11.

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Abbie Pov

Helen mi lasciava Eri sempre più spesso, tanto che potevo anche tenerla  in negozio nel suo girello, che si, le avevo comprato apposta. Quando stava nel girello girava per il negozio a curiosare ma molto più spesso stava dietro al bancone su un tappeto con i suoi giocattoli. Aveva conquistato tutti, sia i clienti abituali, che i nuovi, così come Toshi. Era inizio novembre e faceva più freddo del solito, molti fiori che avevo fatto sbocciare erano in sofferenza, nella serra cercavo di tenerli in vita come potevo.

T:"è morta una pianta credo"
A:"non mi sorprende, questo freddo mi sta fregando"
T:"eppure la serra è calda"
A:"penso che il problema arriva quando vengono spostati di qua, anche con il riscaldamento accesso, la porta viene continuamente aperta e chiusa"
T:"effettivamente ha senso, ma non possiamo nemmeno spostare tutti i fiori nel retro"
A:"dovrei vendere solo piante invernali finché il tempo è così"
T:"ma così spariranno quasi tutti i colori del negozio"
A:"non per forza e comunque preferisco così che lasciare morire delle piante"
T:"allora oggi pomeriggio mi occuperò di portare i fiori più delicati nella serra"
A:"grazie, ora sarà meglio andare a mangiare qualcosa"
T:"direi di sì, chiudo io, tu pensa a portare la bambina di sopra"

Presi Eri e la portai di sopra, Helen ogni volta che me la portava mi lasciava dei contenitori con il pranzo per tutti e tre. Dove minchia trovasse il tempo per cucinare lo sapeva solo lei però era da tempo che non mangiavo qualcosa che non fosse cibo surgelato. Accesi la televisione su un qualsiasi telegiornale nella speranza di sentir parlare di Allmight.
Dopo aver preparato la tavola e messa Eri nel seggiolone con il suo piattino, mi sedetti anche io.

T:"fatto"
A:"ottimo, vieni a mangiare"
T:"speri ancora di vedere Allmight?"
A:"si"
T:"ma non si fa mai vedere"
A:"lo so, volevo sapere se aveva fatto qualche salvataggio"
T:"ma perché ti piace? Non si è nemmeno mai visto"
A:"non è che mi piace nel senso romantico, ma solo il fatto che lui salvi così tante persone, lo trovo incredibile, tutto qui"
T:"mmh..."
Giornalista:"Loud Cloud supportato da altri vigilantes sta affrontando un cattivo veramente pericoloso, sembrano faticare a tenerli testa"
A:"non c'è Allmight"
T:"s-strano"

Anche se si capiva poco di ciò che veniva ripreso, era palese la difficoltà dei vigilantes nel tenere a bada quel cattivo. I loro superpoteri non sembravano potere nulla contro di lui che invece continuava a scaraventarli in giro. Era pure comparsa una vigilantes che non avevo mai visto prima, l'aveva fatto fluttuare toccandolo ma riuscì comunque a colpire chiunque li fosse intorno.

T:"che brutta situazione"
Giornalista:"un civile è stato colpito da quella persona! Un ragazzo dai capelli bianchi! Non era riuscito a scappare ed è finito per essere vittima di quel mostro"
T:"Abbie"
A:"si? Che succede?"
T:"devo andare"
A:"andare? Andare dove?"
T:"mi spiace, devo aiutare Oboro"
A:"eh? Toshi che significa?! TOSHI!"

Lo seguì giù per le scale fino al negozio ma non rispose a nessuna delle mie domande e l'aver lasciato sola Eri mi costrinse a tornare di sopra. Aiutare Oboro? Come faceva ad essere sicuro che fosse lui?
La televisione continuava a trasmettere il combattimento con quel cattivo, all'improvviso eccolo, un fulmine giallo colpisce il cattivo mandandolo ko.
Non poteva essere una coincidenza, Toshi sparisce e compare Allmight e poi quella frase "devo aiutare Oboro".
Toshi è Allmight? E Oboro a questo punto doveva essere Loud Cloud, Helen lo sapeva?

Giornalista:"Allmight è incredibile! Ha portato via il ragazzo che era privo di sensi per portarlo...sta arrivando la polizia!"

Spensi la televisione, ora ero piena di dubbi, avevo notato il comportamento strano di Toshi, molte volte si prendeva mezza giornata libera dicendo che andava con Oboro o che aveva un impegno famigliare.
Presi in braccio Eri per farla addormentare, però i dubbi non passavano. Toshi poi sarebbe tornato qui? Doveva essersene andato sapendo che avrei capito.

Eri:"Bibi"
A:"sssh"

Si stava agitando ed era colpa mia.
Dovevo calmarmi, avevo il suo numero di telefono, se non fosse tornato al lavoro l'avrei chiamato.
Quando Eri ormai si era addormentata scesi in negozio per aprirlo. Ma prima che potessi arrivare all'ingresso sentii un rumore proveniente dalla serra.
Aprì la porta e me lo ritrovai davanti, non indossava più i vestiti che aveva stamattina, sembrava agitato.

A:"Toshi"
T:"s-se fossi arrivato prima, Oboro è stato colpito alla testa! È in pericolo di vita! Helen mi ha appena chiamato..."
A:"andiamo si sopra"
T:"e il negozio?"
A:"lo tengo chiuso"
T:"n-non puoi"
A:"si che posso, va di sopra, io arrivo"

Scrissi un biglietto che appesi alla porta:"il negozio rimarrà chiuso nel pomeriggio per impegni del proprietario".
Tornata di sopra trovai Toshi che guardava Eri dormire, era più tranquillo, almeno, quella era la parvenza che dava la scena. Ma sapevo che in verità avrebbe voluto urlare o piangere. Senza dire nulla preparai del latte caldo con cioccolata e mi sedetti a tavola aspettando lui.

A:"Toshi?"
T:"arrivo, guardavo Eri"
A:"ti piacciono i bambini?"
T:"è anche per loro che sono diventato Vigilantes"
A:"e anche Oboro lo è?"
T:"si, Helen non so se lo sa"
A:"non dirò nulla a nessuno tranquillo"
T:"grazie, lo so che lo farai, ma non avevo scelta..."
A:"lo avevo capito, Oboro quindi è in ospedale?"
T:"si c'è lo portato io, poi mentre ero a casa a cambiarmi ho chiamato Helen, credo che gli abbia appena fatto perdere dieci anni"

Poco dopo ricevetti una chiamata proprio di Helen, in breve mi chiedeva se potessi per quella sera, tenere Eri perché non sapeva se sarebbe tornata a casa.

A:"Helen?"
H:"si?"
A:"come sta Oboro?"
T:"come sta?"
H:"lo stanno operando, non so ancora nulla, vi tengo informati, Eri..."
A:"dorme, la tengo qui io, però non ho cambi per lei"
T:"vado a comprarli?"
H:"ti ridarò i soldi"
T:"no, è il minimo che possa fare visto...ci sentiamo"

Toshi che era sempre stato un commesso infantile e quasi oserei dire torto, sempre con il sorriso sulle labbra, quel giorno per la prima volta vidi un'altra faccia di quel ragazzo. Con le lacrime agli occhi uscì di casa per andare a comprare il necessario per Eri.
Quel ragazzo tanto dolce e sensibile, nascondeva dentro di sé una sensibilità fuori dal comune.

Fine capitolo 11
Al prossimo capitolo~

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