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Le materie letterarie erano da sempre state il mio forte. Quando l'intera classe si lamentava delle troppe pagine da studiare o dei progetti che la professoressa a cadenza settimanale ci assegnava io al contrario di tutti ero contenta
Mi piaceva studiare la vita e le opere degli autori, addentrarmi nel loro cervello attraverso ciò che avevano scritto, leggere tra le righe ed immedesimarmi in loro nel momento della stesura
Era difficile da spiegare cosa provassi leggendo una poesia, ed infatti pensate un po'... non lo spiegavo
Non sapevo cosa fosse un parallelepipedo, non avrei mai digerito la matematica con tutte le sue funzioni, i suoi limiti o logaritmi.
Anzi, forse non ricordavo neanche più come si facessero le divisioni in colonna.
Ma non mi sarei mai stancata di leggere Cime Tempestose di Emily Brontë, Romeo e Giulietta avrebbero sempre avuto una parte del mio cuore così come la letteratura italiana con 'Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale...' di Montale
Indelebili nel mio cervello colmo di tanti fatti e avvenimenti erano da sempre e per sempre le parole di Seneca: per essere felici bisogna eliminare due cose, il timore di un male futuro e il ricordo di un male passato
E se soltanto avessi fatto mie quelle parole, a quest'ora forse sarei stata felice.
Ma io ragionandoci non potevo esserlo.Io avevo paura del futuro, di ciò che mi aspettava e di cui non ne avevo l'assoluto controllo. Avrei voluto dimenticare il male passato, ma mi era impossibile. Era incollato indelebile sulla pelle.
Mi chiedevo se sarei mai guarita.
Affacciata ad una gelida ringhiera dell'ospedale più importante di San Diego però le mie domande erano altre. E sarei anche potuta essere considerata superficiale e sconsiderata ma era semplicemente ciò che la mia mente si domandava
Cosa diavolo ci fa Micheal nella terrazza del piano inferiore a lanciare sassi alla mia finestra mentre io sono ricoverata?
Il biondino era vestito da infermiere, con tanto di divisa blu navy e stetoscopio intorno al collo. Le braccia tatuate lasciate scoperte mettevano in mostra la molteplicità di tatuaggi dei quali ancora non sapevo il significato
"Ma si può sapere cosa fai?" Mi sporsi ad osservarlo. Aveva smesso di lanciare sassolini per iniziare una pericolosa arrampicata verso il mio balcone
"Vengo da te, non è abbastanza chiaro?" brontolò mentre con le mani si teneva alla grondaia che fiancheggiava i balconi lungo la parete esterna dell'ospedale
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You are my Entropy
Novela JuvenilMelanie è una sportiva e studentessa modello la cui vita (apparentemente) perfetta cambia drasticamente dopo l'incidente. Da quel giorno è costretta a rinunciare alla sua amata ginnastica artistica, portandosi però nel cuore insicurezze in più e dol...