Isteria

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*Lucifero pov*
Vedo una strana luce verde e dei segni voodoo cospargere le pareti della mia stanza, ed immediatamente mi teletrasporto nella lobby per controllare cosa stia succedendo
"che cos'è??"

Chiedo alle persone presenti, pronto a combattere.
Da dietro il bancone, il tizio gatto si stava già guardando intorno con orecchie abbassate e gli occhi spalancati. Mi risponde con un tono basso, come se lo stesse dicendo più a sé stesso che a me

"...il bastardo ha fatto un altro patto..."
Non mi serve altro per capire che stia parlando di Alastor. Quel bastardo...ha stretto un patto con uno dei residenti dell'hotel? Starà cercando di rovinare la causa di Charlie, di nuovo. Non so cosa abbia in mente, ma qualsiasi cosa sia non è nulla di buono.

Mi teletrasporto in giro per l'hotel, nei primi posti che mi vengono in mente dove si potrebbe trovare, prima di andare nelle stanze degli ospiti una per una.

E, al secondo tentativo, lo trovo. È nella sua torre radio, al buio con tutte le tende chiuse. Con la coda dell'occhio, per un istante credo di aver visto una luce blu in un angolo, ma non sono sicuro di cosa fosse.

Lui si accorge della mia presenza, girandosi verso di me mentre mi avvicino a passi pesanti
"che cosa CAZZO HAI FATTO?"
Lui sembra non reagire al mio assalto, si lascia buttare per terra limitandosi a tenermi leggermente indietro con l'avambraccio.

"nulla che vi riguardi, altezza"
Dice con disinvoltura. Sento la rabbia salirmi fino allo stomaco
"invece mi riguarda eccome"
Lo blocco contro il suolo premendo con entrambe le mani sulle sue spalle, al che lui sembra avere un piccolo spasmo piagnucolante, per poi tornare a fissarmi con quella faccia tosta.

"non pensare che ti lascerò continuare a giocare con questo hotel come se fosse una casa delle bambole!"
La sua voce appare più tesa del solito, ma pur sempre irritabilmente sfacciata quando mi risponde
"dovete perdonarmi, non credevo importasse a chi non si è mai nemmeno fatto sentire"

Questo colpisce non nervo scoperto. Non si deve nemmeno azzardare!
Lo sollevo per le spalle della maglietta, per poi ributtarlo a terra con un tonfo.
"ascoltami bene, stronzo in rosso"

Mi avvicino alla sua faccia, perchè veda l'ira che brucia nei miei occhi in HD
"...adesso, per tua sfortuna, ci sono. E si cambia politica. Non puoi più fare quello che vuoi. Non puoi più muovere i tuoi fili da burattinaio. E non puoi più, neanche solo PENSARE, di fare del male a Charlie, o alle persone di questo hotel!"

Lui mi fissa in silenzio. Se non fosse per quel sorriso che continua a mostrare, penserei quasi che sia intimidito con successo
"vi garantisco, che non sto facendo nulla del genere"

Dice con un sospiro. Non gli credo
"con chi hai stretto quel patto?"
Inquisisco, stringendo di più la sua camicia nelle mani
"con nessuno che abita nell'hotel"
Risponde subito.

Stavo per rispondere con ancora più rabbia, quando sento la botola della torre spalancarsi e sbattere energicamente contro le travi. Una figura in vestaglia da notte, con i capelli bianchi tutti scompigliati e il fiatone si arrampica nella torre radio, brandendo un'arma angelica. La X rossa sull'occhio è l'unica cosa che mi permette di identificarla, sembra così diversa dall'ultima volta che l'ho vista

"CHARLIE!!"
Urla disperata, cercando la sua ragazza nella stanza, ma ovviamente non la vede. Il suo sguardo cade su di me ed Alastor, per terra uno sopra l'altro. Il suo occhio sembra emenare una luce minacciosa mentre piazza la sua lancia sotto la mandibola di Alastor
"che hai fatto a Charlie?"

Io sono preso un po' alla sprovvista, e mi allontano di una manciata di cm, dandole spazio dato che non capisco a pieno la dinamica. Il cervo sadico trema, lo sento chiaramente sotto di me. Eppure, ridacchia
"vedo che siete tutti in vena di minacce oggi, che delizia"

E forse, oltre che sadico, è anche masochista, dato che non sembra reagire nemmeno ad una lama puntatagli alla gola.
La ragazza viola sembra lanciargli un'occhiata preoccupata, allontanando leggermente la lancia dalla sua gola
"...Alastor, ma che cazzo ti prende?"

Lui non sembra contenersi, e comincia a ridacchiare fra sé e sé. Fa quasi paura.
"che prende a me, chiedi? Ma che prende a voi? Poveri stolti"
Mi spinge via di dosso, non che ci stia mettendo tanta forza, ma lo lascio fare comunque, spostandomi mentre lo guardo con occhi sgranati.

Sembra fuori di testa, ma fuori di testa proprio tanto. Si alza in piedi e si sistema il cappotto, girandosi verso di noi
"venite qui a cercare di intimidirmi con minacce di morte? Ma fatemi il piacere!"

Si passa una mano tra i capelli, sistemandosi il ciuffo rosso
"se doveste azzardarvi a farmi del male, Charlie non ve lo perdonerebbe mai! Vi vedrebbe come dei mostri!"

Si aggrappa allo schienale di una sedia, prendendo un paio di respiri profondi per placare le risate.
Charlie...mi vedrebbe come un mostro? Non lo posso permettere.

Io sono un mostro, so di esserlo, ho fatto una cosa terribile per cui mi hanno cacciato dalla mia casa. La mia stessa famiglia, i miei fratelli e sorelle, non sono più riusciti a vedere nulla di buono in me dopo quello che ho fatto.

So di essere spregevole, e sbagliato. Incarno tutto ciò che c'è di disprezzabile e violento, genero solo male e odio.
Ed infondo, è colpa mia se persone come Alastor esistono, è colpa mia se sulla Terra ci sono guerre e genocidi e...e so che mi merito tutto questo.

Mi merito di essere solo, mi merito il modo in cui Lilith mi ha trattato.
E non mi merito, in alcun modo, di avere Charlie nella mia vita.

Mia figlia vede qualcosa di buono in me...lei vede sempre qualcosa di buono in tutti, pure in Alastor e Adamo.
L'idea che questa piccola gioia appena trovata mi venga di nuovo portata via, di perdere l'unica persona che mi vede come qualcuno che vale ancora la pena di amare...no, questo è insopportabile.

La risata di Alastor si affievolisce fino a fermarsi, e si gira verso me e la ragazza nella stanza, ora parlando in tono serio
"non ho fatto nulla che metta in pericolo l'hotel. Anzi lo sto proteggendo"

Lancio uno sguardo verso di lei, e la colgo fare la stessa cosa con me.
Nessuno di noi due si fida di lui, ma non siamo disposti a rischiare.
Mi volto di nuovo verso Alastor, sforzandomi di nascondere dietro al mio sguardo la montagna russa emotiva che ho appena attraversato.

Osserva con sguardo attento mentre protendo una mano verso di lui
"voglio la tua parola che non arrecherai danni indesiderati, né a questo hotel né alle persone al suo interno"

Lui mi alza un sopracciglio
"e di grazia, cosa ottengo in cambio?"
Non ho neanche bisogno di pensarci
"in cambio, Charlie non verrà a sapere che l'hai usata per ricattarci"
Infondo, se lo scoprisse, di certo rovinerebbe un po' le cose per lui.

Accetta sorprendentemente in fretta, sostenendo il mio sguardo mentre mi stringe la mano. Questo mi fa pensare che forse davvero non aveva intenzione di fare del male all'hotel. O forse è solo un'altra delle sue tecniche da manipolatore.

Delle scintille dorate vanno in cerchio intorno a noi per qualche secondo mentre il patto viene saldato. Un effetto magico molto meno appariscente dei suoi simboli voodoo che si erano distribuiti per tutto l'hotel prima.

Mi osservo il palmo della mano e cerco di capire se c'è una scappatoia nel nostro accordo a cui si potrebbe appigliare, ma non mi sembra di trovarne.
Eppure, mi sembra come se mi stessi dimenticando qualcosa. Come se nonostante tutto non fossimo ancora al sicuro.

Radioapple- Amami quanto mi OdiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora