Capitolo 23 Segreti Oscuri Rivelati

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"Tutta la varietà, tutta la delizia, tutta la bellezza della vita è composta d'ombra e di luce".

(Lev Tolstoj)



POV Padre di Mattheo

flashback

Era una notte senza luna, il vento soffiava freddo attraverso gli alberi spogli del giardino. Mi trovavo nel mio studio, immerso tra pile di documenti e rapporti, cercando di mettere insieme i pezzi di un puzzle che si faceva sempre più oscuro. La luce della lampada da tavolo gettava un bagliore inquietante sulle carte, creando ombre danzanti che sembravano prendere vita.

Il silenzio della notte fu interrotto dal suono insistente del telefono. Alzai il ricevitore, il cuore già in gola. Dall'altro capo della linea, la voce di un informatore fidato parlava in tono concitato.

<<Ho scoperto qualcosa di grosso, signore. I genitori di Eileen stanno vendendo informazioni alla concorrenza. Hanno già passato dettagli cruciali sui nostri affari.>>

Il mondo sembrò fermarsi per un istante. Il tradimento era un veleno che si diffondeva rapidamente, contaminando tutto ciò che toccava. I miei amici più fidati, le persone che consideravo quasi una famiglia, stavano complottando alle mie spalle. La rabbia mi invase, un fuoco che bruciava con una furia incontrollabile.

<<Sei sicuro di tutto questo?>> chiesi, la mia voce ridotta a un sibilo di ghiaccio.

<<Assolutamente, signore. Ho le prove. Le porterò da lei subito.>>

Riagganciai il telefono, il sangue pulsava nelle tempie. Pochi minuti dopo, l'informatore entrò nel mio studio, una busta piena di documenti tra le mani. Li sfogliai, il mio sguardo si induriva ad ogni pagina. Email, registrazioni, transazioni bancarie: ogni dettaglio confermava il loro tradimento.

Sentivo il peso del mondo schiacciarmi le spalle mentre riflettevo su cosa fare. La vendetta sembrava l'unica soluzione. Non potevo permettere che la nostra famiglia venisse distrutta da questo tradimento. Ero accecato dalla rabbia, incapace di vedere altre soluzioni.

Più tardi quella notte, mi diressi alla loro casa. Il giardino, una volta un'oasi di tranquillità, sembrava ora un luogo sinistro. I miei passi erano silenziosi come l'ombra mentre mi avvicinavo alla porta posteriore, sapendo che dovevo affrontarli. Sapevo dove trovare le chiavi di riserva, nascosti sotto il vecchio vaso di fiori accanto alla porta. Entrai, il cuore martellava nel petto.

Li trovai nel loro salotto, seduti uno accanto all'altra, apparentemente ignari del disastro che stavano per affrontare. La loro sorpresa fu evidente quando mi videro, ma la mia determinazione era incrollabile.

<<Abbiamo bisogno di parlare,>> dissi, la mia voce tagliente come un rasoio.

Li affrontai con tutte le prove che avevo raccolto. Negarono inizialmente, ma la loro resistenza si spezzò sotto il peso delle evidenze. Le parole si trasformarono rapidamente in accuse, e le accuse in minacce. Non riuscivo a controllare la mia rabbia. Ogni parola che pronunciavo era carica di odio e delusione.

<<Perché?>> urlai, la mia voce riecheggiava nel silenzio della notte. <<Perché avete tradito la nostra fiducia?>>

<<Non avevamo scelta,>> rispose il padre di Eileen, la sua voce tremante. <<Ci hanno minacciati, minacciati di farvi del male. Non potevamo permetterlo.>>

La sua giustificazione sembrava vuota, un eco lontano che non poteva placare la furia che mi divorava. In un momento di cecità, la mia rabbia prese il sopravvento. Presi una pistola che avevo portato con me, e senza pensare, senza esitazione, sparai. Il suono dei colpi rimbombò nella stanza, seguito dal silenzio più opprimente che avessi mai conosciuto.

Answering my destiny (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora