Dormi.
Dovresti dormire. Qui, tra la Luce e le Tenebre.
Sei arrivato alla deriva... non avevi la forza per resistere all'Oscurità. O, forse, eri vicino ad essa.
Volta le spalle alla Luce, chiudi gli occhi.
Qui, avvolto dall'Oscurità, il sonno è la salvezza. Il sonno è eterno.
Ma... una chiave può essere una porta per la verità. Attraversala ed il tuo sonno cesserà, e farai il primo passo verso la verità.
Ma sappi che la verità ti porterà dolore...
Allora, vuoi ancora andare?
Sappi però che non potrai tornare alla sicurezza del sonno.
Ma non ti preoccupare, tanto questo posto è noioso per schiacciare un pisolino, Tom.
Ciò che non si sarebbe mai aspettato, era che da quel momento, Tom, avrebbe dovuto combattere una lotta interna. Una lotta tra Luce ed Oscurità. Ogni piano del Castello Onirico l'avrebbe messo alla prova. E quello che gli serviva era un animo forte!
Si svegliò.
♥
«Tom, Tom...» aveva sentito quella voce chiamarlo più e più volte da quando la Porta era stata chiusa. Ed ora vagava, vagava nel buio e nel nulla più assoluto. Solo.
Cominciò la sua nuova vita tirandosi in piedi, circondato da un buio freddo e da un'aria viziata che sapeva di polvere. In mano teneva un ciondolo a forma di fiamma. Ignis. E con quella consapevolezza nel cuore capì che era finalmente in grado di evocare anche lui un'arma proveniente dal Regno di Luce.
Poi udì un rumore sferragliante, metallico. Un fremito violento scosse il pavimento sotto i suoi piedi, strappandolo via dai suoi pensieri. Il movimento improvviso lo fece cadere. Poi si trascinò all'indietro, a gattoni, con la fronte imperlata di sudore nonostante l'aria fredda. Batté la schiena contro una parete contro cui scivolò fino a incontrare l'angolo della stanza. Si lasciò cadere sul pavimento e tirò le gambe al petto, stringendole forte, nella speranza che gli occhi si abituassero presto all'oscurità.
Voleva piangere, ma non trovava lacrime. Riusciva solo a starsene seduto lì, da solo, in attesa.
Passò un minuto. Ne passarono due. Tom guardò in tutte le direzioni, ma vide solo buio.
Ma fu solo seguendo quella voce, quel suono che lo chiamava, che la luce squarciò il soffitto della stanza aprendo una linea dritta, che si allargò davanti agli occhi del ragazzo. Dopo tutto quel tempo passato al buio, la luce era come una pugnalata negli occhi. Tom distolse lo sguardo, coprendosi il viso con entrambe le mani.
«Tom, Tom...» stava dicendo. Lui la seguì, era quasi riuscito ad afferrarla, se mai i suoni si potessero afferrare. E quando toccò quelle parole, le sentì fin dentro il cuore, la luce invase l'oscurità nella quale aveva atteso fino a quel momento.
Sentì dei rumori provenire dall'alto, delle voci. Si sentì schiacciare il petto dalla paura. Costrinse gli occhi ad adattarsi e li strizzò per rivolgere lo sguardo verso la luce. All'inizio vide solo delle ombre, che ben presto si trasformarono in sagome definite. Come se la lente di una macchina fotografica fosse finalmente riuscita a mettere a fuoco l'ambiente circostante.
Le pareti di pietra erano illuminate da torce fiammeggianti, il soffitto era talmente alto che si scorgeva a malapena, e di fronte a lui c'era una sontuosa scalinata in marmo che conduceva ai piani superiori. Quel posto era illuminato da migliaia e migliaia di candele sospese a mezz'aria sopra la sua testa, ed il soffitto era di velluto nero trapunto di stelle. Era addirittura difficile credere che ci fosse un soffitto, e che la sala non si spalancasse semplicemente sul cielo aperto.
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LEO e la leggenda del Regno di Luce
AdventureAll'Arcipelago del Tritone, tre inseparabili amici, Leo, Zoe e Tom, coltivano da sempre il sogno di esplorare mondi oltre il loro piccolo isolotto. La loro quiete viene però sconvolta dall'invasione di un'orda di creature oscure, i Darker, che distr...