Presente- Li conosco?

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Era una giornata di giugno quando tutto cambiò. Vennero a galla dubbi nascosi e paure represse. Il timore di perdere tutto era forte e quindi si taceva. Tutti parlavano ma poi tutti tacevano. Parlavano alle spalle ovviamente. Certo, la situazione era ambigua, ma tutti erano a conoscenza che Sophia era una ragazza pura senza remore di dimostrare ciò che provava. Era anche inconsapevole della sua bellezza che attirava l'attenzione degli occupanti dello spazio che la circondava e molte volte creava casini. Non vedeva i ragazzi che le sbavavano dietro. Tutti pendevano dalle sue labbra ma lei parlava senza sfacciataggine e la benché minima provocazione. Non faceva nulla, bastava un suo sguardo inconscio per attirare. Altrettanto bastava uno sguardo invece mirato del suo fidanzato per far spaventare qualsiasi persona tentasse di provarci con lei.

Ares era molto visibile dai sui capelli ricci dal colore molto chiaro, sembrava tinto con alcuni riflessi del sole.

Ares e Sophia erano fidanzati da tre anni e frequentavano la stessa università.

Al padre dei fratelli piaceva quella ragazza onesta, sincera e genuina, a tratti anche ingenua come, d'altronde, lo era anche Ren e voleva che il suo primogenito un po' scapestrato avesse accanto una persona che lo calmasse e lo facesse ragionare. Il padre di Sophia anche voleva che sua figlia frequentasse quella famiglia. Egoisticamente voleva che sua figlia si sposasse con un ragazzo dalla famiglia benestante in modo tale da farle fare la bella vita che lui non ha potuto darle anche se non gli interessava quale dei due fratelli. Non gli andavano a genio quei tatuaggi però se era la cotta di sua figlia doveva farsela andare bene. Quando scoprì che divennero una coppia, suo padre fece i salti di gioia. Avere come futuro consuocero un direttore di banca gli avrebbe fatto anche comodo.

Certo, l'università cambiò le cose, lei era cresciuta, lavorava e poteva permettersi una casa in affitto e con tanti sacrifici studiava per un migliore futuro.

Ares e Ren invece studiavano a bordo piscina. Non erano i più ricchi del quartiere, suo padre lavorava in banca a differenza di quello di Sophia che era un operaio vedovo.

Tutti volevano bene a Sophia. La dolce e timida Sophia che, prima di mettersi insieme, quando vedeva il fratello più grande di Ren diventava rossa in viso e si nascondeva dietro il suo migliore amico.

Erano forse i tatuaggi sulla braccia? La voce profonda e calda? Gli occhi di un nocciola intenso? Non lo sapeva. Era consapevole del fatto che ogni volta  lo vedeva il suo cuore perdeva un colpo.

A tre anni di distanza ancora le accadeva questo. Quella voce la faceva sentire intimorita con l'unica differenza che adesso Ares era suo.

Sapeva che il suo ragazzo aveva una corazza dura, nessuno, nemmeno suo fratello Ren sapeva cosa gli passasse per la testa e né cosa facesse durante le uscite notturne mentre tornava brillo e puzzolente di sigarette.

In presenza di Sophia beveva di meno tranne negli attimi in cui gli leggevi l'oscurità nel viso. Non capiva cosa gli passasse per la testa, anche dopo anni di relazione in cui si dicevano tutto.

O almeno credeva.

Quella sera uno di quei momenti di oscurità le fecero conoscere il vero Ares che aveva accanto da tre anni. Da quella sera seppe tutto e non solo di Ares ma anche di Ren.

-Come fai a non essere geloso?- chiese Alex dopo essersi seduto accanto al suo migliore amico. Era una festa estiva quindi niente genitori tra le scatole, amici e alcol oltre che i bagni in piscina. Ogni tanto arrivava qualche schizzo di un pazzo imbucato che si tuffava con tutti i vestiti. La musica in quel momento era bassa e quindi si sentiva il chiacchiericcio dei partecipanti.

A bordo piscina c'era sulla sdraio Ren con sopra le gambe Sophia che veniva stretta in un abbraccio e ogni tanto qualche carezza o bacio sulla guancia da parte di Ren. Agli occhi di un estraneo, in quel momento Ren e Sophia potevano essere benissimo dei fidanzati ma invece erano solamente degli amici molto affettuosi, mentre Ares era un po' in disparte a bere la birra dalla sua bottiglia.

Il dio guerriero e il lotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora