24 | La scelta definitiva di Ethan •

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Ethan

Dopo avermi schiacciato sul viso il pane con la marmellata ed essere svignata via con Leon, Diana era cambiata.

Sono rimasto in disparte per tutto il giorno, mi sono limitato ad osservarla da lontano ed è stato facile intuire che qualcosa non andava.

Non era più la ragazza solare che scherzava e rideva con tutti. Sul viso aveva un'espressione turbata a far da padrone e per lo più comunicava a gesti quando qualcuno le rivolgeva la parola.

Non sono stupido, Leon deve averle detto o fatto qualcosa. Quel coglione le è rimasto accanto tutto il tempo, non le ha lasciato nemmeno un attimo di respiro per permettermi di avvicinarmi e capire cosa stesse succedendo.

Ad ogni tocco che faceva sul suo corpo, ad ogni parola sussurrata, qualcosa dentro di me scattava e la voglia di ridurlo in cenere si faceva sempre più presente.

«Perché continui a guardarla così?» mi aveva chiesto Kimberly, indispettita.
Non le avevo risposto. Doveva ritenersi fortunata che non l'avevo fatta scendere dalle mie gambe con sgarbo, dopo essersi seduta senza il mio permesso.

«Ho una sorpresa per te, stasera» aveva poi ammiccato, mentre il mio sguardo passava da Leon a Diana in continuazione.

Si era resa conto di quello che stava accadendo, probabilmente, ma cercava di passarci sopra e utilizzava ogni arma in suo possesso per attirare la mia attenzione.

Così, la sera è arrivata in un battito di ciglia e Kim, vestita con un costume che la copre appena, mi gironzola intorno in continuazione.

«Sì, io e Diana siamo tornati insieme» sento dire da Leon a gran voce, rivolto a Nathan e Lillie, ma qualcosa mi suggerisce che voleva farlo sentire proprio a me.

Stritolo il bicchiere che ho tra le mani, prima di ingurgitare il contenuto in un solo sorso.
Se non volevo ridurre a brandelli quell'ammasso di ossa e creare un putiferio, dovevo tenere a freno il mio stato d'animo.

Se Kimberly avesse capito qualcosa non avrei avuto problemi, ma Josh non mi avrebbe mai perdonato. Io e Diana non abbiamo fatto nulla di irreparabile, entrambi cerchiamo di starci lontani, ma ogni volta che ci troviamo nello stesso luogo sembriamo due calamite che si attraggono. È difficile, è fottutamente difficile, starle lontano.

Ma è la sorella minore del mio migliore amico, sarebbe impazzito, e non avrebbe avuto tutti i torti. Io la metto in pericolo. Per quanto abbia provato ad allontanarmi da Aaron e la sua banda, sono consapevole di avere un mirino sulla fronte e non sono sicuro di riuscire a sfuggirgli. Josh non mi avrebbe mai permesso di avvicinarmi a sua sorella, non in quel modo. Aveva già perso troppo, non potevo rischiare di portargli via anche Diana.

«Vado un attimo a vedere come sta Diana e poi ti faccio vedere cosa ho creato per te» mi sussurra Kim all'orecchio, concludendo con un bacio sul collo.
«Ok»
La osservo allontanarsi, andare sulla sabbia e sedersi accanto a Diana. Quest'ultima ha deciso di posizionarsi tra le ombre, dove la luce dei lampioni della casa di Kim non arriva.

Non riesco a scorgere il suo viso, non so come si senta Diana in questo momento, ma avrei tanto voluto sapere i pensieri che le frullano per la mente.

Circa dieci minuti dopo Kimberly mi raggiunte, gli occhi raggianti e un sorriso enorme che le illumina il viso.
«Come sta Diana?» le domando, mentre mi afferra la mano e mi trascina via.

«Bene!» squilla lei, tirandomi con sè verso una direzione ignota, «Mi ha solamente detto che è felice di essere tornata con Leon e che finalmente tutto sembra avere un senso per lei»

Qualcosa dentro di me si accende, brucia ogni mio nervo. È come se con le sue parole mi avesse lanciato addosso litri di benzina, ma il vero problema è che al momento potrei essere paragonato ad un accendino. Trattengo il respiro e la seguo in un finto silenzio, visto che nella mia testa c'è in atto una guerra.

You fix me - tutte le onde alla fine passanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora