20. Il dolore

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Alathea

Lungo tutto il tragitto che Adler fece a più di 150km orari cercai di tenermi a distanza da lui.

Avevo molta esperienza in moto, mio fratello ne era patito sin da bambino quindi sapevo guidarla e sapevo tenermici in equilibrio senza aggrapparmi a chi guidava.

Forse conoscendo Alan, questo mio fratello me l'aveva insegnato proprio per evitare contatto fisico qualora si fosse presentata l'occasione per qualche ragazzo.

Appena arriviamo davanti all'entrata del college mi precipito giù dalla moto senza nemmeno salutarlo e corro in camera.

Come cazzo gli era venuto in mente di rinfacciarmi il fatto che mi avesse consolato in un momento di debolezza.

E per di più si era precipitato sulle mie labbra mentre gli urlavo contro per zittirmi.

Purtroppo mio caro Adler, hai incontrato la ragazza sbagliata.

Non sono mai stata facile da gestire, forse poteva essersi fatto quest'idea di me solo perché mi sono sempre dimostrata sulle mie, ho dato l'impressione di essere una ragazza timida ed innocente. Purtroppo o per fortuna però non è così.

Le cose con me non si risolvono con un bacio.

Cazzo però quel bacio.

Non smettevo di pensarci, cosa mi aveva suggerito il cervello per ricambiare una follia del genere.

Nel frattempo che rimugino sui miei pensieri inizio a liberarmi dei vestiti per fare una doccia ed iniziare a prepararmi.

Stasera ci sarà il primo dei tanti spettacoli privati che Marcus mi imporrà di fare per quei maniaci, ed io ho seriamente paura che qualcuno di loro possa farmi del male.

Scelgo lo stesso di rendermi appetibile, degli errori non sono concessi. Me l'avrebbe fatta pagare.

Indosso un completo intimo nero con delle trasparenze e m'infilo su un abito molto corto e scollato dello stesso colore.

Passo più di un'ora ad acconciarmi la parrucca, le lentiggini, le lenti colorate ed il trucco per sembrare più irriconoscibile che mai e giunta l'ora esco per recarmi al locale.

Mentre cammino, il telefono inizia a vibrare per i molteplici messaggi che mi stavano arrivando.
 





Marcus

Hai il primo cliente per stasera.

Non deluderlo, ha sborsato bei soldi per averti.

Ps. Se ti va puoi sempre farti fottere, tanto ti piace no? Però ricordati sempre che sei mia e che per ogni altro uomo che infilerà il suo uccello dentro di te, io te lo infilerò 3 volte più violentemente.

Dimostra la troia che sei.

 
                                            》




Blocco lo schermo schifata da ciò che avevano appena letto i miei occhi.

Prima e dopo di Marcus non ero stata con altri ragazzi.

Il trauma che mi aveva lasciato legato al sesso era molto più profondo di quanto credessi e non penso che ci sarei stata facilmente con un'altra persona prima di aver risolto i miei problemi ed i miei traumi e forse neanche dopo.

Arrivo al locale in poco tempo e subito mi accompagnano nella "mia" camera. Quella in cui avrei tenuto questi spettacoli di merda.

Mi tolgo il cappotto e mi posiziono dietro la tenda rossa in attesa che arrivi il cliente.

Save me from a lieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora