Capitolo 42

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«Che cosa ti è passato in mente figlia mia?!» chiede indignata mia madre un paio di giorni dopo. E un paio di giorni dopo è il giorno della festa di Jason. Beh, le ho raccontato quello che è successo tra me e Jason e il motivo per cui ci siamo lasciati, omettendo tutta la parte illegale, creando davvero una gigantesca scusa
«Tu adesso vai a vestirti con quel vestito magnifico che ti ha comprato Jason e vai a supplicargli di perdonarti!» dice arrabbiata mia madre. L'ha presa bene dopo tutto.
«Pensavo di andare lì solo per poco» faccio presente «Non mi interessa quello che fai o quanto ci stai. Vai a dire a quel ragazzo ciò che provi. Ecco perché eri così strana con la sua famiglia! Non gli hai letteralmente detto una parola da quel saggio? Ci credo che vi comportate entrambi come due cretini» ok, non avevo davvero mai visto mia madre così investita in una storia d'amore, nemmeno quando stavo con Robert
«Mamma...» dico
«Scusa. Hai ragione. È vero. Sei libera di fare qualsiasi cosa tu voglia, ma mi sembra davvero stupido non lottare per il vostro amore. Siete solamente troppo testardi per ammettere che entrambi avete torto» si calma un poco per poi lasciarmi sola a decidere.
E ora che faccio?
L'unico regalo che a Jason avrebbe fatto piacere è che io indossassi il vestito che mi ha comprato, ma sembra strano farlo. D'altra parte non ho altri vestiti così eleganti e nemmeno una maschera abbinata.
Sospiro rumorosamente, ormai ho già preparato il pacchettino regalo per Jason e tanto vale andare a dichiararmi facendo andare tutto a puttane. Cosa potrei perdere ancora? La dignità? Quello non ce l'ho da un pezzo. La rispettabilità? Probabile. La testardaggine? Beh anche quello probabile.
E sti cazzi giusto?

Quando esco dalla mia camera pronta, vestita, truccata e con i capelli fatti, tutti mi fissano.
Murtagh è finalmente arrivato e insieme a lui tutti mi guardano da capo a piedi, sia David che mio padre, entrambi i bambini e mia madre anche.
«Cavolo» sorride Daniel, mio padre fa un fischio, mio fratello sorride e basta.
«Sei pronta? Ti accompagno» si offre Murtagh. Dopo avere preso la maschera, il regalo e la mia borsetta ci sono.
Odio che sia una festa in maschera, la mia è bella, verde scuro con brillantini e fantasie che richiamano il vestito. Decisamente adesso non posso tornare indietro. Apprezzo che Murtagh non mi faccia domande e parliamo solo di lui, in questo momento non posso pensare a me o a Jason, solo alla festa lo farò, altrimenti mi salirà l'ansia inutilmente.
«Divertiti Nana» mi da un bacio sulla guancia dopo che ho indossato la maschera
«Lo spero» faccio un sorriso tirato.
La casa è già brulicante di persone, molti amici di Jason della nostra scuola, ma anche altri amici e parenti. Caspita ci devono essere come minimo 100 persone.
Quasi l'intero giardino è allestito magnificamente con tavoli e sedie, con deformazioni argentate e tanto altro. C'è un'enorme pista da ballo e tutte le persone sono sia fuori che dentro la casa. Molti ballano, altri parlano, altri bevono o mangiano dai brandi buffet. Odio le feste.
E decisamente ho un vestito troppo appariscente.
Dal momento che è aprile e fa già caldo non c'è nessun problema a stare fuori.
Appoggio il mio regalo sul grande tavolo in cui sono ammucchiati tanti altri e mi dirigo verso l'open bar.
Il programma di questa serata è il seguente:
1 bevo giusto un bicchiere di vino per stare tranquilla
2 cerco Camila, Bry o altri miei amici
3 provo a distrarmi un po' finché non vedo Jason
4 sul fine della testa, decisamente dopo i regali e la torta, gli chiedo di parlare

Poi ci sono sue alternative per il 5 passo

5.1 se non vuole parlarmi andrò a sfondarmi all'open bar
5.2 (in alternativa) se Jason vuole parlarmi capisco cosa devo effettivamente dirgli

Penso sia un bel piano per stasera.
Il bicchiere di vino va giù che è una meraviglia, dunque ne trangugio un secondo, va bene così.
Cerco nella folla una chioma bionda che mi ricordi Camila o cerco Britney da qualche parte, ma invece una persona mi si affianca, alto e abbastanza muscoloso.
«Hey bambola» mi dice, lo guardo negli occhi e vedo Oliver «Oliver? Ma che cazzo?» chiedo, forse anche lui realizza chi sono, dal momento che prima non l'aveva fatto e rimane scioccato
«Hey Ariana, scusami, non ti avevo riconosciuto» ridacchia anche lui con la maschera sul viso. Tutto questo sembra solo una grande festa di carnevale.
«Sai se Camila o Bry sono già arrivate?» chiedo, Oliver mi indica da una parte, così raggiungo le mie due amiche che mi fanno i complimenti per il vestito e mi dicono che non si aspettavano che venissi «Devo parlare a Jason. Stasera. Devo farlo o impazzisco» dico, entrambe annuiscono e ridono dopo che racconto dei miei punti della sera
«Innovativo» ride Camila, ma io sono davvero disperata «È anche probabile che tu non lo veda Jason oggi. È così impegnato a salutare tutti e parlare con almeno ogni persona che non ti noterà nemmeno» si intromette Oliver. Rassicurante.
Non l'ho ancora visto. Magari è in casa, magari non lo riconosco da lontano con la maschera.
«Buon pomeriggio a tutti!» richiama l'attenzione Chloe sul piccolo tavolo di fianco al buffet dove si trova la band che suona. Questa festa è anche più bella del prom della scuola caspita!
«Grazie a tutti per essere venuti. Oggi è un giorno decisamente importante» inizia con il suo discorso. Chloe non potrebbe essere più bella. Indossa un vestito beige stupendo. Il corsetto è fatto di strass abbinati a quello degli orecchini. I suoi capelli invece sono acconciati in uno chignon che la rendono più giovanile.
«Mio figlio più piccolo compie finalmente 18 anni e non potrei essere più felice oggi di sapere quante persone gli vogliono bene. Io prima di tutti. Sono fierissima del mio ragazzo che è il capitano della squadra di Football, è stato ammesso all'Università di Stanford e ora come ora ha una decente media a scuola» tutti scoppiano a ridere.
«Volevo ringraziare il mio bambino, che ormai non è più così piccolo» Chloe si asciuga una lacrima «Grazie per volermi bene ogni giorno e grazie per essere te stesso» tutti applaudono «Anche se ultimamente mi sta riempendo la cucina di dolci e torte» tutti scoppiano ancora a ridere, tutti tranne me.
Torte. Jason cucina quando deve riflettere e calmarsi.
«Auguro a tutti una buona festa e se rimarrete fino alle nove troverete anche dei piccoli pensieri con dei cioccolatini. Ora ballate. Se non vedo tutti almeno una volta sulla pista da ballo, vi verrò a cercare» conclude infine Chloe.
Faccio un respiro profondo e mi scolo un altro bicchiere di vino. Io non ballo.
«Bene, sentito? Andiamo a ballare» dice Bry a Cameron. Camila va con un ragazzo della squadra e io infine mi faccio convincere da Oliver. Ma questi non sono balli che conosco, più che altro sembrano passi precisi che io non so minimamente, quindi mi faccio condurre da Oliver. Alcuni sono più movimentati di altri, poi qualcuno picchietta sulla spalla di Oliver «Posso rubare la dama?» chiede sorridendo il ragazzo che riconosco essere Isaiah sotto la maschera, potrei riconoscere i membri della famiglia Evans anche ad occhi chiusi.
«Ti sta molto bene il vestito» mi conduce leggermente a sinistra
«Grazie, me l'ha regalato Jason» faccio un sorriso tirato. Ultimamente non sto facendo più un sorriso sincero e se vado avanti così divento un robot.
«Allora, come va tra voi due?» chiede cauto e curioso «Male» rispondo «Ma dopo la festa volevo parlargli. Devo parlargli» il fratello di Jason annuisce
«Ti ascolterà» risponde solamente annuendo, non so se questo mi preoccupa oppure no.
Dopo appena tre balli i miei piedi chiedono pietà, dunque cerco di evadere dalla pista e mi siedo ad un tavolo sgranocchiando del cibo.
«Non passi inosservata qui da sola» mi dice qualcuno alle spalle, mi giro e trovo Robert. Ma perché ci sono proprio tutti a questa festa? Scommetto che Jason l'ha invitato solo perché voleva un regalo da lui
«Non era quello il mio intento» dico bevendo un po' d'acqua «Cosa vuoi Robert?» chiedo
«Voglio fare pace. So che sono stato uno stronzo e lo sei stata pure te, quindi facciamo almeno una tregua temporanea» si siede al mio fianco. Lo odio.
«Perché dovrei dal momento che amo renderti ridicolo davanti a tutti?» sorrido
«Perché dovrò già girare in mutande l'ultimo giorno di scuola, quindi mi sembra che mi meriti almeno un po' di misericordia» che paroloni che usa.
«Basta che sparisci» Robert si dilegua con mio piacere.
Gran parte della festa passa tranquilla e devo dire che non ho ancora visto Jason da nessuna parte. O non riesco proprio a riconoscerlo oppure si sta nascondendo. Forse molto più probabile la prima opzione.
Faccio la conoscenza persino di un cugino di Jason alla lontana che ci prova spudoratamente con me e che allontano in poco tempo.
All'improvviso la musica si ferma e il cantante si avvicina al microfono per dire qualcosa
«In onore di questo ultimo ballo prima della torta e i regali invito tutti sulla pista da ballo. Il ballo è semplice. Le signore e signorine dovranno ballare con un partner, quando batterò le mani voi damigelle dovrete fare una giravolta, voi signori invece dovrete cambiare la vostra dama. Badate che non potete scegliere sempre la stessa. Si dice che sia il ballo delle maschere e che alla fine del ballo troverete di fronte a voi la vostra anima gemella. Ovviamente questo ballo si faceva in passato per creare matrimoni e tradizioni, ma forse un pizzico di magia è rimasto»
Che cosa stupida
«Prego, raggiungete tutti la pista da ballo!» ci invita il cantante, io sprofondo sulla mia sedia sperando che non mi veda
«Anche lei signorino che cerca di nascondersi dietro un albero» ridacchia il cantante con tutti gli invitati «E pensa che io non vi abbia visto? Lì seduta? Avanti!» guarda invece me il cantante. Ma?
Sono l'unica che non è sulla pista da ballo, mi muovo così da non fare una figuraccia.
Un ragazzo della squadra di Football mi allunga la mano e iniziamo a ballare.
Non so quanto durerà la danza e sinceramente voglio solo che Jason apra i regali, mangiamo la torta così potrò parlargli.
Il cantante batte le mani una volta, così io e tutte le altre donne facciamo una giravolta, il partner è cambiato, infatti ho davanti Cameron
«Ehilà» mi saluta «Ciao, va tutto bene con Bry?» chiedo «Si, certo. Sto cercando di capitare con lei solo alla fine» sorride lui sinceramente. Oh, quindi è pilotato il ballo? Non mi interessa sinceramente. Cameron è dolce, forse anche troppo per i miei gusti
«Buona fortuna» riesco a dire prima che il cantante batta le mani di nuovo.
Capito di nuovo con Isaiah, poi con il padre di Jason che mi fa i complimenti per i vestito, sono stati i trenta secondi più imbarazzanti della mia vita. Mano a mano che la canzone sta per terminare i battiti di mano sono sempre più vicini. Passo nelle mani di Oliver, poi di uno sconosciuto e quando penso che ormai sia finito, il cantante batte le mani un ultima volta.
Mi scontro con un petto famigliare.
Alzo lo sguardo e incontro gli occhi azzurri di Jason. Ecco. Proprio chi stavo cercando.
«Ciao Ariana» mi saluta il festeggiato
«Ciao Jason» deglutisco mentre continuiamo a ballare per qualche altro istante «Sei bellissima in questo abito» sorride sincero lui. Mi arriva una fitta al petto per le sue parole e il suo sorriso, ma cerco di resistere. È bello da mozzare il fiato. Se al ballo della scuola pensavo fosse sexy, ora è tutt'altro livello. Lo smoking nero gli calza alla perfezione, il papillon è perfetto, il fazzoletto nel taschino è invece di colore argento come la sua maschera scintillante.
«Anche tu stai molto bene» dico prima che si concluda il ballo. Dovevamo capitare con le nostre anime gemelle eh? Perché era così prevedibile che sarei capitata con Jason?
«Bene bene bene! Vedo che il festeggiato ha trovato una compagna niente male, che ne dite di un ultimo lento prima dei regali?» chiede il cantante. Tutti approvano, infatti iniziano a partire le note di 'Perfect' di Ed Sheeran.
«Volevo parlarti dopo i regali e la torta, se sei disposto ad ascoltarmi» dico cercando di non guardarlo negli occhi, ma sono come due calamite per me. Non posso fare a meno di quell'azzurro intenso e di Jason in generale. È sempre stato la mia droga e sempre lo sarà.
«Si, certo» annuisce, capendo che dovremmo parlare seriamente
«So, che hai già tutto e di sicuro non sono la persona più ideale per fare un regalo, ma spero che il mio ti piacerà» dico per cercare di smorzare la tensione mentre i nostri corpi sono praticamente attaccati, le sue mani sui miei fianchi, le mie al suo collo.
Sono più alta con i tacchi, ma comunque Jason torreggia su di me.
«Non dovevi farmi un regalo» dice, apre la bocca di nuovo, sembra indeciso se dire qualcosa e alla fine lo fa «Non importa che regali ci sono dentro quelle scatole, per me l'unico regalo che conta sei te in questo vestito, qui con me» afferma. Ah. Deglutisco sonoramente. Che cavolo devo rispondergli? Non era mica arrabbiato con me? Perché mi ha detto questo?
«Ho conosciuto un tuo cugino» cambio argomento «Mi pare si chiami Riley» continuo
«Ah, favoloso. Ha provato a metterti le mani addosso o strusciarsi su di te? Di solito lo fa» abbozza un sorriso
«È viscido si. Ma non mi ha toccata» dico «Non gliel'ho permesso» aggiungo.
Il sorriso sulla faccia di Jason diventa più largo, come se stesse pensando ad una cosa ben precisa, ma non so cosa.
«Continueremo a parlare dopo» afferma Jason. Non era una proposta, ma una vera e propria affermazione.
«Continueremo dopo» annuisco mentre la musica si ferma.

Jason fa una gran fatica e impiega molto tempo per aprire tutti i regali. Almeno tutti tranne uno.
Il mio.
Non so se è per caso o perché l'ha lasciato lui per ultimo, ad ogni modo lo prende e lo appoggia sul tavolo, non lo apre.
«Dunque dunque dunque? Non apri l'ultimo regalo? Ce lo stiamo chiedendo tutti» dice il cantante «Questo lo aprirò in separata sede» dice Jason trovandomi nella folla e guardandomi negli occhi. Se non ci fosse la maschera a coprirmi sarei diventata tutta rossa in faccia, letteralmente.
Forse effettivamente avrei preferito che aprisse il mio regalo da solo, penso che mi abbia letto nel pensiero.
Il cantante sta per fare una battutina, ma la torta arriva e tutti si rinvigoriscono e diventano sorridenti.
Prima che Jason soffi sulle candeline facciamo tutti due foto con il festeggiato, una con la maschera, una senza. C'è chi va a gruppi, chi invece da solo.
Io vado con i miei amici e mi piazzo abbastanza distante da Jason. Facciamo una foto con le maschere e poi ce le togliamo, per allontanarci e fare posto agli altri, ma qualcuno mi prende la mano e mi tira indietro. Quasi cado per la spinta, ma arrivo dritta nelle braccia di Jason.
Prima che io possa fare o capire qualsiasi cosa, sento le sue labbra sulle mie e la fotocamera che scatta. Mi stacco leggermente dalle sue labbra e lo guardo interrogativo «Sei forse impazzito?» chiedo, mi ha baciata davanti a tutti. Tutti hanno visto.
«No, sono pazzo di te, è diverso» mi guarda negli occhi come mai aveva fatto prima. Il mio respiro diventa corto e lo fisso interdetta. Non me lo aspettavo. Per niente.

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