23 - Measure of disorder

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S=K⋅lnW

M͢E͢L͢A͢N͢I͢E͢

L'intero tragitto in macchina verso casa lo passammo ascoltando le parole farfugliate e sconnesse di Kiara
Non sapevo neanche perché avessi accettato il passaggio di Alexander. Continuavo a fare cose stupide come se non ne avessi mai abbastanza

Lui si occupò di prenderla di peso e portarla in camera. La buttò sul letto dicendomi che dal quel momento sarebbe stato un mio problema.
Coglione
Così rimasi ad occuparmi della mia amica.

Le tolsi il vestito pieno di paillettes e le infilai il suo solito pigiama di Minnie.
Per stare più comoda mi cambiai anche io. Indossai una felpa e dei calzoncini di Kiara e procedetti a passarle una quantità di struccante esagerata per toglierle trucco e lacrime dal viso

"Ecco qua. Ora sei pronta per dormire"
La accompagnai di nuovo a letto. Le rimboccai le coperte e le sistemai i capelli, ormai sciolti e liberi da qualsiasi acconciatura
È arrivata l'ora di andare a letto anche per me
Mi voltai, ma Kiara evidentemente ancora ubriaca, mi bloccò dal polso

"Mel" fece una breve pausa, assopita
"Non starai ronzando un po' troppo intorno a mio fratello?"
Aveva gli occhi chiusi mentre le sue parole uscivano tranquillamente e quasi impercettibili. Eppure mi arrivarono dritte in faccia come uno schiaffo

"Ma che dici Kia?"
Abbozzai un sorriso senza poter reprimere la risatina nervosa. Non mi era piaciuta la sua domanda. E neanche quelle allusioni. Mi sentii all'improvviso in totale e profondo disagio.
A disagio con lei, una delle mie più care amiche. Nella sua casa che era un po' anche la mia.

Non ottenni comunque risposta. Lei si era già voltata dall'altra parte, addormentandosi
Ci vollero indefiniti minuti per riprendermi da quella domanda improvvisa
Io ronzavo intorno a lui? Semmai il contrario

Scossi la testa, un po' dispiaciuta, un po' nervosa
Uscii dalla sua stanza intenzionata ad uscire ufficialmente anche da quella casa

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