9. Perché?

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Bentornati.

Buonasera a tutti, sono riuscita ad aggiornare anche se il capitolo è un po' più corto del previsto.

Spero che la storia vi stia piacendo e volevo ricordarvi di supportarmi mettendo sempre una stellina e commentando le vostre scene preferite.

Buona lettura >.>

Alathea

Corro in fretta in camera e mi preparo in modo veloce, cercando di non pensare troppo a quello che sarebbe successo studiando con Adler, e no, non per Adler ma per il caso che avremmo analizzato.

Se si fosse impegnato come avrei fatto io in altre situazioni, avrebbe potuto scoprire veramente tanto.

Erano solo le 22.07 quando mi arriva un messaggio da Marcus.


Marcus
Bella addormentata dove sei? Dovresti essere al locale già da 7 minuti ed ancora non mi hanno avvisato del tuo arrivo. Se scopro che hai fatto tardi perché eri con qualche ragazzo sai cosa succede vero?

Io

Ho avuto un imprevisto,

sono appena entrata.



Marcus
Ti conviene rispettare le regole, buon divertimento troietta.


Blocco lo schermo del cellulare esasperata e cerco di distrarmi a lavoro, anche se non era propriamente ciò che desideravo fare.

Mio fratello e Selene erano a conoscenza di ciò che Marcus mi aveva fatto ma non avevo detto a nessuno che continuava a minacciarmi, che mi sfruttava e che ero costretta ad obbedirgli.

Arrivo sul cubo centrale e inizio a ballare sfilando man mano gli indumenti, nel modo più lento possibile così che non arrivasse mai il momento di togliere anche il reggiseno. Molte mie colleghe erano solite rimanere solo con gli slip per accaparrare più denaro da quei viscidi ma appunto, io non lo facevo per soldi.

Ne valeva della mia vita, ancora una volta.

Mentre ballo però intravedo da lontano una figura diversa, un ragazzo. Di solito questo club non è frequentato da gente della mia età, quindi vedere lì un ragazzo che stava a guardarmi mi fece sentire ancora in imbarazzo rispetto a quanto già lo fossi.

Cerco di non farci troppo caso fin quando questa figura si fa spazio tra gli altri uomini e prende posto tra le prime poltrone, era di nuovo lui, Adler.

Continuo a ballare cercando di non distrarmi per non essere richiamata ed era quasi finito il turno quando tolgo l'ultimo indumento prima di rimanere in intimo.

Appena mi accorgo che la musica cambia raccolgo i miei vestiti e scappo via prima che Adler potesse provare a dire qualcosa.

Arrivo ai camerini e comincio a rivestirmi quando qualcuno bussa selvaggiamente alla porta.





Adler

Di solito evito di entrare al locale per non avere problemi, ma se non capisco cosa c'entra Marcus con quella Brenda il problema che avremo sarà molto più grande.

Osservo lo spettacolo da quattro soldi che questi quattro porci continuano a finanziare con le loro ingenti risorse fin quando non mi rendo conto che la ragazzina è veramente brava.

Mi faccio spazio tra la folla e mi posiziono davanti a lei osservando dettagliatamente ogni suo movimento.

Non la conosco, ma giurerei di averla già vista da qualche parte, che strano.

Finito il turno dovrei aspettarla fuori ma mi catapulto nei camerini per parlare con lei in privato.

Appena mi viene aperta la porta faccio uscire le altre ragazze per rimanere solo con lei.

"Che cosa vuoi ancora?" Mi dice senza degnarmi di uno sguardo mentre s'infila in fretta il cappotto.

"Ho bisogno di parlare con te" le dico la verità, tanto non mi risponderà a prescindere e tentar non nuoce.

"Beh io non ho intenzione di rispondere ad altre domande, e starei andando via, il mio turno è finito". Continuava a non guardarmi negli occhi e la sua voce sembrava a vedere una qualcosa di familiare, nonostante cercasse di cambiarla ad ogni risposta.

"Senti Brenda ho veramente bisogno che tu mi dica cosa hai a che fare con Marcus, ne vale della tua sicurezza e di quella di molte altre persone" speravo che sentendo ciò si sarebbe sentita in obbligo di spifferarmi qualcosa.

Lei era girata verso lo specchio con lo sguardo basso e a quelle parole alza lo sguardo nello specchio guardandomi attraverso esso.

"Io non so di chi tu stia parlando mi dispiace" continua a mentirmi, sapevo benissimo che si conoscevano.

"Beh so da fonti più che certe che conosci Marcus e io gradirei proprio sapere cosa cazzo ci hai a che fare, insomma, te lo scopi? O ti scopa lui con le cattive? Sai non sarebbe proprio la prima volta" continuo a sparare verità a raffica cercando di colpirla in qualche modo per farle rivelare le sue verità ma nulla pare scalfirla.

"Io ti ho detto che non lo conosco, e ora lasciamo in pace cazzo" cerca di andare via ma mi posiziono davanti alla seconda uscita e le blocco il passaggio.

"Spostati, devo tornare" afferma spazientita

Mi avvicino a lei sempre un po' di più facendo in modo che la sua schiena aderisca al muro per bloccarla in modo delicato e appena lei si trova bloccata il suo corpo inizia a tremare e i suoi respiri diventano più pesanti.

"Non ti faccio del male cazzo, rilassati, voglio solo sapere chi è Marcus per te, poi ti lascio andare" cerco di alzarle il mento con le dita per farmi guardare negli occhi ma lei non cede e continua a guardare il pavimento.

"Marcus mi ha dato lavoro in questo cazzo di posto e non so altro, non posso aiutarti" non mi sembrava pienamente sincera.

"Perché?" Chiedo

"Scusa?" Mi risponde quasi scioccata.

"Ti ho vista lavorare, sei veramente molto brava a ballare ma ogni indumento che cacciavi via il tuo corpo diventava più rigido, non ti piace farti guardare. Perché lavori qui?" Era la verità, era brava e non era solito che le ragazze di quel locale ballassero così bene ma le altre si spogliavano con molta più facilità.

"I..io ne ho bisogno"

Si libera dalla mia presa e scappa via in pochi secondi.

Save me from a lieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora