La nazionale

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È il giorno.

Mi trovavi in macchina guardando il finestrino, mi stavo dirigendo alla base della squadra giapponese.

Ero in ansia? Si.
Ma stavo andando comunque? Si.

Avrei finalmente rivisto i miei vecchi compagni di squadra, non vedevo l'ora.

Appena la macchina si fermò capì che dovevo scendere e quindi, salutando e ringraziando l'autista presi le mie cose e mi diressi all'interno.

Intanto c'era l'allenatore che stava spiegando qualcosa, quindi erano tutti riusciti.

"Verdi, da quanto tempo" disse l'allenatore Trevis abbastanza felice di vedermi.
"Chi non muore si rivede" dissi io sorridendo.
"Entriamo che è meglio" disse lui tornando improvvisamente serio.
Non era cambiato di una virgola.

Appena arrivati alla porta Trevis mi fece cenno di aprire la porta e io lo feci.

Appena entrai avevo lo sguardo di tutti rivolto contro. Che imbarazzo!
"Vera!" Disse una voce a me troppo conosciuta.
"Caleb!" Dissi saltandoli addosso.
"Ma allora non sei scappata in Italia" disse Shawn sorridendomi.
"Purtroppo per voi no" disse io abbracciando l'albino.
Poi andai a salutare anche Nathan, Xavier e Dave.

"E tu chi sei?" Chiese un ragazzo con i capelli marroni abbastanza energico.
"Lasciate che presenti la vostra nuova compagna di squadra" iniziò l'allenatore chiamandomi al suo fianco "il suo nome è Vera Verdi e faceva parte dell'Inazuma Japan di 3 anni fa" finì l'allenatore.
"Ma non era stata convocata per partecipare con la nazionale Italiana?" Chiese un ragazzo dai capelli viola.
"Ho rifiutato" dissi io seccamente.
"Come mai? Hai qualcosa da nasconderci?" Continuò il ragazzo con i capelli viola.
Io lo fulminai con lo sguardo ma prima che potessi dire qualcosa l'allenatore disse "dai ragazzi, non litigate, ha le sue ragioni. Comunque da ora in poi sarà vostra compagna di squadra quindi trattatela bene" disse l'allenatore per poi andare.
Merda, e mo che devo fare?

"Ti sfido, non credo che tu sia tanto forte" disse ad un certo punto un ragazzo dai capelli grigi e lunghi.
"Calmo, prima vi presentate perché altrimenti vi prendo a pallonate per chiamarvi, poi parliamo di sfide" dissi io rimanendo fredda e andando di fianco a Caleb.
"Si vede che siete amici te e Caleb. Comunque apparte quelli che conosci già loro sono: Elliot Ember, Adriano Donati, Valentin Eisner, Sonny Wright, Kira Hiroto, Ichihoshi Mitsuru, Trevor Cook, Cliff Parker, Billy and Miller e Duske Grayling" disse l'albino.

"Va bene, quindi cosa dicevi sulla sfida"
Mi a Elliot con fare curioso.
"Semplice, un contro tutti, così capiamo il tuo livello" disse lui sicuro che avrei rifiutato l'offerta.
"Va bene, andiamo al campo" dissi io stupendo tutti.

Appena arrivati ci posizionammo. Inizia a dribarli tutti uno dopo l'altro con facilità finì a quando non arrivai in porta usando il mio nuovo tiro speciale -ali della foglia- e segnando.

Beh che dire, rimasero tutti sbalorditi, anche quelli che mi conoscevano, dato che sono migliorata tanto.

"Se è questo l'effetto di andare in Italia la prossima volta vengo anche io" disse Caleb ridendo.
"Ma-" disse Eliot sbalordito. Non riusciva neanche a parlare.

"Va beh, dove posso andare a posare le mie cose?" Chiesi io andando a prendere la valigia e il borsone.

"Sei in stanza con me e Ichihoshi, vieni" mi disse Caleb.
Tra tutti proprio quello stronzio di Ichihoshi? Va beh vorrà dire che inizierò la mia vendetta prima del dovuto.

Appena arrivati in stanza eravamo solo io e l'ananas quindi iniziai a parlare "ho saputo che te e Jude state ancora insieme. Poverino, come fa a sopportarti?"
"Vorrei saperlo anche io hahaha. Comunque te e Paolo invece?" Chiese lui curioso.
"Ci siamo lasciati un po' di mesi fa, ma tranquillo è acqua passata" dissi io un po' dispiaciuta.
"Io lo spacco di botte la prossima volta che lo vedo, che ti ha fatto?" Chiese lui abbastanza arrabbiato.
"Mi ha detto che provava qualcosa per un'altra ragazza quindi mi ha lasciato" risposi io con lo sguardo rattristito
"Io gli spacco la faccia, è per questo che sei tornata?" Disse ancora innservosito
"No, è per mia sorella, gli è stata diagnosticata una malattia e quindi mi sono dovuta trasferire" dissi con le lacrime agli occhi.
"Oh, mi dispiace" disse lui guardandomi realmente dispiaciuto.
"Fa niente" risposi io tornando a sorridere.

"Mi sei mancata" disse lui all'improvviso.
"Anche tu" dissi per poi abbracciarlo.
"Si ma non allarghiamoci troppo, sono comunque una persona fredda e orgogliosa" disse lui staccandosi con il suo solito ghigno in faccia
"Non sei cambiato di un virgola hahaha" dissi io ridendo.
"Anche te hahaha" rispose lui copiandomi.

Alla fine passammo una serata divertente, sembrava essere tornati indietro nel passato

La squadra più forte ~Inazuma ElevenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora