Diversivo

104 7 9
                                    

*Lucifero pov*
Al tramonto, il paese dei cannibali é diventato completamente deserto. Rosie ha chiesto a Charlie di poterli ospitare all'hotel solo per stasera, così da allontanarli dal pericolo potenziale di finire coinvolti nel combattimento.

Vedere un centro abitato spoglio di qualsivoglia forma di vita, mette una strana tensione lungo la schiena, con questo incalzante senso di inquietudine.

Entro nell'emporio, la mia postazione, e mi siedo su un divanetto. Afferro la radiolina che mi pende dalla cintura, ed attivo il pulsante che mi permette di parlare.

"Agente 1 in posizione"
Imito quei film polizieschi che ogni tanto mi divertivo a guardare, fino all'incidente di 12 anni fa.

"Agente 2, pronto"
Sento la voce di Vox confermare attraverso il dispositivo, ed ammetto che sentire la sua voce con questo strano effetto radio è stranissimo.

Guardo una delle telecamere di sicurezza, tra quelle che abbiamo aggiunto di corsa nel tardo pomeriggio all'interno dell'emporio, e sventolo la mano per salutare Vox, consapevole che adesso mi sta guardando.

"Hahaha, ciao"
Sento la sua voce col filtro radio che su di lui suona così innaturale rispondere.

"Potreste smetterla di giocare?"
Chiede colui che ci ha fornito le radio. Lui, a causa del segnale e del filtro radio raddoppiato, dovrebbe essere quasi incomprensibile, invece sembra come se fosse qui di persona.

"Scusa Al"
Borbotta Vox, come un bambino sgridato dal padre. Io invece sto zitto, infondo già lo stiamo aiutando, ha anche da lamentarsi?

"Alastor, lasciali fare, ci vuole un po' di leggerezza"
Commenta la voce di Rosie attraverso la radio, ed istintivamente muovo lo sguardo verso la figura seduta sul divanetto davanti al mio: il mio obiettivo da proteggere.

La voce di Mandolino...o Liuto o Ukulele come si chiamava, risuona a sua volta nella vecchia radio
"Mi permetto di contraddirvi. In prossimità di una battaglia, bisogna rimanere concentrati"

Già, il piccione preferito di Adamo sta attualmente sorvolando l'emporio con indosso alcuni vestiti di Charlie per darle un'aria meno da Paradiso, e l'incarico di setacciare i dintorni in cerca di movimenti sospetti.

"Ma se invece tenessimo il canale libero così da poterlo usare se c'è davvero bisogno?"
Commenta Husk, con fare retorico, leggermente spazientito.

Il barista sta invece sorvolando la zona dove si trova Alastor, facendo a sua volta da sentinella.

Con le telecamere di Vox ovunque, non mi è sembrato poi così necesario coinvolgerli, ma Alastor ha insistito che 6 occhi sono meglio di 2. E come dargli torto su questo.

Come richiesto da Husk, il canale radio viene sgomberato, e l'edificio ripiomba nel silenzio più totale, come il resto del paese.

L'unica cosa che da un minimo di vita a questo luogo, sono i leggeri tremori di colei che siede davanti a me, ed un filo di voce a malapena udibile che ripete in continuazione 'placcare, non ammazzare': la mia voce.

Mi sforzo di ripassare le indicazioni che mi sono state date e l'obiettivo di questa sera, mentre le dita martoriano senza pietà il mio fidget spinner.

Non mi faccio problemi a combattere, ma è l'attesa infinita che mi sta uccidendo.

"Ormai è buio. Non ci vedo più"
La voce di Chitarrina confessa attraverso la radio. Già, gli angeli hanno gli occhi molto più avvezzi alla luce, vivendo in Paradiso, perchè lì tutto è molto più luminoso e scintillante, e devono essere in grado di sopportare tale luce senza risentirne.

Questo, però, significa anche che la notte in un posto tetro come l'inferno per loro è come la cecità fatta persona. Proprio come un demone che si trova in Paradiso di giorno vede solo tutto bianco.

Radioapple- Amami quanto mi OdiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora