Mancato Per Un Pelo

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*Lucifero pov*
Dopo aver mostrato ad Adamo praticamente ogni angolo dell'hotel, Charlie lo ha fatto sedere su uno dei divani nella lobby ed ha cominciato una specie di intervista. Voleva dei chiarimenti, che è ragionevole, ed in effetti li volevo anche io.

E devo dire che, più quel bastardo parlava, e meno la sua storia mi convinceva.
Sotto torchio da Charlie, ha detto che è ancora vivo perchè lui è il primo uomo ed è impossibile metterlo fuori gioco con un semplice pugnale. Ha proceduto a raccontare che il paradiso ha spedito lui, e non Emily, perchè lui era più degno di fiducia e perchè 'spacca'. Dopo di che affermato di aver cambiato il suo aspetto per confondersi meglio tra i demoni.

Già...mi sa molto di cazzate.
Ma, quando ho provato a fermare Charlie, lei non ne ha voluto sapere. Il peggio è che, anche se ha l'aria di stare mentendo, non ho idea di quale sia la verità.
"il punto di questo hotel è di dare alle persone una possibilità, papà"
Mi ha detto, con una mano sul cuore
"è la stessa cosa che ho fatto con Alastor, e sta funzionando. Io non posso abbandonare un ospite, va contro tutto quello che cerco di fare"

Già non mi sentivo tranquillo sapendo che Alastor si trovasse qui, ma ora anche Adamo...non voglio lasciare mia figlia da sola in mezzo a queste bestie, vorrei fare qualcosa per assicurarmi che le cose non prendano una brutta piega.

"va bene Charlie"
Le ho risposto senza esitazione
"allora voglio una stanza anche io"
Se non posso evitare che questa gente abbia a che fare con lei, almeno posso essere vicino e tenerli d'occhio, pronto a proteggerla se serve. E magari, nel frattempo, potrei riuscire ad indagare un po' su entrambi.

È passata una settimana da allora, e non sono riuscito ad ottenere informazioni nè su Adamo, nè su Alastor.
Il primo se ne sta tutto il tempo rinchiuso nella sua stanza, interagendo a malapena col resto dei residenti.
Il secondo da una mano in giro per tutto il giorno, uscendo di tanto in tanto e rientrando prima di cena, senza mai rivelare dove si reca.

Lo pedinerei, se Charlie non mi affibbiasse così tanto lavoro: ho a malapena un momento libero.
Da quando hanno parlato dell'hotel al telegiornare, una marea di peccatori è venuta a cercare accoglienza.
Io cerco di accomodare le necessità di tutti con la mia magia, ma tra aggiungere stanze extra, e cucinare i pasti per tutti ogni giorno, tenendo un occhio ad ordini specifici e allegie...arrivo a sera che non ne posso più.

Certo, sarebbe molto meglio se la ragazza di Charlie...Vanessa o Patty come si chiamava...desse una mano di tanto in tanto. Invece, pure lei se ne sta rinchiusa nella loro suite come quel cazzone di Adamo.
"è tanto stanca e ferita" mi ha spiegato Charlie con un sorriso forzato "tra poco si riprenderà"
Mi domando se non si stia solo approfittando del cuore buono della mia CharChar...

D'un tratto, mentre facevo il giro con i rotoli di carta igienica e asciugamani da cambiare nelle varie stanze, con mia estrema sorpresa incontro Adamo nel corridoio. I nostri sguardi si incrociano.
Ha un'aria più stanca...più consumata del solito. Cammina ingobbito, senza il suo solito modo strafottente.

"ehm...Lucifero..."
Borbotta come un saluto. E non mi ha nemmeno insultato? Lo fisso, confuso, cercando di reagire
"sì, buongiorno...cioè- buonasera? Che si dice alle 4 del pomeriggio?"

Lui mi guarda solo di sfuggita, riportando lo sguardo a terra
"...credo si dica buon pomeriggio..."
Dice con tono piatto, come perso nei pensieri.
"ma che schifo, sembra una cosa da inglesi!"
Rispondo con una risatina, cercando di rallegrare l'atmosfera. Vedere qualcuno così privo di energia mi sta contagiando, la mia depressione pronta a sprofondare il mio umore sottoterra.

Lui non ride, tira solo fuori una specie di fiato rapido. Lo guardo mentre si avvia verso le scale, indeciso se sia il caso di seguirlo.
Alla fine, lascio il carrello nel bel mezzo del corridoio e lo seguo verso la lobby, trasformandomi in un insetto per passare inosservato.

Radioapple- Amami quanto mi OdiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora