Questo capitolo è abbastanza lungo e pieno di POV, quindi leggetelo con calma e con attenzione per non perdervi nozioni fondamentali.
Ho anche diviso il capitolo in due, perché sennò veniva veramente trooooppo lungo
(ah e ve lo dico già, Isabella avrà tantissimi soprannomi, non mi odiate per questo 🫠)🦋
KYLE
Sentivo il cuore in gola mentre premevo il piede contro l'acceleratore, Logan mi intimò di rallentare ma non gli diedi retta, avevo bisogno di vedere Scott, parlargli e sentirgli dire di stare bene e che sarebbe stato al mio fianco ancora per molto tempo.
Arrivammo in ospedale in 7 minuti, Logan aveva i capelli dritti in testa, era diventato un tutt'uno con il sedile e aveva gli occhi spalancati
"Cerchiamo Scott Anderson" chiesi in fretta alla donna che si trovava all'ingresso, dovevo esser stato particolarmente maleducato perché tirò su la testa e mi guardò torva dagli occhialetti che aveva posizionati sulla punta del naso
"Chiedo scusa signora" parlò Logan scostandomi con un braccio "stiamo cercando Scott Anderson, dovrebbe essere arrivato qua un ora fa" spiegò lui, cercando di mantenere la calma a differenza mia, che ero un fascio di nervi e pronto ad esplodere
Mi protesi in avanti spingendo Logan da un lato, non avevo tempo da perdere e questa stronza me ne stava facendo perdere troppo, dovevo sapere immediatamente quale fosse la stanza di Scott e precipitarmici
"Non mi faccia incazzare, mi dica immediatamente dove cazzo si trova la stanza di Scott Anderson" le urlai in faccia fottendomene altamente degli sguardi allerti di tutti gli altri pazienti e visitatori, avevo il fiato corto e sentivo le gambe molli, ma continuai lo stesso a guardarla in cagnesco
"Stanza 232, secondo piano" rispose immediatamente intimorita, finalmente, non avevo mai picchiato una donna in vita mia, ma quella stronza stava iniziando a farmi prudere le mani
Sentii Logan sbuffare dietro di me, esasperato per il mio solito comportamento da omuncolo cavernicolo, o semplicemente da stronzo, ma che cazzo almeno adesso sapevamo dove si trovava Scott
Corremmo al piano di sopra velocemente e ci trovammo di fronte alla mamma di Scott che parlava con una infermiera fuori dalla stanza di suo figlio
L'ansia crebbe ancora di più, il cuore riprese a battere all'impazzata, sembrava quasi volesse uscirmi dal petto, mi precipitai verso la porta ma fui fermato dalla signora Anderson che mi prese per un braccio
"Kyle" disse, piuttosto tranquilla per una madre con il figlio in ospedale "fermati un attimo per favore" mi chiese in tono gentile, era sempre stata molto gentile con me, ospitava spesso me e Chris a dormire a casa loro quando papà non tornava per giorni
Ci faceva lavare e ci dava da mangiare, poi guardavamo insieme ai suoi figli, lei e il marito un film. Proprio come una vera famiglia
"devo vederlo, adesso" dichiarai duro, dovevo accettarmi che stesse bene e solo all'ora mi sarei calmato
"non puoi il dottore lo sta visitando" mormorò allentando la presa sul mio braccio
"non me ne frega un cazzo, ho bisogno di sapere che stia bene sennò non riuscirò a placare il dolore al petto" sbraitai infuriato, nervoso, ansioso, preoccupato, triste... ero un insieme di emozioni contrastanti in quel momento
"Scott sta bene adesso, il dottore lo sta medicando e tra poco potrai vederlo"
Logan intanto si era avvicinato e mi avevo stretto la mano nella sua
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Weak and sunken lies
RomanceIsabella e Irving Coventry, gemelli appartenenti a una delle famiglie più ricche di Londra, si trasferiscono improvvisamente nella piccola città di Morgantown, West Virginia. Lì si riuniscono con il cugino Nate Richardson e il suo gruppo di amici: K...