Il gala

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E come ogni football frontier International dove esserci un gala tra tutte le squadre del girone.

Io stavo pregando che non ci fosse e invece anche quest'anno c'è.

Uffa, non avevo voglia di trovare un vestito quindi lasciai i soldi a Celia e dissi "decidi te"

Celia anche se era perplessa di questa cosa accettò e andò a prendere un vestito che secondo lei mi sarebbe piaciuto.

Non mi emozionava l'idea del gala, mi ricordava troppo i tempi con Paolo. E sinceramente non gli volevo ricordare. Volevo eliminarli dalla mia testa.

Passai il pomeriggio a tirare una pallina da tennis contro il muro fino a quando Celia non fece il suo ingresso nella stanza.

"Tieni" disse lei sorridendo.
Era un tubino blu semplice e in più aveva preso un copri spalle bianco trasparente.

Cacchio era veramente bello. Certo che Celia aveva dei gusti fantastici.

"Dai provalo, voglio vedere come ti sta" disse la blu eccitata di aver fatto una scelta che mi era piaciuta.

Io lo provai e subito la mia amica disse "sei meravigliosa"
"Grazie" risposi io leggermente imbarazzata.
"Dai su facciamo qualcosa ai capelli e al trucco?" Propose la blu.
"Si va bene" dissi io sperando che non esagerasse.

Appena finito vidi i miei capelli mossi allisciati con la piastra e la mia faccia ricoperta da poco trucco che per me era già tanto.

"Dai andiamo, io sono già pronta" disse Celia per poi tirarmi da un braccio per raggiungere la sala comune.

"Perché devo venire" chiesi io disperata.
"Dai su sarà divertente" disse a blu sorridendo.
"Uff, va bene" dissi io.

Appena scesi andai subito di fianco a Shawn.

"Mi fai pentire di averti lasciato vestita così, te lo dico hahaha" disse lui al mio orecchio.
"Coglione hahaha" gli risposi io sorridendo.

Poi mi guardai attorno, notai che molti della squadra mi stavano guardando. Che imbarazzo!

Alla fine andammo. La festa si trovava sopra una nave.

Io mi fiondai subito al bancone del cibo.
"Ma mangi sempre?" disse Axel dietro le mie spalle.
"Si" riposi io.
"Sbaglio o sei agitata?" Continuò lui con le sue domande.
"Non sbagli" gli risposi io.
"Come mai?" Chiese lui iniziando a massaggiarmi le spalle per rilassarmi.
"Vorrei saperlo anche io" risposi iniziando a ridere e contagiando anche lui.

In realtà sapevo benissimo il perché ma non volevo dirlo a nessuno.

La festa continuò normale fino a quando si creò una rissa tra alcuni membri della nazionale spagnola e Elliot, Hiroto e Caleb.

Io li guardai essere fermati dai nostri compagni.

Vidi che Hiroto era messo alquanto male quindi gli dissi "torniamo alla base che ti medico "
"Non c'è bisogno" disse lui ricordandomi tanto il carattere di Caleb.
"Insistito" dissi io per poi dirigermi verso il centro sportivo giapponese.

Appena arrivati iniziai a medicargli le varie ferite che si era causato.
"Mi dispiace per averti rovinato la festa" iniziò lui prendendo la parola.
"Tranquillo, tanto non mi andava più di tanto di essere lì" risposi io dicendo la verità.
"Come mai si è accesa la rissa?" Chiesi io curiosa.

"Era una sfida tra chi era più forte a calcio, che poi si è trasformata in una rissa" disse lui seccamente.
"Ah, ho finito" dissi io per poi lasciarlo andare.
"Grazie" disse lui a bassa voce.
"Prego, mi ha fatto piacere aiutarti" risposi io per poi sorridergli.

È stata una giornata lunga. Appena poggiai la testa sul cuscino mi misi a dormire.

La squadra più forte ~Inazuma ElevenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora