29 - Look what you made me do

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The world moves on, another day another drama, drama

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The world moves on, another day another drama, drama

But not for me, not for me, all I think about is karma

And then the world moves on, but one thing's for sure

Maybe I got mine, but you'll all get yours

🐍

♦️

"Allora Melanie, mi vuoi spiegare?" incalzò nuovamente mia madre

Stavo portando a spasso il cane. Ma noi non abbiamo un cane, anche se lo avrei proprio voluto

Stavo facendo jogging. Peccato che non sono mai stata una corritrice accanita. Anzi, se doveste mai vedermi correre sicuramente è perché sta succedendo qualcosa di grave

Stavo portando fuori la spazzatura. Sarebbe stato credibile se soltanto l'avessi fatto realmente una sola volta nella mia vita. Mi fa troppo schifo.

Per quanto mi sforzassi non riuscivo a trovare una singola scusa che spiegasse il morso di un serpente a mia madre

Insomma non avrei dovuto spiegare perché non ero rientrata a dormire o perché avessi preso un brutto voto a scuola. Non capita tutti i giorni di finire in ospedale per colpa di un rettile e per questo motivo non avevo una scusa pronta dal mio repertorio

Con la mia cara madre condividevo poche cose ma erano quelle a mio parere più valide; il fatto di avere un carattere forte, cosa non scontata visto alcune persone in giro e la lungimiranza

Era troppo sveglia per bersi una scusa banale. Ed io che non ero sicuramente una principiante in fatto di bugie non potevo buttarmi in quella conversazione suicida. Così come avevo fatto già altre volte optai per la fuga "Mamma per favore possiamo parlarne dopo? Mi scoppia la testa"

Il metodo è questo, fingersi totalmente stravolta e stanca da non poter affrontare alcun tipo di confronto e sperare nella compassione dell'altra persona

"Che ne riparleremo questo è sicuro signorina" si alzò gli occhiali da sole sulla testa portando all'indietro i ciuffi rossi che le cadevano sul volto
"Torno subito vado a chiamare tuo padre per avvisarlo che sei sveglia, qui non prende il segnale. Tu cerca di riposare"

Bingo.

Tirai un sospiro di sollievo non appena uscì dalla stanza, così da avere qualche minuto di riflessione.

Non potevo credere a quello che mi stava succedendo in quel periodo. Arrivai anche a domandarmi se il mio cuore ce la facesse a reggere tutte quelle vicissitudini insieme

Eppure fino a qualche mese fa ero una ragazza normale, più o meno.

Mi guardai intorno appurando che non c'erano altri ricoveri in stanza.
C'era un secondo letto di fronte al mio ma non era occupato, il che mi fece molto piacere.

You are my Entropy  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora