Capitolo 12

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Dennis Adams

Essendo un periodo feriale mio padre h deciso di portare i suoi figli a vedere la Rocca di Gibilterra.
Per cui viaggiamo nella nostra macchina fino al promontorio di Gibilterra, e subito papà corre verso le gallerie del grande eassedio, che si trovano in un tunnel che sono stati scavati dai militari per difendere la Gran Bretagna in tutti i conflitti dal 1779 in avanti, o meglio è questo quello che dice il cartellino davanti a un cannone.

Per pranzo mangiamo il couscous alle verdure.
Notò mia sorella Elisabeth di fianco a me gossipare e inviare mille tik tok a Kira invece che mangiare, per questo le do una gomitata leggera, e con il mento le indico il piatto.
"Smetilla Dennis, mangia il tuo couscous" borbotta.
"È esattamente quello che dovresti fare anche tu" le sibilo.
"Ma ha le verdure" mi guarda con occhi da cane bastonato, tra un po riuscirebbe anche a simulare le lacrime.
"Che attrice" dico alzando gli occhi al cielo, mentre lei continua a messaggiare con Kira con il sorrisetto trionfante in volto.
"Elisabeth mangia" tuona nostro padre, accorgendosi anche lui di Elisabeth, e questa volta sono io con il sorriso trionfante.

Il pomeriggio sotto proposta di Elisabeth andiamo a fare un viaggio in barca per vedere i delfini.
Che poi ci hanno detto di lanciarci in acqua per nuotare con i delfini.
È stato bellissimo!

Al ritorno in macchina io e mia sorella ci siamo messi a cantare Flames di Mod Sun con Avril Lavigne, so che mia sorella la ama questa canzone perchè riesce a capirla, e soffre, ma soffrendo riesce a sfogarsi cantandola. Giustamente dopo abbiamo cantato l'intero album di Avril Lavigne.

La sera mi preparo la valigia per andare da mamma, cosa di cui Elisabeth non dovrà mai venirne a sapere, ma vengo disturbato dalla musica che proviene dalla nostra camera mentre preparo la valigia in bagno, per non essere visto da nessuno.

Quando entro nella camera Cche condivido con Elisabeth vedo i trucchi sul letto, oltre che la musica a palla ed Elisabeth che si trucca sul letto con Kira che si trucca allo specchio in camera.
"A cosa sto assistendo?" chiedo sconvolto urlando, nel tentativo di farmi sentire sovrastando il rumore delle casse.
"Un preserata tra ragazze, quindi sparisci essere sottosviluppato!" urla Kira.
"Mi ha obbligato sappilo!" mi dice mia sorella ridendo, secondo me l'ha anche drogata ma dettagi, lo so fin da bambino che insieme quelle li non formano nemmeno un neurone.
"Almeno abbassate la musica" chiedo.
"Non osare dire queste cose sconce, non si può la musica è d'obbligo" dice Kira agitando la matita che poi si porta sul contorno labbra.
"Io me ne vado" dico esasperato.

Mi appoggio al finestrino del taxi guardando la città trasformarmi pian piano in un areoporto, mamma sto arrivando.
Non la vedo da tantissimo, è non serve dire che sono molto più attaccato a lei che a nostro padre, mi considera sempre il suo figlio perfetto, ma ha dovuto portare con sé Elisabeth perchè mio papà voleva con sé il figlio primogenito.

Durante il viaggio in areo verso Oxford mi sento tranquillo, la considero casa, anche se non ho mai visto quel paese, ma so che mamma abita lì e questo mi basta.

Le strade di Oxford sono illuminatissime, anzi direi che la luce dei lampioni quasi irrita,  ci sono moltissime persone nonostante sia mezzanotte, in cielo non si vede una stella, e nemmeno la luna ma è il normale cielo inglese, perennemente nuvoloso. Proseguo il mio cammino finché non arrivo a un cancello gigantesco, dove si trova la villa di mamma.

Appena arrivo alla villa dove abita nostra madre sono sconvolto tra quanto sfarzo ha vissuto fino ad ora Elisabeth, e capisco perchè era così arrabbiata di essere ritornata a Gibilterra. Sapevo che mamma se la passava bene, e lo vedevo anche dai regali che mi mandava, orologi costosi ecc, ma non mi sarei mai aspettato che diventasse così ricca.

Appena suono il campanello è mezzanotte ma comunque mi apre subito una signora con un vestito a tubino molto elegante, capelli ricci e biondi tirati indietro con una coda bassa e occhi scuri.
"Ciao mamma".

Quella dannata estateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora