Il telefono di Ares prese a vibrare all'impazzata, lo estrasse lanciandolo a Ren.
-Lo sapevo che era in pericolo, leggi la notifica- ordinò e Ren non capiva.
-Cosa è questo?-
-Sophia ha ancora l'app che le ho installato nel telefono, in caso di pericolo deve solo premere tre volte il tasto di accensione e invia a me la sua posizione e un video-.
Ren aprendo la chat di conversazione con Sophia vide il puntino con l'ultima posizione inviata e un video.
Riproducendolo, comparve il retro di un auto per poi cambiare inquadratura dal basso.
Sal le teneva le mani sul collo mentre la spingeva verso la strada.
-In macchina adesso- si riusciva a distinguere.
Il rumore di uno stridio delle gomme fu la conclusione del video.
Tutti erano muti.
-Racconta- disse Ares che aveva solo sentito la riproduzione.
-E' Sal, riconosco la voce e poi ha il tatuaggio sul polso. Ne sono sicura-
-L'ha rapita?-
Ren gli rispose affermativo e Ares -Sono sulla statale 51?-
-Come fai a saperlo?- esterrefatto Ren,
-Quando è arrabbiata, si rifugia sotto la cascata del castello Tirreni e quella è l'unica strada per arrivarci- spiegò conoscendo bene Sophia.
-Ormai non sono più in quel posto-
-Chiama l'ispettore e digli di verificare la targa della macchina, deve diramare un messaggio che tutte le pattuglie in quella zona devono cercarla e bloccarla- era poggiato sul cofano della macchina rossa di Ren ma l'agitazione si poteva toccare.
-Intanto andiamo dove ha lasciato la macchina, non possiamo abbandonarla in strada- cercò le due ragazze.
-Ci siete ancora voi due?- e loro si fecero sentire.
-Una volta raggiunta la macchina la prenderete e la porterete a casa nostra. Rimanete li fino a nuovo ordine- le due annuirono dando anche un cenno vocale -Andiamo Ren, corri più che puoi. Se la sfiora ancora, lo ammazzo- concluse lui salendo in auto sul lato passeggero.
***
Legata di nuovo pensò Sophia una volta che le mani vennero bloccate. Almeno questa volta non era colpa di Ares.
-Perché mi fai questo?- mentre la spingeva nel portabagagli della grande berlina.
-Sei mia, lui non ti merita-
-Decido io chi mi merita- rispose secca. La sfortuna ha voluto che era isolata e pur urlando non l'avrebbe sentita nessuno.
Ascoltava l'auto scorrere lungo la strada e non capiva dove fossero diretti. Le faceva ancora male la guancia per il forte schiaffo ricevuto.
Perché Sal non usava la sua auto? Possibile che non immaginava che la berlina nera potesse essere sotto controllo.
Pregò che almeno uno dei tre fratelli la cercassero. Non poteva finire così la sua vita. In mano ad un pazzo geloso.
All'improvviso non si sentì in movimento e il rumore dell'acqua inondò le sue orecchie.
-Esci- le disse Sal mentre apriva il portellone.
Le mani erano legate ma le gambe libere. Non riusciva però a scendere dal profondo e stretto portabagagli così lui la tirò con forza facendole male al braccio.
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Il dio guerriero e il loto
RomansaSophia condivide l'amore per i due fratelli Ares e Ren, del primo è follemente innamorata mentre col secondo è eternamente amica. Loro sono l'uno l'opposto dell'altro, il primo è arrogante, freddo e non curante del prossimo e tutti credono che abbi...