Celia e Darren

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Pov Celia

"Vera, ti posso chiedere una cosa?" Chiesi io timidamente entrando nella sua stanza.
"Dimmi" disse lei togliendo lo sguardo dal telefono.
"Mi aiuti a prepararmi per un appuntamento con Darren?" Chiesi io guardando un punto fisso del muro. Per quanto fossimo fidanzati da anni mi imbarazzava comunque la situazione.

"Ma mica è in Giappone?" Chiese lei stortando leggermente la testa verso sinistra.
"È venuto a vedervi giocare" risposi io ancora un po' imbarazzata.
"Allora ti aiuto volentieri" disse lei sorridendo ampiamente.
"Grazie amica mia" dissi io sinceramente.

A quel punto iniziammo a prepararci, o meglio, a prepararmi.

Decidemmo insieme di farmi mettere un vestito blu smanicato ma molto accollato, che arrivava fino alla ginocchia, e delle scarpe da ginnastica bianche molto comode.

Poi dopo Vera iniziò a truccarmi, ovviamente leggermente perché ogni volta che provava a mettermi qualcosa in faccia facevo delle facce strane.

Alla fine finimmo il tutto sistemando i miei capelli in una mezza coda lasciando dei ciuffi fuori.

"Bene, abbiamo finito" disse lei guardando al sua opera d'arte.
"Grazie mille" dissi io sorridendole.
"Prego, e ora vai" disse lei spingendomi fuori dalla porta.

Darren mi aspettava alla porta della base infatti appena arrivai lo trovai lì.

"Ciao stella, sei bellissima" disse lui arrossendo.
"Anche te sei bellissimo" dissi abbassando la testa imbarazzata.

Stavamo per uscire dalla porta quando una voce ci fece gelare il sangue.
"Sorellina, dove vai a quest'ora?" Chiese. Erano le 20:00 di sera, non era poi così tardi, io e Darren avevamo fatto di peggio.

"Stavamo uscendo" risposi io guardandolo male.
"Mhm..." esclamò lui poco convinto.
"Noi usciamo, a dopo" dissi io per poi catapultarmi fuori dalla porta.
"Mi raccomando, non voglio diventare zio giovane" disse mio fratello mentre chiudevo la porta. Eravamo diventati due pomodori.

"Sempre il solito" dissi io sbattendomi in mano in fronte "dai, andiamo" continuai io.

Andammo a cenare fuori, in un ristorante molto carino. La cena andò molto bene, infatti ridemmo tanto.

Poi andammo a guardare le stelle sopra una panchina in un parchetto.

"Sei proprio bella oggi sai?" Disse lui guardandomi con uno sguardo puro.
"Grazie" risposi io ancora un po' imbarazzata.
Lui mi sorride, poi mi prese e mi baciò.
Dopo un po' non era più un semplice bacio, ma iniziammo anche a cercarci di più, fino a quando non decidemmo di raggiungere un hotel per la notte.

La squadra più forte ~Inazuma ElevenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora