17 - It's not what it looks like

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She is a saint with the lips of a sinner
She is an angel with a devilish kiss

"Chi era prima al telefono?"
Domandai ad Alexia mentre raccoglievamo le nostre cose per andare via

Finalmente quella giornata scolastica infinita stava per giungere al termine. Non scherzavo quando dicevo che avrei preferito fare lezione.

Con Kiara sparita praticamente da un'ora e Alexia sfuggente neanche fosse una saponetta avevo terminato ogni riserva di forza

"Nessuno Melanie. È proprio questo il problema"
Finii di sorseggiare l'acqua dalla mia borraccia tutta rosa. Poi sospirai affranta

"Anche io ho ricevuto una chiamata da un numero sconosciuto qualche ora fa"

La mia confessione peggiorò lo stato d'animo della mia amica che spalancò gli occhi, prima di lasciarsi cadere spalle al muro e scivolare lentamente a sedersi per terra

"Ma cosa sta succedendo" mugugnò portandosi la testa tra le mani

Ed io davvero non sapevo cosa risponderle.

Mi sedetti anche io, per terra, vicino a lei.

Restammo lì, per qualche minuto, in silenzio, sentendoci nude private di qualsiasi corazza

"Mi dispiace Lexie. Per averti messo in questa situazione. Se soltanto quella sera..." sussurrai appena, con la voce rotta

"Non dirlo Mel. Non è colpa tua. Rifarei quello che abbiamo fatto altre mille volte..."

Fece una pausa di pochi secondi

"Certo, forse cambierei le modalità. Ma rifarei tutto" alzò l'angolo della bocca per emulare un sorriso

Voltai la testa verso la mia amica, con gli occhi pieni di lacrime e la vista ormai offuscata

Non volevo piangere. Non davanti a qualcun altro.

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