Adler
Dopo aver fatto colazione Thea scappa via con una scusa ed io la lascio andare perché non sarei riuscito a trattenermi oltre.
Non so come calmare la mia eccitazione, ma so benissimo che andare a letto con un'altra non mi farà smettere di pensare a lei, quindi vado in bagno e inizio a segarmi.
Passo la mano veloce su tutta la lunghezza dal basso verso l'alto e viceversa e chiudo gli occhi pensando a lei.
Cazzo, rivedo ogni forma del suo corpo alla perfezione.
La curva del suo sedere, i suoi fianchi meravigliosi che si allargano subito dopo la sua vita stretta, il suo seno abbondante che quando veste aderente minaccia di uscire sempre fuori, ed infine la sua bocca.
Cazzo, devo aumentare la velocità con la quale mi provoco piacere perché non resisto più, devo terminare questa sofferenza, e anche se vorrei proprio che mi accogliesse la sua calda e innocente bocca, mi trovo a dover terminare da solo.
Esplodo in un piacere così forte che non ricordo di essermi mai provocato da solo.
E dopo essermi ripulito, mi sento un coglione, un cazzo di 15enne in preda agli ormoni.
Devo immediatamente distrarmi.
Decido di saltare le lezioni, prendo le chiavi della moto ed esco.
✧
Alathea
Vado via da quella camera come se avessi commesso il peggiore dei crimini solo dover essermi eccitata.
Torno in camera e faccio una lunga doccia fredda prima di andare a seguire i corsi.
Mentre sto per uscire mi squilla il telefono
"Pronto?"
"Ti stai divertendo eh Troia?"
"Marcus che cosa vuoi?"
"Voglio sapere come te lo fai mettere" dice con voce rabbiosa.
"Io faccio la ballerina non la Troia" dico scazzata.
"A me non sembrava in quei video" ironizza.
"Sei. una. mer.da" dico sibillando.
"Sta attenta a come parli zoccola e ricordati che posso ancora rovinarti la vita" non ho tempo di controbattere perché mi riattacca il telefono.
Mi incammino verso le aule e cerco di non pensare a nulla almeno quel paio di ore, sperando che la compagnia di Adler potesse alleviarmi i pensieri.
Arrivo a lezione ma alla prima Adler non c'è, passano le ore cambio lezioni ma di lui non c'è neanche l'ombra.
Allo scocco dell'ultima campanella della giornata, esco da lì con non pochi pensieri.
Cammino abbastanza distratta riguardando gli appunti confusi che ho tra le mani, e non mi rendo conto di dove io stia andando, fin quando non vado a sbattere contro qualcosa, ma poi alzo lo sguardo e mi rendo conto che è un ragazzo.
"Se volevi starmi addosso non c'era bisogno di uno scontro così violento" mi dice ammiccando.
"Scusami io non mi sono resa conto di dove stessi andando" dico sincera.
"Si me ne sono accorto" si china per raccogliere alcuni fogli che mi sono caduti e me li porge.
"Grazie" abbozzo un leggero sorriso.
"Non ti ho mai vista qui, sei nuova?" Chiede.
"Ehm abbastanza" dico scettica, non mi va di socializzare ma non ho più 13 anni, non posso scappare via dopo una situazione del genere, risulterei una stupida.
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Save me from a lie
RomanceAlathea Ellis ha 19 anni e frequenta il Palm beach state college da appena 6 mesi. Alathea non è mai stata la ragazza calma e timida che passa la vita ad osservare il mondo con occhi da spettatrice, ma alcuni eventi hanno stravolto la sua quotidiani...