Capitolo 22

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La festa è proseguita tranquillamente, per Kira per lo meno.
Io stavo solo pensando alla prossima verifica di economia di domani e al fatto che avrei potuto passare la serata con Tom Holland invece che con un agglomerato di ragazzi con gli ormoni a mille.

La mattina dopo la festa mi sveglio congelata, si perché il tempo ha deciso di creare uno shock termico, per cui da trenta gradi ne siamo passati a dieci.
"Stai tremando dal freddo" nota Justin mentre stiamo mangiando la colazione, lui cappuccino e scone, mentre io te Early Grey e un avanzo di una torta di carote, in realtà la torta di carote è un regalo di Kayla per Benjamin. Ma questo non è rilevante, si trova nel mio frigo quindi è anche mia.
"Ma dai, mi sto autoconvincendo che faccia caldo" dico a denti stretti, lui è con solo maglietta e pantaloni leggeri primaverili, esattamente come me, solo che io mi metterei volentieri sopra le spalle una coperta pelosa, lui invece è perfettamente tranquillo.
Ed ecco che entra in cucina la figura mitologica del Dio greco di Benjamin appena uscito dalla doccia.
Appena lo vedo con i capelli bagnati e i muscoli in vista delle braccia mentre si sistema i capelli all'indietro giro la testa verso il mio te.
"Mi hai lasciato una fetta di torta Elizabeth?" chiede con aria ironica.
"Sei arrivato giusto in tempo, stavo per prendere l'ultima fetta" dico spostando verso il suo posto a tavola il piatto con l'ultima fetta.
"Sono fortunato allora" dice sedendosi affianco a me, sto tremando intanto, ma vi assicuro che la colpa in questo momento non è del tutto del freddo, ma in parte lo è anche di Benjamin.
"Sento il freddo trapassarmi gli organi interni tra un pò" dico appoggiando i palmi delle mani sulla tazza di te, nella speranza di un pò di calore.
"E il tuo amato freddo inglese?" mi sfida Benjamin, che subito fulmino con lo sguardo.
"Non lo ascoltare Eli, oggi è particolarmente fastidioso" interviene Justin guardando di traverso il fratello.
"Tutto rancore perché non sei riuscito a ottenere il bagno per primo" lo liquida Benjamin.
"Tu me l'hai rubato da sotto le mani, non sei stato leale!" ribatte Justin.
"Andrà meglio la prossima volta, se ti svegli prima" dice Benjamin e noto Justin inalterarsi io intanto continuo a guardarli mentre tremo.
Ad un certo punto Justin decide di alzarsi, va nel divano, prende la coperta che usa per dormire e me la appoggia sulle spalle.
"Grazie..." mormoro impacciata.
"Se lo facevo io come minimo mi tirava un pugno" borbotta Benjamin, e in risposta gli do un pugno sul braccio, mi ha dato l'idea.

Appena esco di casa tremo ancora di più, il vento non mi piace è freddo e poi il sole è coperto dalle nuvole.
Comunque sia invece che studiare economia in bus, utilizzo il tempo per fare le simulazioni della patente di guida, devo dire otto errori su trenta non è affatto male, contando il fatto che non ho ancora partecipato alle lezioni.

Mentre sono tranquilla seduta in bus col telefono in mano, Justin seduto affianco a me mi prende improvvisamente una mano che teneva il telefono.
"Mado sei proprio congelata!" dice, sorprendendosi della differenza di temperatura tra la sua mano calda e la mia ghiacciata.
"Tra poco ci trovi pure le stalattiti al posto delle unghie" commento e lui scoppia a ridere, la sua risata risuona per tutto il veicolo.
Pensavo che Justin ritrasse la sua mano, invece ha mantenuto la mia mano sulla sua per scaldarla. Beh non ho più continuato con i test, sono rimasta rigida come una statua a guardare fuori dal finestrino completamente in imbarazzo mentre la mia mano era nella sua.
Lui non era per nulla in imbarazzo, anzi la sua faccia era come al solito annoiata, come riesce non lo so nemmeno io.

Lui non era per nulla in imbarazzo, anzi la sua faccia era come al solito annoiata, come riesce non lo so nemmeno io

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