38 - It's the time of truth

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M͢E͢L͢A͢N͢I͢E͢

Per me la colazione vinceva a mani basse su qualsiasi altro pasto della giornata. Talvolta mi capitava di andare a dormire presto la sera solo per far arrivare prima un nuovo giorno e poterlo iniziare con una degna colazione. Neanche le due buste di patatine e noccioline che avevamo mangiato soltanto qualche ora prima mi avevano tolto l'appetito. Così, ascoltando le lamentele di Kiara sgranocchiavo dei biscotti al cacao e sorseggiavo un succo all'arancia rossa. Il mio preferito.

Gli altri ancora dormivano, tutti appiccicati e sudati sul divano, anche Alexander. Mi sembrava di essere su una nuvola, fluttuare su di essa e guardare il panorama mozzafiato dall'alto. Non sarei potuta essere più felice. Aver recuperato il rapporto con lui, il mio migliore amico d'infanzia e guardarlo addirittura con occhi diversi. Occhi migliori. Sei sempre stato così Davis?

Mi ero divincolata dalla sua presa solida soltanto quando i crampi allo stomaco erano diventati davvero rumorosi

"Certo che ieri sera avremmo potuto scegliere un film che non avevamo visto tutti già almeno tre volte" affermò Kiara procedendo poi a raccogliere sulla lingua tutto il cacao che riempiva il biscotto

"Non credo che ci sia un limite massimo di visioni per il Diavolo veste Prada" feci spallucce mentre smorzavo un sorriso

"È stato scelto soltanto perché lo avevi proposto tu, lo sai vero? Una volta potevo contare sull'appoggio di mio fratello..." scosse la testa. Il ghigno che aveva sul viso mi faceva capire chiaramente quanto fosse compiaciuta nonostante le lamentele che uscivano dalla sua bocca

"La solita melodrammatica... e poi pensavi davvero che vincesse Twilight?"
La bionda roteò gli occhi a coprire quasi tutto il perimetro della cucina "Ovvio che si, Edward Cullen non perde mai, ricordalo mia cara"

Sospirai "comunque dovremmo svegliare anche gli altri, se ci muoviamo riusciamo ad arrivare a scuola in tempo per la seconda ora"

Kiara mi diede le spalle soltanto per posare il bicchiere nel lavandino "Conoscendo i soggetti non credo che sarà così semplice. Dai..." mi si avvicinò con lo sguardo furbo, degno di una volpe "Andiamo a causare a quei dormiglioni un risveglio traumatico"

"A chi vorreste causare un risveglio traumatico? Ci sto" la voce arzilla di Lucas ci colpì alle spalle, così ci voltammo verso il ragazzo mezzo nudo e scapigliato.

"Ah, buongiorno Lucas... Già che sei sveglio e vivo è un miracolo, dopo ieri sera fossi in te mi starei tranquillo per un po'" sentenziò Kiara
"E lontano dall'alcol soprattutto" aggiunsi poi io come se quel ragazzo non stesse già sbuffando abbastanza

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