Origami

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Mi guardo intorno, osservando le due giovani figure femminili che appaiono nella stanza in disordine.
"Figlie di chi...?"
Chiedo confuso alle parole dell'ovetto.

L'area da tutta l'idea di uno studio, con ante, cassetti e librerie lungo i muri, una grossa scrivania e l'ampia finestra ormai fatta a brandelli per terra.
Tappeti e carta da pareti danno al tutto un'aria antica ed elegante, con un gusto molto fine.

"Clara. Odette."
Le saluta Alastor con un cenno del capo. Ma quanti nomi ci sono da imparare...?

"Alastor, c'entri tu in questa storia?"
Chiede quella con indosso degli occhiali rossi ed una specie di camice da scienziata, inveendo al demone cervo.

"Vorrei poter dire di sì, mia cara"
Risponde lui, mettendosi una mano sul petto.
"Ma ahimè, sono ignorante sull'accaduto"

Le due demoni si lanciano un'occhiata d'intesa
"Sarebbe un'ottima cosa da dire per passarla franca, se fossi stato tu a farli sparire"
Sgrano gli occhi per un secondo, intromettendomi nella conversazione

"Un momento, farlI...? Mica era sparito solo il tizio Zen?"
Entrambe mi rivolgono l'attenzione, scrutandomi con sguardi di analisi

"E tu chi sei?"
Chiede infine quella con i capelli ricci completamente bianchi e la pancia di fuori.
Non sanno chi sono...?
Beh, considerando che non esco dal mio Palazzo da parecchio, suppongo sia ragionevole

"Se non fosse chiaro dai sombolismi di mele e serpenti che porto ovunque, o dalla corona..."
Comincio, indicandomi il cappello
"Sono Lucifero Stella del Mattino, l'Angelo Caduto, unico ed inimitabile sovrano dell'inferno...piacere di conoscervi"

Mi sforzo di usare un tono sfrontato, come se portassi questi titoli con fierezza. Ma in realtà, darei qualsiasi cosa per scrollarmeli dalle spalle.
Mi squadrano da capo a coda, incredule, ed Alastor mi lancia un'occhiata canzonatoria, prima di parlare

"Per quanto poco credibile, devo confermare"
Dice infine, muovendo in avanti la conversazione. Non posso fare a meno di notare quanto sia cambiato il suo modo i fare, ora che siamo con gente esterna, in confronto a quando era solo con noi dell'hotel. Ha un che di più elegante, con più classe. Simile alla prima volta che l'ho incontrato.

"Allora, chi altro è sparito?"
Chiedo una volta per tutte, decidendo che non ne vale la pena di dilungarci in preamboli da conoscenti.

Loro due si lanciano un'altra occhiata, più titubante questa volta
"Le informazioni hanno un prezzo"
Dice infine la ragazza più spoglia. Padre, non lascerei mai mia figlia andare in giro vestita così. Soprattutti in un posto pieno di pervertiti come l'Inferno...

Alastor ridacchia
"E cosa desiderate in cambio della vostra conoscenza?"
Chiede con fare da uomo d'affari. Già, no grazie. Non ho tempo per contrattazioni varie, e di certo non mi faccio usare come giochetto da due peccatrici qualsiasi.

"Ho io un ottimo affare per voi..."
Attiro la loro attenzione indietro su me, attivando la mia forma demoniaca e tirando fuori le ali per incrememtare l'effetto intimidatorio della mia altrimenti apparentemente innocua figura
"Ci dite quello che sapete, e in cambio evito di costringervelo fuori dalla bocca a forza, come vi suona?"

Le due mi guardano con aria pietrificata, ed una strana soddisfazione si fa largo nel mio petto. Annuiscono, e tanto basta per farmi ritornare alla mia forma normale, ritraendo le ali, la coda e le corna e sfoggiando il mio migliore sorriso
"Perfetto. Quindi?"

"vi prego di perdonare la sua impertinenza, signorine. Non è abituato a comportarsi con garbo"
Mi prende in giro il rosso, piazzandosi dietro le due e mettendo una mano sulla spalla di ciascuna

Radioapple- Amami quanto mi OdiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora