*Alastor pov*
Charlie, gentile come sempre, fa comparire un telefono a cornetta da farmi usare. Filo ad attaccarlo alla parete, dando le spalle al gruppo per darmi l'illusione di avere privacy."Allora, ci mobilitiamo per mettere in guardia i residenti?"
Sento quell'emerito idiota di Lucifero chiedere, ma non ho tempo per pensare a questo adesso.Compongo di corsa il numero di Rosie. Tecnicamente, anche se questo è un telefono vecchio stampo, la linea appartiene comunque alla Voxtech. Ma non ho tempo di preoccuparmi neanche di questo ora.
"Pronto?"
Sento la sua voce decisa dall'altro capo del telefono. Grazie al sottosuolo!"Rosie, tutto bene?"
"Alastor? Ma da dove stai chiamando? Perchè non usi il tuo bastone?"
"È il nuovo numero di telefono dell'hotel, mi accerto solo che funzioni adeguatamente"Mento a denti stretti. Non voglio causare panico e caos per l'intero pentagramma finchè non avrò ulteriori informazioni.
Normalmente, vorrei solo che lo scoprissero tutti per vedere il terrore nei loro occhi, ma in questa situazione credo che non farebbe altro che far crescere la mia ansia ancora di più.
"Hai la voce strana, sei sicuro che sia tutto a posto?"
"Ma certo mia cara. Volevo semplicemente rammentarti del nostro appuntamento di domani pomeriggio per il tè, vieni tu da me?"Svicolo dalla conversazione con qualche mezza verità, e poi riaggancio con cura. Beh, suppongo che finalmente l'hotel abbia un telefono.
Mi giro verso il resto del gruppo, sforzandomi di sembrare calmo ed ascoltando la conversazione.
"Forse il modo migliore di avvisare tutti sarebbe mettere un cartello sull'ingresso, così lo vedono prima di uscire"
Suggerisce Charlie, seguita dall'osservazione di Husker:
"Beh di certo è meglio che andare ad avvisarli tutti porta a porta"Mi schiarisco la voce
"Chiedo scusa. Non state davvero pensando di allarmare l'intero hotel senza neanche sapere esattamente cosa stia succedendo, dico bene?"Chiedo in tono retorico. Ovviamente lo stavano pensando.
"Io voglio vedere gli allarmi!"
Esclama Niffty. Sempre la solita, ma questa volta non posso unirmi a lei nel vizio sadico.Sarebbe ironico se, dopo aver terrorizzato tutti per la mia paranoia, venisse fuori che il vecchio Zestial si fosse solo preso un periodo di pausa. Perderei di credibilità, e non posso permetterlo.
"Oh! Le caleidoscopiche 3V hanno allarmi per tutto l'hotel!"
Mi giro per un istante verso l'ovetto quando parla, ma con tutte le cose che blatera tutto il tempo non gli sto davvero prestando attenzione.Mi rivolgo direttamente a Lucifero, senza però guardarlo negli occhi
"Il miglior corso che possiamo prendere è raccogliere quante più informazioni possibili, e vedere come le cose si evolgono da lì. Senza causare inutile fermento tra i civili"Anche se non lo sto guardando, percepisco l'astio nell'occhiata che mi sta lanciando
"oh certo, così da lasciarli a guardia bassa in caso di pericolo!"Gli alzo un sopracciglio
"Quale pericolo, hm? Sei in grado di dire loro da cosa si devono difendere? Questo non è metterli in guardia, è creare scompiglio; cosa che ci renderebbe il lavoro ancora più difficile se vogliamo indagare indisturbati""Oh, certo, perchè invece è molto meglio tenere tutti questi segreti, avere gente che sparisce dalla circolazione e non lasciare modo di sapere come mai!"
Sospiro, incrociando le braccia davanti al mio petto
"Non stai più parlando di Zestial, ti chiedo di restare obiettivo. Qui tua moglie non c'entra nulla"
STAI LEGGENDO
Radioapple- Amami quanto mi Odi
FanfictionTutti gli eventi di questa storia hanno luogo dopo la sconfitta di Adamo e gli esorcisti. Lucifero si trasferisce all'hotel per dare una mano a Charlie, e ovviamente non si fida affatto del demone della radio. Tuttavia, pericoli insidiosi si celano...