzio. Almeno è stato un bello show.

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