20.

7 4 0
                                    

Helen Pov

Eri se ne stava tranquilla sulle gambe di Izuku mentre compilavo i documenti per il riconoscimento. Lui invece aveva un sorriso a trentadue denti sul volto. Mi sembrava di essere lì dentro da una vita quando finalmente firmammo l'ultimo documento, almeno così credevo fosse l'ultimo.

Impiegata:"un'ultima domanda"
H:"si?"
Impiegata:"come sapete dall'inizio di quest'anno, i genitori devono comunicare al comune se i propri figli hanno o meno un superpotere, avete tempo fino ai suoi cinque anni per comunicarcelo"
D:"Eri..."

Sapevo che tanto valeva dirlo subito, non sarebbe cambiato nulla se avessimo aspettato, il cornino ce l'aveva da sempre e sicuramente non sarebbe sparito con gli anni. Eppure non volevo, non volevo toglierli il cappellino e mostrare il corno a questa donna che parlava come se fosse superiore a noi.

D:"vede non sappiamo ancora che tipo di superpotere abbia, ma è nata con un cornino sulla fronte"
Impiegata:"un cornino?"

Con non poca riluttanza levai il cappellino dalla testa di Eri. Bastarono quei due secondi per fare cambiare espressione all'impiegata, lo stesso che avevano fatto le infermiere e l'ostetrica, era schifata dalla mia bambina. Senza aspettare altro rimisi le rimisi il cappellino anche se non era esattamente convinta di rivolerlo in testa.

Impiegata:"mi dispiace"
D:"di cosa?"
Impiegata:"bhe, chissà che vita farà quella bambina con un corno sulla fronte"
D:"io e sua madre la cresceremo al meglio delle nostre possibilità"

Sapevo che Izuku si stava controllando e che l'impiegata era solo una persona ignorante, ma la mia voglia di alzarmi dalla sedia e tirarle uno schiaffo stava raggiungendo soglie indescrivibili. Per fortuna a calmarmi c'era Eri che senza rendersi conto di ciò che stava accadendo si era messa a giocare con le mie dita.

Impiegata:"oh bhe questo è sicuro, bene ho inserito che ha un corno sulla fronte, potrete cambiarlo appena quella mostrerà il suo vero superpotere"
D:"perfetto, grazie"

Senza dire altro mi prese per mano trascinandomi fuori dal comune.
Quella figlia della merda aveva chiamato la mia bambina manco fosse stato un oggetto!
Perché Izuku non aveva detto nulla?!
Anche dopo essere saliti in macchina l'unico rumore era prodotto proprio da Eri che si era messa a giocare sul seggiolino.

H:"izuku perché..."
D:"perché dare corda ad una persona del genere? Anche se quel "quella" poteva risparmiarselo"
H:"hai visto come la guardata?"
D:"certo"
H:"che nervoso!"
D:"mia madre era professoressa, stavo pensando se farla studiare da casa o meno"
H:"ammetto di averci pensato anche io, ma isolarla non le farà di certo bene...deve farsi degli amici della sua età"
Eri:"maaaa quaqua"
H:"si amore adesso ti do l'acqua"
D:"e cosa succederà? Verrà esclusa per il corno? Verrà presa di mira dai bulli?"
H:"si potrebbe provare, se poi va male..."
D:"non voglio correre in rischio"
H:"izuku capisco quello che provi, sono la prima a dirlo visto che quando siamo in giro le copro sempre la fronte, ma non possiamo chiuderla in una bolla, altrimenti da adulta non saprà difendersi"
D:"e va bene, quando andrà all'asilo vedremo cosa succederà"
H:"e se andrà male la ritireremo e tua madre le farà da maestra"
D:"mi sembra un buon compromesso, dove ti lascio? A casa?"
H:"no da Abbie"
D:"d'accordo"
Eri:"BIBI!"

Mentre l'auto proseguiva lungo la strada all'improvviso calò il silenzio. Izuku sembrava volermi dire qualcosa ma poi non diceva nulla.
Quando parcheggiammo stava ancora in silenzio.

H:"izuku, prima di scendere, mi puoi dire che succede?"
D:"ho fatto una cosa che non mi piace"
H:"e cosa?"
D:"ho cercato informazioni su Toshi"
H:"tu...perché?"
D:"quando mi ha dato l'assegno con i soldi per gestire il giornale, mi sono chiesto dove li avesse trovati, insomma, è un fiorista come fa ad avere una somma del genere avevo paura fosse denaro sporco"
H:"Izuku...e hai scoperto qualcosa?"
D:"si"
H:"cosa?"
D:"sai come fa di cognome Toshi?"
H:"no, non glielo nemmeno mai chiesto"
D:"indovina"
H:"e che cazzo ne so?"
D:"Yagi"
H:"Yagi?! Cioè quella famiglia Yagi? Quella che ha la più grande azienda di Import ed export del Giappone?!"
D:"esatto, suo fratello è l'attuale proprietario"
H:"Hitoshi Yagi?"
D:"già, alla morte del padre entrambi hanno ricevuto una cospiqua eredità, Toshi ha rinunciato all'azienda ma ha preso i soldi, non dirlo a nessuno"
H:"ho capito, ora vado, ci vediamo stasera?"
D:"si, ti ricordo che Eri dorme da me stanotte"
H:"d'accordo, a stasera"

Scese con me per tirare fuori Eri dal seggiolone, odiavo ammetterlo, ma, era veramente d'aiuto e aveva preso davvero sul serio il suo ruolo di padre. Alla fine, anche se aveva da fare dovette accompagnarmi da Abbie perché Eri non voleva assolutamente lasciarlo andare, almeno, finché non vide la sua amata Bibi.

A:"mi vuole più bene che a suo padre buahahah"
??:"che è tutta sta gelosia?"
A:"Eri è belliffima, è una patata, andiamo al solito ristorante?"
H:"si, se vai a prepararti intanto"
A:"uh arrivo"
H:"Eri rimane qui"
A:"eh no!"
H:"Eh sì, adesso che sgambetta in giro non si può perdere di vista"
A:"uffa antipatica, ah Nana viene con noi"
Nana:"Abbie"
A:"niente ma, il negozio chiude per pranzo, arrivo, vado a prendere la giacca"

La guardai salire al piano di sopra, nel mentre lasciai Eri libera di sgambettare in giro. Non avevo mai visto la ragazza al bancone, sicuramente era nuova ma Abbie sembrava conoscerla.

Nana:"e così lei è la bambina che ha conquistato il cuore di Abbie"
H:"Eri conquista tutti, hai figli?"
Nana:"due, il più piccolo ha l'età della tua, ma al momento li vedo solo nel fine settimana"
H:"com...no non sono affari miei"
Nana:"io e il mio compagno lavoravamo nello stesso posto, poi è fallito, ora i nostri figli vivono con i miei genitori mentre lui è all'estero"
H:"capisco, mi dispiace"
Nana:"va bene così, infondo stiamo lavorando per tornare a vivere tutti insieme"
Eri:"maaaaa"
H:"si adesso andiamo a mangiare"

Fine capitolo 20
Al prossimo capitolo~

SuperheroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora