Brasile

33 1 0
                                    

Oggi c'è la partita contro il Brasile.
Inizia la partita.
Vanno velocissimi. Pian piano iniziano a dribblare tutti come se niente fosse e questa cosa non mi andava molto a genio.

E subito segnano un gol a Duske. La partita continua e iniziamo a fare dei movimenti che, secondo gli avversari erano strani. Infatti lasciammo la nostra metà campo vuota.

Loro caddero nella nostra trappola e Xavier e Hiroto segnarono.

Però iniziarono a giocare in modo sporco, infatti pian piano alcuni di noi caddero stremato in campo.

Successivamente scoprimmo che erano stati obbligati da Bernard visto che gli aveva fatto conoscere il calcio.

Ma noi avevamo in mente un piano, più precisamente ce l'aveva Acker. Peccato che ci aveva detto di giocare in modo scorretto, e solo in pochi avevano capito in che senso, infatti ci furono un sacco di obiezioni.

Intanto inizia il secondo tempo e in campo entrano Aiden e Adriano al posto di Hiroto e Basile.

Allora, Adriano e Acker fanno cadere un grazie a un filo che utilizzavano anche i Navy Invaders. Aiden fa spaventare un facendogli pensare che ha una lama nella scarpa. Elliot invece fa cadere uno con dell'olio.

Successivamente il numero ventidue dimostra che non ha una lama nella scarpa e segna un gol.

Il piano continua e Sonny e Valentin iniziano a fare passaggi aerei grazie a un elastico e Sonny mette del sapone sulla palla facendo avere difficoltà al portiere avversario per parare la palla.

Finalmente i brasiliani hanno capito che stiamo giocando in modo scorretto solo per fargli capire che stanno sbagliando e iniziano a giocare in modo corretto. Al vero calcio.

Alla fine la partita finisce 3-4 per noi.

Andiamo alle semifinali.

Stavamo andando a festeggiare quando Aiden venne da me.
"Quindi, ci hai pensato?" Chiese lui chiudendo gli occhi e incrociando le braccia appoggiandosi al muro.
Eravamo in camera mia.
"Puoi non mettermi fretta?" Risposi io cercando di risultare distaccata.

"No, ho aspettato troppo, e so che hai già preso una decisione" rispose lui avvicinandosi.
"Chi te lo dice?" Dissi io guardandolo malissimo.
"Nessuno, solo il mio istinto" risponde lui rimanendo sempre tranquillo.
Ma esattamente come fa a restare calmo in questo momento?

Io non sapevo cosa rispondere quindi rimasi zitta.
Lui approfitto dell'attimo e si avvicinò, facendo in modo che la distanza tra noi fosse poca.

"Cazzo, mi stai facendo impazzire" iniziò lui a bassa voce "scusami, scusami, scusami, sono stato un coglione, ti prego perdonami. Mi manchi, cazzo, non c'è la faccio più, ti prego" continuò lui iniziando a guardare il basso.
Io gli alzai la testa in modo da poterci guardare negli occhi.
"Sei perdonato" dissi per poi baciarlo.
Non mi aspettavo questa mia reazione ma è stata automatica.
Mi mancava tanto, non ce la facevo più.

E fu così che non andammo alla festa e ci godemmo un po' di tempo solo per noi.

La squadra più forte ~Inazuma ElevenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora