2. Friends don't look at friends that way

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Abby

Entrai nella biblioteca della scuola, facendo vagare lo sguardo tra gli scaffali stracolmi di libri.

Nel pomeriggio capitava spesso che andassi a rifugiarmi lì dentro per leggere, peccato che quel giorno non ero lì per me.

Individuai Dave seduto a una delle scrivanie, mentre scorreva con il pollice sul suo cellulare.

Come se avesse avvertito la mia presenza, alzò lo sguardo nella mia direzione, incurvando le labbra in un sorriso con le fossette.

Mi sedetti sulla sedia al suo fianco, tirando fuori i libri. «Iniziamo?»

«Quanto sei impaziente» ridacchiò, sistemandosi comodamente sulla sua sedia.

«Prima iniziamo e prima me ne vado» ribattei decisa, reprimendo un sorriso per l'espressione sul suo volto.

«Ma grazie. Mi fa piacere sapere che ti piace passare del tempo con me, Collins» rispose portandosi una mano sul petto teatralmente.

Il solito coglione.

«Beh, sicuramente in questo momento potrei essere a casa a leggere un bel libro, in pigiama, sotto le coperte» anche una cioccolata calda non sarebbe male, col freddo che regnava nell'aria.

«Wow, che divertimento!» sussurrò Dave ironicamente, sempre con quel maledetto sorriso sulle labbra.

«Lo sai che mi diverto con poco» mi voltai verso di lui che, stranamente, non ribatté; restammo a fissarci in silenzio per un tempo che a me parve infinito.

«Okay, forza. Iniziamo» mi ricomposi sulla sedia, aprendo il libro enorme di letteratura.

«Va bene, prof»

«Allora, con cosa iniziamo? Letteratura o storia?»

🌑

Lanciai un'occhiata all'orologio appeso al muro.

Era passata già un'ora ed era la quinta volta che tentavo di spiegare a Dave un argomento.

In quel momento, la voglia di prendere il libro e sbatterglielo in faccia ripetutamente era davvero tanta, ma cercai di controllarmi.

Sei una persona civile, Abby.

«Non è così difficile» piagnucolai, buttando la testa all'indietro esausta.

«Abby, come fai a dire che questo non è difficile?» mi guardò incredulo, passandomi una mano fra le ciocche more.

«Ok, riproviamo. Devi...» inizia a spiegare ma venni interrotta dal movimento della sua mano, che si agito davanti a me per farmi zittire.

«Ti prego, facciamo una pausa. Mi sta esplodendo la testa»

«Sei serio, Dave?» sbuffai. «In un'ora abbiamo fatto solo due argomenti».

«Dai» insistette.

«No»

«Dai»

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