25 | La svolta

77 10 25
                                    

Diana

Kimberly, dopo aver parlato per circa dieci minuti da sola, non si era nemmeno resa conto di quanto le sue parole mi avessero fatto male.

Mi aveva lasciata lì, da sola, con un drink alla frutta e il peso delle mie azioni a gravarmi sulle spalle. Era elettrizzata all'idea di fare vedere a Ethan quello che aveva organizzato per lui, mentre io sprofondavo nelle mie sensazioni ad ogni sua parola.

Era forse quello il sentimento che tutti chiamavano gelosia?
Io non lo avevo mai provato, non avevo mai avvertito quel buco che ti stritola lo stomaco, la voglia di volere solo per te ciò che non ti appartiene.

Ethan Miles è stato in grado di rivoluzionare il mio mondo, di smuovermi sensazioni mai provate prima e che mi lasciano in bocca il retrogusto amaro di ciò che non saremmo mai potuti essere.

Spesso aveva la capacità di far bruciare ogni mia cellula di rabbia, ma con la stessa abilità, riusciva a farla evaporare per lasciare spazio a qualcosa che mi destabilizzava di più. La possibilità di possedere qualcosa di più. Ed è stata la stessa sensazione che sto provando ora, vedendolo di nuovo nel portico.

Una luce fioca, fatta della stessa sostanza della speranza, si è accesa dentro di me. Non era stato con Kim nemmeno il tempo di un bacio, figuriamoci per qualcosa di più intimo.
Mi sollevo con sicurezza, sfilò velocemente la gonna di jeans, per poi immergere i piedi nell'acqua.

I miei occhi cercano disperatamente i suoi in un contatto visivo solo nostro, uno di quelli che ti attraversa il nervo ottico per raggiungere il cuore.
Lo fisso a lungo, abbastanza da ottenere tutta la sua attenzione. Le sue iridi si legano alle mie e il cuore inizia la sua solita danza incontrollata.

Faccio un leggero segno con il capo per fargli cenno di seguirmi e, poi, lascio che l'acqua inghiottisca il mio corpo.
Le mie mani si muovono veloci e con agilità, perché il desiderio di parlare con lui mi opprime ogni neurone.

Non mi importa che Leon ci abbia visti, non mi importa che gli altri vengano a scoprire tutto quello che si è creato in questi mesi, per una volta devo mettere me stessa prima di tutto il resto.
Conosco questo lago a memoria, spesso i coniugi Wood ci portavano con loro qualche giorno in estate appena finiva la scuola. Io, Kim e Lillie ci divertivamo un sacco, ed ora mi ritrovo nello stesso lago a tradire una di loro.

Il mio corpo si muove da solo in direzione di una piccola grotta, nascosta da occhi indiscreti. Mi fermo solo quando raggiungo la destinazione che mi sono prefissata.
Mi appoggio con la schiena alla roccia ruvida, il mio petto si muove velocemente per accompagnare i battiti accelerati del mio cuore.

A causa di questo movimento il mio corpo sfrega contro la roccia che mi lascia come regalo qualche piccolo graffio sulla schiena. Ma non mi importa, pur di parlare con Ethan sarei stata in grado di sopportare qualsiasi tipo di lacerazione.

Proprio quando il mio corpo sembra essersi tranquillizzato e il cuore ad aver ripreso il suo ciclo normale, lui mi raggiunge.
Ci fissiamo per un tempo interminabile senza dire una parola, le gocce d'acqua gli scivolano lungo il viso e si intrappolano tra la barba leggere e curata che gli conferisce al viso un tratto da duro.

«A che gioco stai giocando Ethan?» la mia voce appare meno ferma di quanto avrei voluto, ma cerco di avere una parvenza di sicurezza.
«Io? A che gioco sto giocando io?» le sue sopracciglia si inarcano e creano delle piccole rughe d'espressione sul viso, mettendo in evidenza la sua perplessità, «Semmai tu, che giochi alla fidanzatina felice con quel coglione»

«Non è come pensi»
«Allora spiegami»

Incrocia le braccia al petto e mi incita a proseguire con un piccolo movimento del capo.
Per la prima volta non si avvicina, non invade il mio spazio vitale, appena restiamo soli.
«Ha una nostra foto mentre ci baciamo» confesso, mentre incollo lo sguardo alle mie mani che giocano nervose con l'acqua, «Ha detto che se non torno con lui la farà vedere a Kim»
«Che bastardo!» ringhia a denti stretti, «lo ammazzo»

You fix me - tutte le onde alla fine passanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora