Perché?

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-C'è Sophia in fondo a destra che mi ha chiesto se può sedere al nostro tavolo- disse Ren all'orecchio di suo fratello mentre tirava un sorso di frappé dalla cannuccia.

Erano in un pub a rilassarsi dopo una giornata di lavoro. Ares veniva accompagnato a turno da Ren o da Jeremy che lo aiutavano nella cura degli affari.

Erano passate due settimane da quando era uscito dall'ospedale ma non aveva ancora parlato con Sophia. Aveva pareri discordanti nella sua testa e aveva preferito dedicarsi al lavoro e scoprire la sua nuova vita. A scoprire come si vive senza vedere e soprattutto come si vede senza vedere.

I suoi altri sensi si acuirono.

Il bastone dava una mano ma casa sua la conosceva a memoria e sono bastate due ginocchiate agli armadi per capire bene come prendere le giuste distanze.

Quale era la giusta distanza da Sophia invece? Attaccato a lei per tutta la vita o lontano chilometri e chilometri.

-Non me la sento di parlarle- rispose secco aggiustandosi gli occhiali che scendevano di continuo sul naso. Al momento non sopportava di indossarli sempre.

Solo quando era in camera sua, da solo, li toglieva.

Si reputò fortunato di vivere in un'epoca in cui gli smartphone erano d'aiuto. In caso contrario si sarebbe sentito perso.

-Andiamo. Decidi. Tenerla così fa male a tutti e due- e suo fratello non rispose.

Ren andò al tavolo di Sophia che era con le sua amiche Ari e Angie.

-Sophia mi dispiace ma ho tentato. Non è pronto ad affrontare il discorso- scusandosi con la sua migliore amica che finalmente con lei era tornato tutto come un tempo.

-Grazie Ren- gli disse -Questa sera ci vediamo?-

-Va bene, Alex deve lavorare e farà tardi- gli confermò Ren che voleva assolutamente un po' di compagnia che non fosse uno dei suoi fratelli. Alla fine andavano sempre a parlare di lavoro.

-Ragazze- le salutò per poi tornare al tavolo con Ares.

Era bellissimo, pensò Sophia. Guardando il suo amato con la camicia ancora perfettamente stirata anche a metà giornata, i cui primi due bottoni erano allentati e le maniche tirate su a mostrare il tatuaggio del dragone il quale partiva dall'avambraccio fino al dorso della mano. Gli occhiali da sole a coprire una parte del viso che ormai era vecchio ricordo.

Avrebbe voluto abbracciarlo e soffocarlo di baci ma era arrabbiata con lui. Capiva che lo aveva rifiutato due volte ma, cavolo, si amavano e il passato è passato.

Si erano fatti male abbastanza ed era inutile rimanere così.

-Dimmi la verità Ari, frequenta un'altra- chiese secca Sophia gelosa

-Sophia, sono passate due settimane, chi vuoi che frequenti? Passa le serate in camera ad ascoltare podcast, musica oppure in giro con i suoi fratelli che cercano di dargli una vita uguale a quella di prima- rispose schietta e sincera

-E allora perché non vuole parlarmi?- adesso il tono era disperato.

-Non lo so. Non sono nella sua testa- a bassa voce.

-Sophia molla la presa. Non puoi costringerlo e non puoi torturarti con questa storia. Metti l'anima in pace- aggiunse Angie che aveva continuato a frequentare Alex e i fratelli Dragoni in amicizia.

Soprattutto Alex che l'aveva protetta da quel traditore. Fortunatamente il video era appena uscito e venne cancellato subito. Pochissime persone lo avevano visto.

Venne a sapere che sarebbe stato in carcere per parecchio tempo e con i detenuti non era in buoni rapporti. Sicuramente a causa di un leggero incoraggiamento da parte dei Dragoni.

Il dio guerriero e il lotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora