Capitolo X

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Kairi raggiunse il luogo dove ebbe lasciato i cavalli. Li trovò lì, che pascolavano tra l'erba.
Eiwen era ancora svenuta tra le sue braccia. Sebbene era felice di averla trovata ancora viva, non si capacitava di come avesse fatto. Una caduta del genere, da un altura così alta, avrebbe ucciso chiunque.


Ma non doveva sottovalutare il fatto che era un mezzo druido, e non sapeva ancora controllare i suoi poteri. Aveva sempre messo in secondo piano il suo lato druido, lasciando solo spazio al lato sensuale elfico.


Ma non poteva incolparla per questo. Era cresciuta con la sua stirpe e nessuno aveva pensato ad insegnarle a dominare la magia ed era per lei un mondo un po' sconosciuto.


È vero, sì, aveva studiato molto sui libri: i vari mondi, le terre e le altre razze. Aveva letto molto sulla magia Druida, ma tra il leggere e l'esercizio c'era molta differenza. Il re Euris aveva fatto del suo meglio per crescerla e farla diventare ciò che era diventata. Una donna forte e coraggiosa, ambiziosa, una guerriera valorosa, ma allo stesso tempo una principessa degna del suo regno.


Ora, in quel periodo di buio che stavano attraversando, toccava a lui insegnarle e dominare la magia che le scorreva nelle vene.


La poggiò a terra delicatamente e le fece passare sotto al naso una boccetta con all' interno una lozione.a base di oli naturali.


Finalmente riprese conoscenza. Sentiva il corpo intorpidito e la mente offuscata. Non ricordava esattamente cosa fosse accaduto.


Rimase ad osservare il volto dell' uomo per secondi che apparvero eterni. Lo abbracciò stringendogli le braccia la collo. Scoppiò in un pianto di dolore. Ne aveva bisogno e lui la lasciò fare.


- Ho avuto tanta paura!-


- Ho provato le tue stesse emozioni vedendoti cadere nel vuoto.-


- Ricordo solo l' uscita dalla città e poi il buio. Una luce azzurra mi ha avvolto prima che perdessi conoscenza. Sentivo trascinare il mio corpo nel freddo della morte. Ho creduto fosse la fine.-


- Tu hai dei poteri che non sei ancora in grado di controllare. La magia che ti porti dentro ti ha salvata da morte certa. Ti insegnerò a dominarla e potremmo così sconfiggere il demone.-


- Ho temuto di non vederti più, Kairi- disse alzando lo sguardo e guardandolo negli occhi.


Improvvisamente il suo volto si fece preoccupato, vedendo che era macchinata del sangue del druido.


- Sei ferito? Fammi dare un'occhiata.-


L'uomo si tolse la casacca e le mostrò la ferita. - Ho vissuto una piccola odissea mentre ti cercavo- disse abbozzando un sorriso - Ho sbattuto la testa tra le rocce perdendo momentaneamente la memoria dimenticandomi di te. Quando riuscii a capire il motivo per cui ero in quelle terre, tornai indietro a cercarti. Poco prima che ti trovassi mi sono imbattuto in alcuni gnomi esploratori.-


Eiwen gli strappò un lembo dalla casacca e lo imbevette nell' acqua. Gli passò il lembo sulla ferita, cercando di pulirla il più possibile. Gli accarezzava la schiena con le dita sfiorandogli i fianchi e facendolo sussultare. L'uomo si voltò e lei cercò si pulire la ferita alla testa. Entrambi avevano un misto di sensazioni, amori e passioni. Kairi le sfiorò la guancia rossa guardandola intensamente negli occhi e le sorrise prima di alzarsi.


- Ci dirigiamo a Sud. Alla torre dei Druidi. Lì, troveremo ciò che cerchiamo per sconfiggere il Rendam e potrò insegnarti ciò che ti occorre per la tua crescita.-


Eiwen salì a cavallo senza dire parola. Si sentiva schiacciata da quelle sensazioni e non le sapeva gestire. Lasciarsi andare in quella grotta le aveva fatto bene, sapeva che ciò che lei provava era lo stesso per lui. Ma un ombra si celava nel suo cuore. Che cosa, non lo sapeva ancora. Lo avrebbe scoperto con il tempo e solo quando lui ne avrebbe voluto parlare.

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