Capitolo 41

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Sblocco il telefono in tempo record e altrettanto velocemente apro la mail e la leggo.
Non ci posso credere.
Devo rileggere almeno tre volte per capire bene.
«Allora? Cosa dice?» chiede mio padre
Così leggo ad alta voce.

Carissima Signorina Ariana Ross. Il suo saggio è stato un meraviglioso capolavoro. Tutta la commissione si congratula con lei per l'impegno posto in esso e il suo contenuto particolare e diverso dagli altri.
Siamo contenti di informarla che non solo è ammessa all'Università privata statunitense di Harvard situata a Cambridge nel Massachusetts, ma ha anche ottenuto la borsa di studio per frequentare le lezioni.
Il suo saggio è stato amato molto ed è stato molto innovativo, sarà premiata con altri nove candidati e il suo elaborato sarà pubblicato sulla pagina web della nostra Università.
Ci faccia sapere al più presto se ha intenzione di immatricolarsi e frequentare il nostro College.

Distinti saluti,
Commissione di ammissione dell'Università di Harvard

«Oh mio Dio!» esclama papà contento abbracciandomi, Murtagh lo imita.
«Non ci posso credere, non solo sono stata ammessa, ma ho anche ottenuto la borsa di studio!» grido felice, poi realizzo «Devo chiamare la mamma»
Appena dopo uno squillo risponde e le dico emozionata la notizia
«Coooosaaaa?» urla mia madre quasi assordandomi, tant'è che devo allontanare il telefono dall'orecchio «Lo sapevo che ci saresti riuscita tesoro. Sono così fiera di te!» la sua voce si addolcisce e posso percepire che si è messa a piangere per la grande notizia
«So che non è programmato, ma vorrei venire a Pasqua. Magari porto anche David e i ragazzi se per te e tuo padre va bene. Per passare un po' di tempo tutti insieme e per festeggiare» mia madre urla talmente tanto che mio padre ha sentito, infatti gli chiedo con gli occhi e lui annuisce felice
«Per papà non c'è problema e decisamente ci serve un po' di tempo in famiglia. A proposito anche Murtagh è qui, era da un po' che non ci vedevamo» spiego a mia mamma guardando mio fratello
«Passami quell'ingrato di mio figlio all'istante. Ignora le mie chiamate da un mese» dice arrabbiata mia madre e mentre ridacchio passo il telefono a mio fratello.
Posso sentire la mamma da qui arrabbiarsi. Murtagh non sa cosa fare, se rispondere o startene zitto per la sua salvezza e io e papà ci sbellichiamo dalle risate «Se solo ti azzardi a non rispondermi al telefono Murtagh, sappi che come ti ho creato ti distruggo. E non pensare nemmeno per un secondo ad inventarti una scusa per Pasqua, mangeremo tutti insieme»
«Non ti preoccupare. Niente scuse. Ci sarò» Murtagh mi passa velocemente il telefono per avvitare altri scleri e la mamma si torna a congratulare con me.
Sentendo tutto il baccano che mia madre fa, sia David che i ragazzi si sono avvicinati e sentendo la buona notizia si congratulano
«Allora ci vediamo tra una settimana va bene?» chiedo, mia madre conferma e chiudo la telefonata.
Non potrei essere più felice di così. Eppure mi ricordo il contenuto del saggio. Jason.
Rispondo alla mail dicendo che mi voglio immatricolare e poi blocco il telefono. Avrei voglia di presentarmi sotto casa di Jason e dirgli che sono entrata, anche se non ci parliamo, ma non lo farò.
Scrivo invece alle ragazze che rispondo con tanto di emoji e steacker felici con tanti cuori.
Mi godo il resto del pomeriggio con mio padre e mio fratello, giocando a monopoly, a cui ovviamente vinco.

Torno a scuola con un peso in meno sulle spalle. Sono stata presa all'Università, ora sarà tutto in discesa, al meno, dal punto di vista scolastico, dal punto di vista sentimentale è tutta un'altra storia.
«Hey Ari!» mi abbraccia Bry affiancata da Camila. Entrambe si guardano in modo strano, che c'è?
«Cosa è successo?» chiedo stranita
«Non hai visto?» chiede Camila prendendo il suo cellulare, mi affianco a lei e guardo cosa sta cercando
«Il tuo saggio è diventato famoso in meno di una giornata! Hai quasi un quattro milioni di visualizzazioni, ci sono persone che lo repostano e lo commentato su tutti i social, instagram, Facebook, Twitter, dappertutto» mi mostra alcuni post di ragazzi e ragazze.
Oh cazzo.
Le mie amiche vedono la mia faccia e il mio stupore «Non sei contenta?» chiede Bry inclinando la testa
«Perché dovrei essere contenta se Jason lo potrebbe avere letto?» chiedo deglutendo
«Ho messo tutti i miei sentimenti per lui in quel saggio io...» mi muoiono le parole in bocca. Se Jason l'ha letto... vuol dire che sa cosa provo, sa che lo amo, sa che mi sono presa una cotta mastodontica. Sa che per me lui non è soltanto "un'amante occasionale" o fidanzato.
Cazzo. Avrei dovuto pensarci su prima di permettere il trattamento dei dati e del saggio. Ora è troppo tardi, è dappertutto. Doppio cazzo.
Ho pure detto esplicitamente "Jason Evans" tutti in questa scuola lo conoscono e tutti in questa scuola mi conoscono. Triplo cazzo.
Che diavolo ho fatto?
Oliver si avvicina pronto a fare una battuta o dire una delle sue stronzate, ma ora davvero non è il momento
«Oliver, se provi soltanto ad aprire quella boccaccia che ti ritrovi e fare una battutina ti ammazzo» gli lancio un'occhiata di fuoco.
Il migliore amico di Jason chiude la bocca di scatto e stringe la mascella. Bene.
Supero tutti e entro a scuola. Porca miseria. Non è nemmeno iniziata questa settimana e si prospetta già una merda.
Vado in bagno. Ho dieci minuti per riprendermi.
Potrei spaccarmi la testa in questo momento. Avrei voglia di sbattere la testa al muro ripetutamente.
Ho firmato la mia condanna. È così. Sono solo una stupida.
Non ho detto a Jason che lo amo ma lo saprà molto presto a causa del mio saggio, sono una contraddizione unica.
Mi lavo la faccia con acqua gelata e mi guardo allo specchio.
«Ce la puoi fare Ariana» mi dico. Ce la posso fare, se non mi viene un attacco di panico entro la pausa pranzo.
Non so nemmeno se Jason è a scuola, ma spero davvero che non lo sia.
Prendo il mio zaino e mi dirigo in classe, con solo un pensiero martellante in testa. Jason.

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