Collaborazione forzata

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-Come anticipato, le presento la mia nuova collaboratrice- disse Ares al rettore dietro la sua bella scrivania sontuosa. L'ufficio era spoglio, si aspettava che un rettore fosse contornato da libri, invece sembrava appena essersi trasferito, cosa alquanto improbabile visto che ricopriva quel ruolo da almeno cinque anni.

Entrando in stanza, Sophia si presentò all'uomo alto che non aveva mai visto, era come una figura mitologica.

-Lei farà le mie veci in caso io sia impossibilitato- si sistemò meglio sulla sedia soffice e ballerina -Inoltre è una studentessa quindi terrà d'occhio se tutto prosegue secondo i piani- guardandola negli occhi. Gli stessi occhi fermi che aveva la sera prima nell'ufficio del signor Dragoni.

La signora Dragoni fece le presentazioni e non si trattenne. Noto che si tratta di affari e io non sono pronta a lavorare, ci vediamo quando avrete concluso disse prima di dileguarsi. Tutti erano statuari, nessuno immaginava il suo ritorno così a breve.

-L'avvocato ha fatto il suo dovere e domani farai il tuo- il signor Dragoni con voce ferma impartiva ordini a suo figlio Ares.

-In conclusione cosa scegli?- aggiunse guardandola negli occhi e poggiando le mani sulla scrivania in legno massiccio.

Aveva tutti gli occhi puntati.

-Propongo un accordo- disse avendo un lampo di genio di cui lei ne fu sorpresa. Sotto stress non ragionava mai così lucidamente.

-Propongo un contratto di collaborazione con voi. Avete affari all'università dove io vado quindi potrei essere una colomba, come le chiama Ares. Lavorerei per voi. Faccio solo ed esclusivamente questo, controllare in nome della famiglia Dragoni legandomi ad un solo componente però, scegliete voi. Rispondo solo ed esclusivamente a lui, gli altri non mi daranno ordini, è come se non esistessero. Decidete voi a chi legarmi, mi è indifferente, vi conosco tutti-

I presenti rimasero esterrefatti per risolutezza e polso fermo della ragazza, per loro era la delicata e dolce Sophia. Adesso, invece, aggressiva e pronta a contrattare.

-Se ti leghi ad un solo componente della famiglia solo lui potrà proteggerti. Sarà a discrezione degli altri se farlo o meno- approfondì il signor Dragoni, voleva essere chiaro.

-Accetto- con voce ferma Sophia si impettì. Non voleva morire ma non voleva essere alle dipendenze di tutta la famiglia Dragoni. Voleva limitare i danni.

Il signor Dragoni sbloccò il computer fisso il cui valore era pari a quello della sua auto, che fra l'altro non esisteva più.

-Stiliamo subito l'accordo, così dormiremo sonni tranquilli-.

Dopo aver cliccato qualche tasto, afferrò il telefono e Sophia vide che era pronto a registrare la voce.

La voce adulta del capo famiglia disse il luogo, la data e l'ora. Fece una pausa e poi, guardandola dritta negli occhi iniziò la sua dichiarazione.

-Io, Sophia Dei Monti, accetto l'accordo di collaborazione contenente le responsabilità specificate di seguito.

Controllerò se i sottoposti di Ares Dragoni svolgano il proprio lavoro, riportando al suddetto qualsiasi anomalia e denunciando in prima persona le negligenze degli operatori. Metterò in priorità questa collaborazione rispetto agli impegni giornalieri e sentimentali. Farò le veci di Ares Dragoni in caso di necessità, in qualsiasi mansione egli decida. Risponderò solo ed esclusivamente a lui, gli altri componenti della famiglia non potranno darmi ordini.

Il seguente contratto ha validità a vita. Potrà essere reciso solo da Ares Dragoni. Io, Sophia Dei Monti, non ho alcun potere di modifica o recesso sul presente contratto.

Il dio guerriero e il lotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora