A un cuore in pezzi
Nessuno s'avvicini
Senza l'alto privilegio
Di avere sofferto altrettanto
Emily Dickinson, Sillabe di setaPOV Arthur
Mi sveglio con il sole che trapassa le tende. I raggi dorati filtrano delicatamente nella stanza, portando con sé una sensazione di calore e serenità. La luce del mattino illumina il mio viso, accogliendomi in un nuovo giorno pieno di possibilità. Con uno sbadiglio, mi stiracchio nel letto, godendo della tranquillità che avvolge la casa al mattino presto. Che meravigliosa sensazione, pensare a tutte le avventure che mi attendono in questa splendida giornata.
Tuttavia, la sensazione di pace che solitamente accompagna il sorgere del sole viene rapidamente offuscata dalla voce del mio padre che echeggia attraverso la casa. Il tono è aspro, pieno di autorità e disapprovazione, come sempre. Un brivido mi percorre la schiena mentre mi preparo mentalmente per affrontare un'altra giornata con lui.
Scesi giù dal mio letto e mi avviai verso il salone, dove mio padre stava già facendo colazione. L'atmosfera era tesa, carica di tensione e disapprovazione, come sempre quando si trattava di lui. Cercai di non far trasparire il mio disagio mentre mi avvicinavo, preparandomi mentalmente per affrontare le sue osservazioni taglienti e il suo sguardo severo.
Mio padre cominciò a parlare con voce rugosa e autoritaria, chiedendomi se potevo fare un favore per lui. L'idea di dover compiacere il mio padre mi provocava una sensazione di oppressione, ma sapevo di dover fare del mio meglio per evitare conflitti inutili.
<<quindi mi aiuterai?>> disse con in modo tagliente, era impossibile dirli no se no ci sarebbero state punizioni e altre cose.
Annuisco mi aveva spiegato che dovevo uccidere Mattias il fratello di Eileen non avrei voluto farlo ma se non lo facevo c'erano conseguenze gravi.
Mi preparo con gli altri e prediamo la macchina, il viaggio non è molto lungo. Ci fermiamo in un vicolo sulla strada mentre aspettiamo.
Scendiamo dalla macchina e i due amici di mio padre bloccano Eileen e suo fratello, <<che cosa volete da noi?>> di sicuro lei non conosce il perché i loro genitori non dovevano mai nulla e hanno tradito la nostra famiglia ma nemmeno nostro padre che ha raccontato tutto nei minimi dettagli.
<<vendetta>> dissi con una voce di rabbia, << volgiamo che pagate per quello che i vostri genitori hanno fatto>>.
<<non so di cosa state parlando>> dice Mattias,<< I nostri genitori non hanno fatto nulla>>.
Punto la pistola in fronte a Mattias, <<per favore>> supplica Eileen, <<non fate nulla. Non vale la pena.>>
Gli sparo in fronte e un grido spezzo il silenzio Eileen si libera e corre verso il fratello . Giro e me ne vado insieme a gli altri due e torniamo da mio padre.
Arrivati a casa in silenzio, il peso della tragedia pesava sulle mie spalle come un macigno. Il padre, ignaro di ciò che era accaduto, chiese loro con voce severa come fosse andata la missione.
<<quindi siete riusciti?>> disse, <<si non abbiamo lasciato tracce>>.<<bene potete andare>> mi sentivo in colpa ma ormai il danno era fatto.
Salgo le scale e Mattheo mi ferma <<dove sei stato, ti ho cercato tutto il giorno>>.
<<nostro padre voleva parlare con me>> se lui non sapeva nulla significa che gli aveva dato un'altra missione, <<dimmi cosa ha fatto>> non suonava molto come una domanda.
<<Arthur dimmelo>>dovevo per forza dirlelo, <<mi ha chiesto se potevo aiutarlo in una cosa>>.
<<che tipo di favore?>>
<<uccidere il fratello di Eileen sai come è fatto non ti puoi tirare indietro.>> faccio una pausa <<invece a te cosa ha chiesto>>.
<<di tenere sotto crontollo Eileen>>, <<capisco>>.
Me ne vado in camera sperando di riuscire a dormire.
Spazio autrice 🫀
Questo capitolo è un po' fortino magari in futuro aggiungerò qualcosa
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Answering my destiny (in revisione)
Romance"Il destino è come una clessidra: ogni granello è già programmato per cadere al suo tempo, finché l'ultimo non segna la fine del viaggio." "Un viaggio attraverso il tempo, l'amore e i segreti, dove ogni granello di sabbia nella clessidra del destino...