Capitolo 26

655 15 0
                                    

La mattina dopo quel casino, mi sveglio con sole 4 ore di sonno in corpo, perchè ho pensato tutta la notte alla reazione di mio padre.
Di solito lui è sempre il primo a sostenere me e Kenan come coppia, ma stavolta è diverso.
Insomma anch'io se vedessi mia figlia scopre mi darebbe fastidio ma non da reagire così furiosamente.
Non ho nemmeno la forza di alzarmi, o meglio, di dovermi alzare e vedere mio padre.
Ho paura di quel che possa succedere e di quello che mi potrebbe dire...SE NON MI FACESSE PIÙ VEDERE KENAN?!
Una miriade di pensieri mi passano per la testa prima di trovar il coraggio di andare nella stanza accanto dove c'era mio padre a fare colazione.

Mi vesto molto svelta (quando sono ansiosa o spaventata faccio le cose alquanto velocemente).
Esco dalla mia camera e mi dirigo in salotto.
Mio padre è seduto su una sedia rivolta verso la porta da dove entro; percepisco del pentimento  da parte sua per la sua esagerata reazione, ma credo che lui sappia anche cosa mi sta passando per la testa in questo esatto istante.
Mi dà il buongiorno molto allegramente, come se non fosse successo nulla. Io ricambio il sorriso.
Non ho fame, quindi mi siedo vicino a mio padre aspettando che mi dica qualcosa o di trovare le giuste parole per iniziare quella conversazione.
Inizia a parlarmi, ma non mi sembra arrabbiato o infuriato, anzi, è molto calmo.

<Cami, scusami per ieri, ho avuto una reazione molto esagerata, non avrei dovuto.
So che adesso tu e Kenan state insieme già da un pò, però tu sei sempre e comunque la mia bambina ed ho paura di poterti perdere.
Ho paura che tu faccia esperienze troppo presto anche se ormai so che Yildiz è quello giusto per te.>

Dice con quasi le lacrime agli occhi.

<No papà, abbiamo sbagliato anche noi, abbiamo corso troppo.>

Mio padre mi abbraccia stringendomi a sè:un abbraccio che vale più di un miliardo di parole.
Mi da un bacio della fronte che mi rassicura.
Verso le 9, mio padre mi porta con sé alla Continassa.
Arrivati, vedo Kenan entrare nel palazzo con altri giocatori.
Credo si sia accorto di me, ma ha fatto finta di nulla.
Prima degli allenamenti, quando il mio ragazzo esce dallo spogliatoio, gli parlo 2 minuti.

<Tranquillo, papà non si è arrabbiato>

<Menomale!>

Dice tirando un sospiro di sollievo.
Mi bacia prima di andare ad allenarsi in campo.
Le 3 ore passano velocemente ed è arrivata l'ora di andare nella palestra all'interno.
Io amo follemente la palestra interna e a volte mi ci alleno anche.
Dato che sono in tuta non ho esitato ad accompagnare i ragazzi a fare qualche esercizio.
E anche quell'ora è finita.

Torno a casa e mi butto a peso morto sul mio amato letto.
Un quarto d'ora dopo sento qualcuno suonare alla porta e mio padre che va ad aprire.
Non appena passato 5 minuti che risuonano il campanello.
La mia curiosità vince e vado in salotto e scoprire chi è entrato.
Mi ritrovo Kenan e mio padre seduti al tavolo della cucina mentre stavano sistemando il sushi che mio papà ha ordinato.

<Ti stavamo per chiamare>

Dicono insieme.

<Non c'è nè bisogno>

Dico sorridente come sempre.
Insomma, gli unici miei 2 uomini e il sushi: non potrebbe andarmi meglio!
Pranziamo insieme mentre chiaccheriamo delle prime cose che ci vengono in mente.
Guardiamo un film tutti insieme, quando una telefonata arriva a Kenan.
Non riesco a leggere il nome sul display, ma capisco che è qualcuno di importante perchè il mio ragazzo va a parlare in un' altra stanza.
La conversazione dura pochi minuti.

<Scusatemi ma devo andare>

Dice Kenan prendendo il giacchetto.

<Amore chi era?>

<Nessuno di importante, non ti preoccupare>

Dice dandomi un bacio sulla guancia.
Il turco da una stretta di mano a mio padre e ci scambiamo un sorriso.
Che strano comportamento da parte sua...
Chiamo subito Lucia per spiegargli cosa sia successo, ma lei mi dice soltanto di non preoccuparmi, d'altronde mi ama.
Credo alle sue parole solo pochi istanti dopo aver chiuso la telefonata.
Chissà perchè si è comportato così!
Chissà chi era dall'altra parte del telefono!
Passo tutto il fine giornata e tutta la notte a ripensare a quel suo strano comportamento.
Non aveva mai fatto così.
Gli ho inviato la buonanotte, ma lui mi ha solamente risposto "buonanotte" senza il cuoricino bianco e senza un nomignolo carino che mi da sempre.
Boh, c'è qualcosa che non va...

Quel Bellissimo Sorriso ♡ Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora