3 mesi dopo
Il Sogno Makena è pieno di turisti attratti dai primi giorni di caldo primaverile. Makoa ha rinnovato il menù e i clienti sono sempre più soddisfatti. Quell'uomo è un cuoco meraviglioso. Consegno quattro ordinazioni a velocità record. Mi piace lavorare qui, mi aiuta a non pensare. Sono passati più di tre mesi dal giorno in cui Alex mi ha cacciata dall'appartamento che ora divide con Dafne. Non ci siamo più parlati da allora, faccio in modo di andare al Black quando lui non è di turno e, anche se è presente, si limita a starmi lontano. Io vorrei essere capace di cancellarmelo dalla testa.
Al Makena, sul piccolo televisore fissato in alto, scorrono le notizie della nuova leggenda del fiume. A quanto pare c'è un uomo che svaligia le ville sul mare e regala denaro e gioielli ai più poveri.
«Hai visto quel tipo?»
«Mak, abbiamo il locale pieno, non puoi metterti a guardare la televisione!»
«Ma lui...»
«Cucina!»
Lancio un'occhiata distratta allo schermo dove una presentatrice dal trucco pesante racconta le ultime scorrerie del ladro delle ville. A quanto pare le ville sul mare sono diventate l'obiettivo di furti a catena. Sono entrati anche a casa Zanardi, quando non c'era nessuno, ma hanno portato via solo denaro contante. Dev'essere molto capace per superare gli allarmi della villa bianca e anche Zanna mi è sembrato preoccupato. Dopo la sera di Natale passo a trovarli più spesso e il tempo passato in quella casa lava via molte mie ansie.
«Anche questa volta il nostro ladro ha usato la stessa modalità d'azione» cinguetta la giornalista «Si arrampica, ipotizziamo con qualche attrezzo o a mani nude, lungo il muro meno esposto della casa, mette fuori uso gli antifurti prima che possano scattare e taglia il vetro della finestra. Prende il denaro e se ne va. A quanto pare è molto silenzioso».
«È un fenomeno!»
Sollevo le spalle infastidita. «No, è un ladro. Niente di più».
Makoa ride mentre taglia cubetti di pesce crudo. «Sai cosa fa del denaro che ruba?»
«Si compra dell'alcol?»
Ho una terribile voglia di bere, ma è ancora mattina e il posto di lavoro mi piace. Aspetterò questa sera. Joe è più generoso del solito. Mi allontano per prendere due ordinazioni e quando ritorno il ladro è ancora sugli schermi della televisione locale: mandano a ripetizione l'inquadratura distante di una telecamera di sorveglianza. Si muove veloce, in laterale, da una finestra all'altra, indossa una tuta nera e i guanti, ma la ripresa è sfocata e non permette di scorgere altro. La gente nel locale, tuttavia, lo fissa affascinata. Distolgo lo sguardo quando mi accorgo di essere calamitata da lui, esattamente come tutti gli altri.
Torno in cucina. Makoa pulisce i fornelli incrostati e io lo aiuto a caricare la lavastoviglie. «Li regala alla gente del fiume».
«Cosa?»
«Li porta alla discarica». Mi allunga una pacca sulla schiena. «I soldi».
La discarica è la zona bassa, dove terminano le baracche. Ci vivono i disperati che non partecipano ai commerci di Evan Sande. È il culo del mondo. Non c'è cibo, l'aria è irrespirabile. Mi scappa un sospiro. «E loro cosa ne fanno?»
«Li dividono, ci comprano il cibo, i vestiti. Alcuni riescono a fare colloqui di lavoro e a farsi assumere. Si pagano un aspetto umano e riprendono a vivere. Ho un amico laggiù, è scappato da Evan e si nasconde. Me l'ha detto lui...» Makoa strofina il ripiano con un mezzo sorriso. «È diventato un dannatissimo eroe».
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Unexpected love
RomanceSPIN OFF Fit in with you «Cosa ti succede, bimba?» «Un ladro mi ha rubato l'anima». Se gli altri avessero deciso che sei tu il cattivo della storia? 🔗 Ci sono nodi eterni e scelte che tracciano un destino. 🦂 Alex ha 18 anni ed è un ladro. Lo fa...