TeleVoxnale

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*Alastor pov*
La scatola con foto viene rumorosamente trascinata da Niffty nella mia stanza, sotto gli occhi curiosi dei residenti che si affacciano alla porta.

Charlie si mette davanti al mio letto sventolando le braccia per ostruire loro la visione
"Non c'è niente da vedere qui, circolare, circolare!"
Cerca di abbozzare in un sorriso nervoso.

Stringo i pugni intorno ai lembi delle lenzuola. L'hotel sa della mia condizione? Se non era già nota, ora potrebbero speculare. La notizia si spargerà. Probabilmente, anche il responsabile delle sparizioni lo verrà a sapere.

Lute, quanto cazzo ci metti a riparare il mio bastone...?!
Forse dovrei evocarla prossimamente, per controllare a che punto sia arrivata. Magari cercare anche di metterle un po' di pressione, dato che qui sto rischiando tutto.

La porta si chiude finalmente, ed il brusio che mi causava tutto quel mal di testa si interrompe, insieme alla voce squillante e martellante di Charlie. Niffty smette di far digrignare la televisione a tubo catodico contro il suolo, e mi raggiunge al fianco del letto, accoccolandosi sotto il mio braccio.

Non mi aspettavo questo gesto, ma mi dispiacerebbe troppo spingerla via.
Le avvolgo l'avambraccio intorno alle spalle, regalandole il sorriso più sincero che riesco a spingere in supeficie.

La principessa schiaccia il bottone che fa partire il dispositivo, per poi sedersi ai piedi del letto, in un angolo che mi consente comunque di vedere lo schermo.

"Certo che me la sono fatta"
La voce proviene dal bizzarro marchingegno
"MA È MIA SORELLA!!"
Urla l'interlocutore con tono stridulo e sgraziato.

Tanto basta per nuocere alle mie orecchie, che si abbassano istintivamente.
Per carità, i contenuti portati da Vox sono addirittura peggiorati negli ultimi 7 anni.

La porta si apre per un istante, e Rosie striscia nella stanza rapidamente, assicurandosi di richiudersi l'uscio alle spalle. Ha pure avuto cura di togliersi l'ampio cappello, così da sgusciare all'interno senza permettere ai curiosi di avere spazi da cui spiare.

"È già cominciato?"
Domanda, ma prima che potessi rispondere una terza voce, stavolta femminile, crea frastuono dalla stupida scatoletta elettronica.
"Ed è stato GRANDIOSO, Gerald! Oh MIO SATANA!"

Tappo le orecchie a Niffty, contorcendo il mio sorriso infastidito in uno di puro disgusto
"Charlie cara, potremmo sintonizzarci altrove?"

"No, ad entrambi"
Risponde la bionda, per poi girarsi verso di me e spiegarmi
"Questa è la cosa più leggera che danno sui canali infernali, Alastor, fidati non vuoi vedere cosa trasmettono altrove"

Allargo il sorriso fino al limite
"Sia mai, Principessa! Adoro assistere a torture ed atroci urla di dolore, cambia pure frequenza!"
Rosie si accomoda sul limitare del letto, con una gocciolina di sudore sulla tempia

"Fidati Alastor, il genere di urla che trasmettono non è quello che farebbe piacere ascoltare ad un asessuale"
Mi giro a guardarla, piegando la testa di lato con fare confuso
" 'Una-sessuale'? Ma non sono nè una lei, nè sessuale, semmai l'opposto. Sicura di non aver sbattuto la testa, mia cara?"

Lei ridacchia di rimando, per poi fare qualche respiro profondo in un tentativo di ricomporsi
"Ciò che hai detto è così sbagliato, eppure così corretto!"
Commenta, la frase sconquassata da risa ancora in uscita dalle labbra.

"Sta cominciando!"
Esclama Charlie dai piedi del letto, prima che io possa domandare oltre, indicando una scritta che è comparsa nella parte bassa del vetro della scatola.

"MARGHERITA, MA SONO TUO FRATELLO NON DIRMI QUESTE COSE!!"
La mia attenzione viene forzata di nuovo a quello che sta dicendo la voce stridula di prima, e le mie orecchie si drizzano, mentre leggo ciò che dice la scritta:

Radioapple- Amami quanto mi OdiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora