14. Il biglietto

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Adler

Dopo la visione di quella scena decido di tornare in camera e quando provo a sedermi per consumare il mio pranzo la rabbia risale tutta e non riesco a mandare giù nemmeno un singolo boccone.

Non sono geloso, non posso di certo essere geloso di una ragazza con cui ho scambiato quattro parole in croce.

Sono solo incazzato perché tutta quella farsa del "non voglio che mi guardino o che mi parlino" era per nascondere al suo presunto fidanzato ciò che fa di solito.

Che poi esattamente... cosa cazzo fa? Nulla, è sempre chiusa in camera.

Perché non avrebbe dovuto dirgli che era ad una festa o che faceva un progetto con un tizio conosciuto al corso?

Forse il suo "fidanzato" è un pazzo psicopatico che vuole tenerla segregata in casa?

Beh fatto sta che devo distrarmi.

Le bugie non le tollero e questa a dir la verità mi ha sorpreso.

Lascio il cibo sul tavolo ed esco per andare da Jocelyn.

Busso alla sua porta con poca delicatezza e quando apre è sorpresa di vedermi.

"Ad, che ci fai qui?" Mi guarda in modo speranzoso.

Non ero mai stato io ad andare da lei, sapevo che questo poteva scaturire altri pensieri nella sua mente ed io non avevo lo stesso suo interesse.

"Ho bisogno di scopare, pensi di riuscire a soddisfarmi oggi?" Mi avvicino piano e le metto una mano dietro la nuca.

Senza dire altro lei mi tira dentro e richiude la porta.

Il sesso con Jo va avanti da un bel po' e devo dire che è fantastico. Lei riesce a soddisfarmi perché obbedisce a tutte le mie richieste senza controbattere ed io mi sento talmente appagato e so per certo che anche lei prova lo stesso piacere.

Passiamo quasi due ore a scopare e in alcuni momenti la mia mente è veramente libera ma non riesco proprio a concentrarmi al 100% su ciò che sto facendo.

Dopo essere arrivato al culmine per ben 3 volte inizio a raccogliere i miei vestiti.

"Sei sicuro che non ti va di restare?" Mi chiede ancora una volta.

"No jo' devo lavorare e anche se così non fosse sai benissimo come la penso, non voglio ripeterti le cose ogni volta che mi infilo tra le tue gambe, se continui di questo passo non ti cercherò più nemmeno per scopare"

Si, alcune volte sono anche così burbero e non me ne pento mai.

Al posto suo mi sarei dato un bel ceffone. Ma lei attutisce il colpo e non risponde. Sta in silenzio mentre io mi rivesto.

Vado via da quella camera e continuo a pensare a come una donna possa essere così "cotta" da farsi trattare in questo modo.

Arrivato in camera guardo l'ora e mi accorgo che prima che cominci il turno mancano ancora 4 ore quindi mi libero in fretta dei vestiti e mi butto sul letto a peso morto.

Provo a dormire e sembra quasi ci riesca, ma puntualmente mi sveglio di soprassalto circa 30 minuti dopo, l'avevo sognata per l'ennesima volta.

Anche stavolta mi diceva di nascondermi, mi supplicava di andare via per non farmi trovare. E poi prima del buio totale le sue urla.

CAZZO.

Ho provato a fare delle sedute da uno strizza cervelli un paio di volte ma nulla, nonostante dei calmanti e delle lunghe chiacchierate non cambio la situazione.

Save me from a lieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora