Capitolo 33

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«Vuoi seriamente fare shopping?» chiedo a Jason «Ho bisogno di alcuni vestiti»
Sono più che d'accordo. 
«In più» dice spuntando da dietro ad un manichino «Ti voglio comprare un vestito» mi fa presente, aggrotto le sopracciglia confusa «Per la mia festa di compleanno di aprile» si spiega meglio «E vuoi decidere tu il vestito che metterò?» chiedo, lui annuisce
«Sai vero che hai firmato la tua condanna?» faccio un piccolo sorriso «Sai che accidentalmente questo centro commerciale ha uno dei negozi più belli di vestiti per feste e eventi?» a Jason non importa. Dunque gli prendo la mano e lo conduco al negozio più velocemente di quanto farebbe una persona normale «Questo negozio è il mio paradiso» spiego «Bene. Scegli dei vestiti, provali e prenderemo quello che ti sta meglio e ti fa un culo migliore» fa un sorrisetto. Ecco come rovinare tutta la magia.

Riemergo penso dopo quaranta minuti buoni con diversi abiti in mano, Jason si è seduto ad aspettarmi perché non mi trovava più, finalmente alza il viso dal telefono «Potevi almeno avvisarmi, mi hai lasciato da solo nel bel mezzo del negozio» mi sgrida. Ma che ci posso fare? Questo negozio è grande e troppo bello.
«Ne ho selezionati diversi» dico, lui annuisce «Avanti il primo» si rilassa sulla poltrona davanti ai camerini, per ora siamo solo noi.
Eccitata mi butto nel camerino con i vestiti, provo prima quello rosso.
È un modello a sirena tutto brillantinato, con una scollatura a cuore e ci sarebbero abbinati dei guanti trasparenti. Sembra carino, ma esco per vedere cosa ne pensa Jason.
Il riccio mi fissa dall'alto al basso, così faccio un giro su me stessa
«Decisamente ti fa un bel culo, ma non è il tuo colore, è troppo acceso» fa presente. Mi specchio, la forma mi piace, ma non mi convince «Vero»
Il secondo vestito è molto bello, è a balze nero tutto brillantinato con uno spacco generoso. Devo dire che mi piace molto. Jason fa un fischio mentre esco dal camerino
«Avere bisogno di una mano? Un parere?» si avvicina una commessa
«Tutto alla grande. La mia fidanzata sta provando dei vestiti per la sua festa di compleanno» sorride Jason. Questo non è affatto vero. Perché deve mentire?
«No grazie, non è necessario, penso che me la caverò» sorrido alla ragazza che ci lascia silenziosamente
«Perché le hai mentito?» chiedo inclinando la testa «È carino questo ma sembri una palla da discoteca» fa presente Jason. Lo guardo storto perché non ha risposto alla domanda «Non volevo ci disturbasse» mi liquida, alzo gli occhi al cielo e ritorno nel camerino. 
«Mi sento una sposa» esco dal camerino con un abito bianco e lungo, scende dritto ed è di tullé, eppure mi da molto l'aria da sposa.
Jason scuote la testa con aria dubbiosa, bene, nemmeno a lui piace il vestito, provo il prossimo.
Il quadro vestito ha una gonna che mi piace molto blu scura, con il corpetto fatto da brillanti, forse prende troppa attenzione per il compleanno di Jason «Forse questo è troppo»
Jason mi osserva, indugia sulle mie curve, poi scuote la testa «È carino e ti sta bene ma penso anch'io sia troppo»
Almeno in qualcosa ci riusciamo a mettere d'accordo.
L'ultimo vestito che sto provando, sinceramente è quello che preferisco tra tutti.
Ha una scollatura a cuore con il bordo brillantinato senza spalline, il corpetto è semplice e con un velluto semitrasparente, infine la gonna è in tullé che cade abbastanza dritta, con uno spacco sulla coscia. Niente di troppo elaborato o complicato, solo elegante. Il colore è verde molto scuro e devo dire che mi piace molto, quindi dopo essermi guardata allo specchio esco dal camerino. Faccio un giro su me stessa e guardo Jason.
«Questo» dice senza togliermi gli occhi di dosso. Vedo che gli piace.
«Anche secondo me» sorrido.
Visto che siamo giunti ad un accordo mi cambio rimettendomi i vestiti e giusto per curiosità guardo il prezzo e sbarro gli occhi.
Come fa un vestito a costare più di 300$?
Non posso fare spendere a Jason così tanto per un vestito che mi vuole regalare, fuori discussione, esco dal camerino
«Il vestito?» chiede alzandosi dal momento che non lo tengo in mano
«Non lo compriamo» lo guardo negli occhi «Perché?» chiede confuso «Costa 315$» spiego. Jason fa una faccia ancora più confusa «Non capisco dove stia il problema» da voce ai suoi dubbi «Il problema è che non ti farò comprare un vestito per 315$ che indosserò alla tua festa. È troppo costoso»
«Non lo è» dice già dirigendosi nel camerino per prendere il vestito «Jason, sono seria!» lo seguo «Io anche Ariana» mi guarda negli occhi «È il tuo vestito, è stupendo e ti sta come se fosse fatto per te. Voglio che tu lo indossi alla mia festa» chiarisce Jason «Non posso farlo» abbasso la voce «Sono davvero tanti soldi»
«Non per me» cerca di dirlo nel modo più gentile possibile «Vuoi farmi un regalo per il mio compleanno? Indossare quest'abito sarebbe il migliore dei regali» mi dice avvicinandosi di un passo a me, con il vestito in mano. Sospiro rumorosamente, non è comunque giusto. Eppure Jason si sta già dirigendo alla cassa.
«Jason aspetta» lo chiamo, lui fa un mezzo giro al centro del negozio «Non devi»
«Si, devo»
«Grazie» dico dandogli un bacio sulla guancia tirandomi in punta di piedi.
Jason mi rivolge un sorriso affascinante e termina il pagamento del vestito.
Lo ringrazio almeno altre dieci volte nel tragitto dal negozio alla macchina. Ha appena speso una quantità esorbitante di soldi per un abito
«Ariana» si gira per fronteggiarmi dal sedile del conducente nel suo pick-up
«Quando sarai con me non dovrai spendere nemmeno un centesimo dei soldi che ti guadagni lavorando. I miei genitori mi hanno educato per trattare ogni ragazza che frequento come una principessa, stai certa che lo farò»
Doveva per forza dire questa cosa sdolcinata.
«Penso sia la prima volta che ti vedo arrossire» sorride accendendo il motore.
Da quando i ragazzi mi fanno arrossire? Da quando Jason mi fa arrossire? Da quando noi ci stiamo 'frequentando'?

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