8 | Errori e tentazioni •

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Ethan

Ci sono scelte che non sono davvero nostre, le dobbiamo prendere perché siamo con le spalle al muro. Ogni decisione precedente ci è stata cucita addosso per non farci dimenticare, per annullare ogni singolo desiderio sul futuro. Solo poco più di un anno fa per me era diverso. Ero padrone di me stesso, delle mie decisioni, delle mie azioni.

Quando sono entrato nella banda di Aaron, non sapevo a quante cose avrei dovuto rinunciare e a quante sarei stato obbligato a fare. Ero uno stupido ragazzino viziato che otteneva sempre tutto quello che voleva, senza se e senza ma. Quando ho assaggiato il potere che mi aveva fatto conoscere, ne ero diventato dipendente, ma non sapevo ancora che tutto nella vita ha un prezzo.

Spesso vorrei tornare indietro nel tempo, prendere per le spalle il ragazzino che ero e scuoterlo furiosamente per impedirgli di commettere molti errori. Gli stessi che ormai conosco a memoria, per quante volte sono tornato a rimuginarci sopra. Non avevo bisogno di nulla, forse la cosa di cui più necessitavo era la presenza e l'amore della mia famiglia.

Comunque sia, ormai sono diventato lo stronzo arrogante che tutti conoscono, o almeno, glielo faccio credere. Non permetterò mai a nessuno di conoscermi davvero, non gli mostrerò nemmeno una briciola della mia vera essenza.

So bene che questo mio modo di fare porta ad incuriosire le ragazze. A molte di loro piace il cattivo ragazzo; quello scontroso, arrogante e sicuro di sé. Sognano di potermi cambiare e farmi innamorare irrimediabilmente, proprio come succede nei film.

Peccato che a me non piacciono le storie d'amore smielate, fatte di fiori e appuntamenti; preferisco di gran lunga una scopata senza impegno.
In passato mi sono chiesto cosa significasse avere accanto qualcuno che ci tenesse davvero, ma la curiosità è stata rasa al suolo prima dalle mie decisioni ed ora dal mio passato.

L'amore ti rende troppo stupido e debole, ed io non posso permettermelo. Ci sono persone che pagherebbero per scoprire un mio qualsiasi punto debole; per attaccarmi, disintegrarmi e farmi polvere. La vita mi ha concesso un'ultima chance, non posso sprecarla per commettere un errore così frivolo.

Solitamente non vado mai a letto con la stessa ragazza per più di una volta, perché questo crea solamente problemi. Le ragazze si illudono facilmente ed io ho poca pazienza per subire in silenzio la loro voglia di attenzioni che, tra l'altro, non voglio dargli.

Al momento, la mia unica eccezione è Kimberly Wood. Vorrei poter dire che lo faccio solamente perché mi piace andare a letto con lei, ma dietro c'è solamente un nome: Diana Lewis.

Dannazione. Quella ragazza per un attimo ha riaperto quella curiosità nascosta e si è introdotta senza permesso nella mia mente. Il suo modo di fare sfrontato e sicuro, la risposta sempre pronta, la sua voce calda e melodiosa, il suo corpo perfetto, i suoi occhi penetranti, mi hanno incuriosito a tal punto da pensare di meritare una vita diversa.

La prima volta che l'ho vista in spiaggia aveva lo sguardo distrutto dal dolore ed io avevo una voglia irrefrenabile di farla sorridere, come se la conoscessi da una vita e non potessi sopportare l'idea di vederla così. Poi, però, ho capito che lei non aveva bisogno di essere salvata da nessuno, me lo aveva dimostrato con la sua lingua tagliente e lo sguardo duro di chi ce la fa da solo.

Si era creato un piccolo botta e risposta che ha innescato, inconsapevolmente, dentro di me, la voglia di parlarle ogni volta che la incrociavo in giro. Inizialmente ho pensato che stuzzicarla un po' non avrebbe fatto del male a nessuno. Anzi, il desiderio di scoparmela aumentava ogni singola volta che muoveva quella boccuccia disegnata.

You fix me - tutte le onde alla fine passanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora