Era una giornata come tutte.
Inizialmente chiamai mia sorella.
La sua voce era peggiorata molto anche se lei diceva di stare bene, capivo che stava mentendo.
Sono preoccupata e non poco.
Sono in ansia.
Ormai è il mio unico pensiero fisso oltre al FFI.
Non riuscivo a togliermi dalla testa ciò che le stava succedendo.
Non riuscivo a distrarmi.
Tutto mi riportava a quello.
Tutto.
Anche le cose più piccole.
Tutto.
Anche le attività fatte apposta per rilassarsi.
Tutto.
Anche le attività per non pensare.
Tutto.
Ad un certo punto qualcuno bussò alla stanza.
"Avanti" dissi io alla persona dietro alla porta.
"Ciao Vera" disse Aiden davanti a me.
"Ei Aid, dimmi" dissi io sedendomi sul letto."Ti va di uscire sta sera? Solo io e te" chiese lui con un velo di imbarazzo.
Io li mi bloccai, non sapevo cosa rispondere poi però sorrisi e dissi "va bene, vero che ora?"
"Alle 18 vengo a prenderti in camera, fatti trovare pronta, a dopo" disse lui correndo fuori dalla stanza saltando. Che tipo strano.
Come promesso alle 18 mi feci trovare pronta.
Mi ero messa un Jeans strappato largo sotto e sopra un top verde sbiadito e delle scarpe bianche semplici.
Appena entrò in camera ci guardammo per un po'.
"Sei bellissima, andiamo?" Disse lui interrompendo il silenzio.
Io a quella affermazione arrossii di colpo. "Grazie...si andiamo" dissi io per poi iniziare a incamminarci verso l'uscita."Dove andate?" Disse la voce di Jude da dietro di noi.
"non sono affari tuoi" rispose Aiden. Io gli misi una mano sulla spalla per calmarlo, e a quanto pare funzionò e questa cosa la notò persino il rasta.
"Jude, noi usciamo un po', non aspettateci per cena, a dopo" dissi io sorridendogli.
"Va bene, a dopo" disse l' occhialuto per poi salire le scale."Jude non si poteva fare gli affari suoi?" Disse Aiden irritato.
"Ci sta, infondo siamo come fratello e sorella" dissi io continuando a guardare la strada " dove andiamo?" chiesi poi io.Lui non rispose, poi mi prese la mano e iniziò a correre.
"Eccoci" disse poi ad un certo punto.
Notai che eravamo sopra una collina e da qui si poteva ammirare il tramonto.
"Wow" dissi io sinceramente stupita.
"Già wow" disse lui preparando il pic nic.
"Hai cucinato te?" Chiesi vendendolo tirare fuori de cibo.
"Si" disse lui.Poi ci sedemmo e iniziammo a parlare e scherzare fino a quando...
"Allora, ti devo dire una cosa, che immagino data la tua intelligenza che te abbia già capito. Anche se ci conosciamo da poco tempo mi piaci, e non poco, e se non ricambi fa niente, facciamo finta che tutto questo non sia mai successo e-" ma io lo interrompo e lo bacio.
Prima era un semplice bacio, poi diventò più aggressivo, i nostri corpi erano molto vicini.
Io mi staccai per prima e dissi "andiamo? È tardi"
"Si forse è meglio" rispose lui iniziando a riordinare tutto.Appena arrivati al centro sportivo gli dissi "grazie per la serata"
"Grazie a te che sei venuta" disse lui per poi baciarmi ancora più aggressivamente di prima.Devo dire che non mi dispiaceva questo suo modo di fare.
Subito dopo andai a dormire nella mia stanza, evitando gli interrogatori di Caleb che voleva sapere nei dettagli come era andata l'uscita e se era successo qualcosa.
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La squadra più forte ~Inazuma Eleven
FanfictionSequel di una squadra che mi cambiò la vita Sono passati 3 anni dalla nostra vittoria. Il calcio è di nuovo in pericolo, cosa succederà? Non resta che godersi la storia per scoprirlo.